Sistema di codifica delle espressioni facciali

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Muscoli della faccia e del collo

Nel sistema di codifica delle espressioni facciali sono incluse varie tecniche.


Il Metodo di Hjortsjo: Man's Face and Mimic Language[modifica | modifica wikitesto]

È il primo sistema di codifica delle espressioni facciali, sistematico nella descrizione delle azioni specifiche dei muscoli facciali e dei relativi significati emozionali. Elaborato nel 1969 da Hjortsjo, docente di anatomia all'università svedese di Lund, che parte da spiegazioni di carattere anatomico, per arrivare a descrizioni di variazioni dell'aspetto del volto dovute all'attività muscolare e alla loro classificazione sulla base delle emozioni corrispondenti. Ogni movimento - azione facciale riporta un numero e la descrizione dei cambiamenti d'aspetto. I principali precedenti studi a quelli di Hjortsjo sono stati svolti da Landis (1924), Frois-Wittman (1930), Fulcher (1942). Successivamente a Hjortsjo sono seguite le pubblicazioni svolte da Ekman e Friesen (1978), Birdwhistell (1970), Grant (1969), Blurton-Jones (1971), Brannigan e Humphries (1971), McGrew (1972), Nystrom (1974), Ekman e Friesen (1978), Ermiane e Gergerian (1978), Izard (1979), Freitas-Magalhães (2018).

Hjorstjo muore nel 1978, il suo manuale non è stato molto divulgato ed è poco conosciuto.

Facial Action Coding System[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1978 Ekman e Friesen introducono il Facial Action Coding System (FACS). Presenta molte analogie al manuale di Hjortsjo. Il sistema analogamente a quello di Hjorstjo analizza le espressioni facciali scomponendole nelle più piccole unità d'azione (action unit - AU), anche la numerazione è molto simile a quella di Hjortsjo. Nel Facial Action Coding System troviamo in aggiunta alcune codifiche supplementari, la descrizione dell'apertura della bocca, i movimenti della testa e degli occhi.

Mentre nel Manuale di Hjorstjo sono elencate nell'ultimo capitolo le interpretazioni delle azioni, descrivendo 8 famiglie emozionali, il FACS è solamente descrittivo. Ekman e Friesen creano EMFACS per l'interpretazione, descrivendo 6 famiglie emozionali.

Baby facs[modifica | modifica wikitesto]

Il Baby F.A.C.S. è stato elaborato da Oster (1993) come adattamento per i neonati e bambini piccoli del FACS di Ekman e Friesen. Esso prende in considerazione le particolarità della muscolatura facciale dei bambini, diversa per struttura, anche se già perfettamente sviluppata, in funzione della suzione, fin da prima della nascita.

In Europa applicano i sistemi di codifica vari centri tra cui NCCR Affective Sciences (Svizzera), University of Duisburg-Essen (Germania), Istituto Universitario de Lisboa (Portogallo), NeuroComScience (Italia), University of Strasbourg (Francia).

In televisione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009 la Fox ha prodotto Lie to Me. Il protagonista della serie, dottor Lightman (Tim Roth), ispirato a Paul Ekman utilizza l'analisi delle espressioni facciali. La serie è andata in onda fino al 2011, per un totale di tre stagioni.

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ekman P. e W. Friesen, Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement of Facial Movement, Palo Alto, Consulting Psychologists Press, 1978.
  • Ekman P., Friesen W. e Hager J., Facial Action Coding System: A Technique for the Measurement of Facial Movement, Palo Alto, Consulting Psychologists Press, 2002.
  • Hjortsjo C. H., Man's face and mimic language, 1969. Luond: Studentliterature.
  • Oster H. Unpublished monograph and coding manual. New York University; 2006. Baby FACS: Facial Action Coding System for Infants and Young Children

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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