Dyngjufjöll

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Dyngjufjöll
StatoBandiera dell'Islanda Islanda
RegioneNorðurland eystra
Altezza1 510 m s.l.m.
Coordinate65°01′48″N 16°45′00″W / 65.03°N 16.75°W65.03; -16.75
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Islanda
Dyngjufjöll
Dyngjufjöll

Dyngjufjöll è un massiccio montuoso vulcanico situato nella regione del Norðurland eystra, nella parte nord-orientale dell'Islanda.

Appartiene al sistema vulcanico Askja, talvolta chiamato anche sistema Dyngjufjöll e fa parte del Parco nazionale del Vatnajökull.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La vasta catena montuosa si trova negli Altopiani d'Islanda, più precisamente nel campo di lava di Ódáðahraun e si estende su una superficie di circa 600 km2. Forma quasi un quadrato perfetto il cui lato è lungo circa 24 km. Il grande ghiacciaio Vatnajökull, con la sua lingua glaciale Dyngjujökull, inizia circa 15 km a sud della catena montuosa.

Sul lato ovest, la valle Dyngjudalur divide in due la catena e questa parte è definita Dyngjufjöll ytri, cioè Dyngjufjöll occidentale. È incluso anche il vulcano centrale del sistema vulcanico Askja.

Aspetti geografici[modifica | modifica wikitesto]

Molte cime del Dyngjufjöll arrivano fino a 1.300-1500 metri, innalzandosi da 100 a 300 metri rispetto al fondo della caldera dell'Askja. La vetta più elevata è il Þorvaldstindur che arriva a 1.510 metri. Il monte è stato così denominato in onore del geologo islandese Þorvaldur Thoroddsen.[1] È il vulcano centrale di un sistema lungo circa 150 km, che viene chiamato sistema vulcanico Askja, dal nome della sua caldera principale.[2]

La catena montuosa è costituita principalmente di palagonite. Sembra essere il residuo di un grande stratovulcano dell'era glaciale, che tuttavia è rimasto continuamente in attività, tanto che spessi strati di lava e cenere vulcanica ricoprono la palagonite.

Uno dei passi tra le cime, il Jónsskarð, deriva il nome dal geologo islandese Jón Þorkelsson, che fu il primo a descrivere il vulcano Askja dopo la grande eruzione del 1875. Il passo più basso tra queste montagne è l'Öskjuop, che si trova sul bordo della caldera dell'Askja. Qui la caldera si apre verso est e ci passa un sentiero escursionistico che conduce al lago Öskjuvatn,[1] dove nel 1907 scomparvero due esploratori tedeschi. Una spedizione di ricerca organizzata l'anno successivo non diede alcun esito positivo.[3]

Drekagil[modifica | modifica wikitesto]

A est si apre la gola Drekagil (gola del drago), dove c'è un rifugio gestito dall'associazione delle guide di Akureyri, che gestisce anche il rifugio Dyngjufjöll, situato a nord-ovest dell'Askja.[4]

Vette principali[modifica | modifica wikitesto]

Le vette principali che fanno parte della catena montuosa Dyngjufjöll sono:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b T. Einarsson, H. Magnússon (a cura di): Íslandshandbókin. Náttúra, saga og sérkenni. 2. bindi, 1989, p. 915.
  2. ^ Ari Trausti Guðmundsson: Lebende Erde. Facetten der Geologie Islands. Reykjavík 2007, p. 198.
  3. ^ Ina von Grumbkow, Ísafold, Reisebilder aus Island
  4. ^ (EN) Ferðafélag Akureyrar, Huts, su ffa.is. URL consultato il 20 maggio 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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