Francesco D'Amore

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Francesco D'Amore (Roma, 1929Sansepolcro, 1990) è stato un pittore e incisore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio d'arte, suo padre Salvatore era xilografo ed incise lastre che illustravano antichi mestieri, mentre lo zio paterno Benedetto era scultore.[1]

Allievo alla facoltà di Architettura di Perugia e di Firenze, si è poi stabilito a Perugia, dove ha collaborato con la Soprintendenza ai Monumenti dell'Umbria per restauri e ripristino di dipinti antichi e ha insegnato al locale Liceo Artistico.

Ha esordito nel 1967, con una personale all'Accademia degli Sbalzati di Sansepolcro. Nel 1954 ha scelto di risiedere a Sansepolcro, dove ha insegnato prima all'Istituto d'Arte e poi educazione artistica all'Istituto statale Buonarroti. Ha presentato personali a Città di Castello (1968), a Montecatini Terme (1969), al Palazzo Pretorio di Sansepolcro (1969), a Perugia (1970), a Port'Ercole (1970), a Milano (1971), a Palermo (1972) e a Perugia per la Biennale d'Arte Sacra (1973).

Si è identificato in particolare per le placche a smalto su rame, cotte a gran fuoco e decorate con soggetti religiosi, con paesaggi, con fiori. Sono smalti lucenti, con misture metalliche, eseguiti con una grafia minuta che è ispirata all'antica miniatura e presenta impercettibili rilievi. In questa antica tecnica, quasi da oreficeria, la lastra di rame, incisa prima all'acquaforte, viene poi riempita con colature di smalto vitreo di diverso colore e spessore e quindi fissata a fuoco, a novecento gradi.

Presente alla XVII Biennale d'Arte Sacra di Parugia (1969), dove ha vinto la medaglia d'oro; al I Premio Domenico Caldara a Foggia (1969), dove ha vinto al medaglia d'argento; al concorso nazionale L'Altre per la Mensa Eucaristica a Udine (1972), dove ha vinto la medaglia d'oro.

Ha lasciato lastre di rame, già incise all'acquaforte e rimaste incompiute e che si presterebbero per una tiratura a specchio. Sue opere sono conservate All'Ente Provinciale per il Turismo di Perugia, al Comune di Foggia e al Comune di Montecatini Terme.

Alla mostra Arte D'Amore, del 2007, a Sansepolcro, sono state presentate opere realizzate da Francesco, da Salvatore, da Benedetto e da Luca D'Amore.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gli anni '60 dell'arte italiana: panorama di pittura, scultura, ceramica, bianco-nero degli artisti italiani contemporanei operanti, vol. III: Gli anni '60 e '70 dell'arte italiana, Piacenza, Studio d'arte, 1968-1971, SBN IT\ICCU\SBL\0432209.
  • Agostino Mario Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, L. Patuzzi, 1970, vol. II, SBN IT\ICCU\MOD\0368065. Ad vocem
  • Alfonso Stefano Sposato (a cura di), Catalogo illustrato d'arte moderna, Milano, Piccioli, 1971, SBN IT\ICCU\TO0\0939559.
  • Agnoldomenico Pica, Francesco D'Amore pittore: dal 5 al 18 marzo 1971, Milano, Gian Ferrari, 1971, SBN IT\ICCU\LO1\1567925.
  • Ivo Andreini (a cura di), La pittura italiana del 1970, Milano, Edizioni Industrie grafiche L. Rosio, 1971, SBN IT\ICCU\SBL\0382737.
  • Arte italiana contemporanea, vol. V: Sicilia, Umbria, Arezzo, La Ginestra, 1972, SBN IT\ICCU\CFI\0033719. Introduzione Albano Rossi e Mino Valeri; testi critici a cura di Rolando Certa.
  • Agostino Mario Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, scultori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, SIES, 1982, SBN IT\ICCU\CAG\0073348. Ad vocem
  • Le opere d'arte di Francesco D'Amore pittore, del padre Salvatore D'Amore xilografo, dello zio Benedetto D'Amore scultore, Sansepolcro, Arti grafiche, 1992, SBN IT\ICCU\UM1\0088948. Catalogo della mostra organizzata dal Comune di Sansepolcro a settembre 1992.
  • (DE) Saur allgemeines Künstlerlexiko: die bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, München-Leipzig, Saur, 2000, vol. 924, p. 152, SBN IT\ICCU\TSA\0050429.