Garbhagriha

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Devoti pregano nel Garbhagriha del Tempio Chennakesava a Belur, che ospita l'icona del dio Visnù.

Garbhagriha o Garbha gruha (garbha gṛha) (sanscrito गर्भगृह) è il sancta sanctorum, l'ambiente più sacro di un tempio indù dove si trova il murti (idolo o icona) della divintà principale del tempio. Letteralmente significa camera grembo, dal termine sanscrito garbha per grembo e griha per casa. Solo i sacerdoti (pujari) possono accedere a questa camera.[1][2]

Anche se il termine è associato con templi indù, spesso si trova anche nei templi giainisti e buddisti. Il Garbhagriha si trova nei templi indù ed è adorato dagli induisti.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Nei templi con una cupola d'oro vimana, questa camera è posizionata direttamente sotto di essa e due di loro formano l'asse verticale del tempio principale. Questo insieme può essere inteso rappresentare l'asse del mondo attraverso il Monte Meru. Il garbha Griham è anche, di solito, sull'asse orizzontale del tempio principale qui, generalmente, in direzione est-ovest e si trova quasi sempre all'intersezione dei due assi.

Generalmente il garbhagriha è senza finestre e scarsamente illuminato, creato così intenzionalmente per concentrare la mente del devoto sulla forma tangibile del divino all'interno di esso. L'ingresso al grha garbha può essere limitata ai sacerdoti che svolgono i servizi.

Induismo[modifica | modifica wikitesto]

Garbhagriha a Pattadakal con l'icona del Linga del dio Shiva.

Nello stile dravidico il garbhagriha ha la forma in miniatura di un vimana con altre caratteristiche esclusive dell'architettura dei templi indiani del sud, come una doppia parete interna ed esterna, che creano un circumambulatio (pradakshina) intormo al sacrario. L'ingresso è altamente decorato e il Garbhagriha interno o santuario diventa una struttura separata, sempre più elaborata e decorata nel corso del tempo.[3]

Più spesso il garbhagriha ha forma quadrata ed è posto su un plinto, la cui posizione è calcolata per essere un punto di totale equilibrio ed armonia in quanto è rappresentativo di un microcosmo dell'Universo. Al centro è posta l'immagine della divinità.[4]

Alle volte, nei templi dedicate alle deità femminili, il garbagriha ha forma rettangolare. Ad esempio, nel tempio Varahi Deula di Chaurasi.

La struttura attuale della maggior parte di questi templi è un vimana a due piani con un Garbhagriha quadrato e un percorso circumambulatorio circostante, un Ardha-mandapa e un più stretto maha-mandapa.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Architecture of the Indian Subcontinent - Glossary, su indoarch.org. URL consultato il 24 gennaio 2007.
  2. ^ Templenet - Glossary, su templenet.com. URL consultato il 29 gennaio 2007.
  3. ^ a b Temple Architecture, su kalakeralam.com. URL consultato il 24 gennaio 2007.
  4. ^ Binda Thapar, Introduction to Indian Architecture, Singapore, Periplus Editions, 2004, p. 43, ISBN 0-7946-0011-5.
    «Girbhagriha in tamil: nella lingua tamil il Girbha griha si chiama Karuvarai che significa interno del sancta sanctorum. Si tratta per posto più sacro del tempio e del punto focale dello stesso, in cui risiede l'immagine della divinità primaria. La parola karuarai significa camera grembo. La parola Karu significa feto e Arai stanza. Solo i sacerdoti sono autorizzati ad entrare in questa camera più interna.»

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • George Michell; Monuments of India (Penguin Guides, Vol. 1, 1989)

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]