Discussioni utente:Bobby Calunsag

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Divina Volontà[modifica wikitesto]

Il termine "Divina Volontà" si trova soprattutto nella preghiera insegnata da Gesù il "Pater Noster": adveniat regnum tuum fiat voluntas tua sicut in coelo et in terra" Bibbia CEI. Gesù è venuto sulla terra come Messia di Israele colui che è predetto per mezzo dei profeti e dei Salmi: "eccomi, Io vengo per fare Signore la tua volontà". Libro di Cielo
La Volontà Divina è il motore della Creazione, della Redenzione e della Santificazione, senza la quale nulla potrà mai esistere. Dio non è immobile ma creativo e agente. La sua attività che è il suo stesso atto proviene dalla Sua Divina Volontà. Ogni cosa nell'universo deriva dal Suo Volere; la sua dimora celestiale, il mondo, gli uomini ecc. hanno un unica sorgente che è il Volere Divino. Il Suo Volere è l'agente principale, quello che attua il suo pensiero; quello che Dio pensa lo crea in quanto, in Dio non esiste separazione tra l'atto e volontà. Quando Dio disse: "creiamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza" e Adamo il primo uomo così avvenne. Da questo atto creativo di Dio si deduce la sua onnipotenza, egli è capace di tutto ed in grado di mantenere ordinate le cose che esce dalla sua mente.
La Volontà Divina è fondamentale perchè caratterizza Dio nel suo essere creativo, perfetto ed ordinato. Il Suo Volere Divino è il motore che spinge la sua mente a dover realizzare ciò che pensa. In questo modo, solo Dio può dire: "cogito ergo sum" ma non vale come concetto per l'uomo in quanto creatura. La creatura può solamente dire: "sono io in quanto creato da Dio", l'atto creativo dell'uomo non è autonomo bensì per partecipazione nel senso che l'uomo è libertà capace di creare qualcosa fuori di sè in quanto esiste la Volontà Divina che lo regge, quella sostanza Divina senza la quale l'uomo non sarebbe in grado di agire.
La Divina Volontà è legata all'atto creativo dell'uomo. L'uomo è di natura libera ma non completamente autonoma in quanto, il suo atto creativo è legato all'atto libero di Dio. Dio pensa così l'uomo pensa, Dio muove così l'uomo è capace di muoversi così via. Il Divin Volere lega con la creazione, con le creature piccole e grandi e non sussistono tra di loro, dalla Divina Volontà dipende tutto la loro esistenza, la loro sussistenza come un albero senza il sole non sarebbe in grado di auto-sviluppo nella sua attività di fotosintesi, così anche l'uomo. Dio è dotato di Divina Volontà l'uomo invece è dotato di umana volontà sostenuto dallo stesso Divin Volere.

Volontà umana[modifica wikitesto]

L'uomo è diverso dagli animali in quanto, l'uomo è dotato di un qualità in più: "lo spirito", mentre l'animale il termine stesso deriva dalla parola "animus" cioè animato, dotato di anima. L'anima in latino significa: fonte vitale, respiro ma non deve essere usato come nome generico per riferire all'esistenza dell'anima quale "lo spirito"; qui, il mio discorso è ancor più specifico, ora vi spiego. Per capire la distinzione tra l'uomo e l'animale è la seguente: l'uomo è dotato di tre componenti quali: "corpo, anima ed spirito", l'animale invece è composto di "corpo e anima" una qualità in meno nei confronti dell'uomo. L'uomo è dotato soprattutto di spirito che deriva dall'alito Divino, mentre gli animali sono stati creati da Dio senza aver concesso nemmeno un alito che viene da Dio. L'uomo è dotato di divinità in quanto fatto ad immagine e somiglia di Dio, l'animale invece come qualità di vita è più basso sotto il profilo ontologico e non sotto il profilo fisico, siamo tutti uguale come corpo e anima vitale ma non nello spirito da cui deriva le attività razionale dell'uomo. L'uomo ha lo spirito di Dio perchè agisce come Dio libero, parla e creativo. E' dotato anche di volontà in quanto libero e creare rispettando le circostanze e i suoi bisogni. L'uomo non avrebbe creato la macchina se non gli fosse servito e così via. Ma gli animali prendono dalla natura ed agiscono per istinto, non inventano cose diverse fuori dal loro bisogno. Gli uccelli ad esempio creano i nidi dove deporre le uova, così le volpe i loro tani ecc. Ma l'uomo crea ed inventa al di là del suo bisogno e portata, non vola ma con i mezzi come gli aeri, le paracadute ecc. sono extra dal bisogno quotidiano; ha bisogno di progredire e non vuol rimanere nella grotta per vivere da pescatore e cacciatore ma vuole abitare su un castello, su un letto confortevole caldo o rinfrescato; va a scuola pensa ed inventa nuove nozioni e cose tecnologiche. Tutto questo grazie alla sua libertà e volontà quale motore della sua sopravvivenza. La volontà umana risiede nel cervello umano, è di continuo sviluppo e dinamico nel suo pensiero e nei suoi atti, se sono conformi al bene o la male, alla verità o al contrario. Il dinamismo umano sta nella sua volontà e agisce e si comporta sensibilmente allo spazio e al tempo. Il suo pensiero è una reale manifestazione della sua attività spirituale capace di anticipare nel suo pensiero una cosa prima che siano creati. Ad esempio la nave e l'aeroplano sono mezzi moderni che gli antichi nemmeno avevano nel lor pensieri, ma poi quando l'uomo moderno ha cominciato a pensare la possibilità che un oggetto sarebbe in grado di galleggiare in acqua o volare nel cielo. Con lo studio ed esperimento l'uomo è riuscito a raggiungere lo scopo quello di rendere più perfetto e sofisticato l'invenzione dell'uomo.
La volontà umana da dove viene? Da Dio che lo ha creato simile a lui. Fin dal principio la volontà umana era esercitata in-conformità a quella Volontà Divina ma poi con il peccato originale, la volontà umana è diventata ancor più autonoma cioè il suo atto volitivo non sempre legato alla Volontà Divina. Dio disse: "non dovete mangiare il frutto dell'albero in mezzo al giardino" ma la loro volontà umana ha detto: "no!" così Eva ha voluto mangiare il frutto poi ha condiviso al suo marito e in quel giorno si erano accorto di essere nudi. Dal punto di vista fisico, la nudità è soggetto alla vergogna (a pudore), ma dal punto di vista spirituale esiste anche una forma di nudità (lo spogliamento della propria divinità)cfr. Libro di Cielo; La Venerabile Luisa Piccarreta nel suo diario il Libro di Cielo scrive che il peccato ha prodotto tante cose negative nella vita dell'uomo quale la morte, la malattia, la fragilità ecc. ma lo dice Gesù a Luisa che la disgrazia più grande oltre la morte non è altro che l'esercizio autonomo della propria "umana volontà": da essa deriva la ribellione, la trasgressione, la libertà senza Dio, la scelta giusta e sbagliata ecc. addirittura Luisa la chiamò: "straccio dell'inferno". Grazie all'umano volere si è aperto il cancello nell'anima dell'uomo al maligno. Praticamente con l'evento dell'umano volere, il maligno trova il suo spazio e stanza dove entrare, soggiornare per turbare la mente ed il cuore con le tentazioni la vita dell'uomo. Il serpente antico ha trovato nel volere umano un occasione per essere in contatto con lui fino alla scelta negativa irreversibile. Dunque, la rivelazione della Divina Volontà a Luisa ha uno scopo quello di far ritornare l'uomo all'origine primiero per cui è stato creato.

Serva di Dio Luisa Piccarreta[modifica wikitesto]

La vita della serva di Dio Luisa Piccarreta è testimoniato da un sacerdote grazie a lei la profezia sulla preghiera del Pater Noster si è avverato. Noi stiamo aspettando un regno quello celeste non quello terrestre dove il peccato regna ed impera. Ella è una ragazza piena di vitalità ma riservata ed è preparato dalla Divina Provvidenza come destinataria della sua rivelazione sulla Divina Volontà. Luisa aveva compiuta solamente la seconda elementare come studio e cultura ma la sua vita emersa nella Provvidenza Divina, e a mio avviso, i suoi scritti ha superato le nozioni teologiche i dottori più conosciuti della nostra cristianità in quanto, la sua teologia non ha inventato lei ma è stato donato gratuitamente da Gesù tramite la rivelazione mistica. Direi che la teologia della Serva di Dio è sublime perchè ha un sapore di cielo non inquinato dall'odore di terra. Gesù lo dice nel Libro di Cielo: "la rivelazione sulla Divina Volontà non è semplicemente forma di santità ma "la santità delle santità". Se il "Terzo Fiat" è santità delle santità allora è un Decreto Divino supremo da altri due "Fiat" quali: "Creante et Redimente". Se uniamo ai due decreti divini la "Santificante" è la parte più alta tra di loro in quanto "adempie il primo e il secondo nel terzo. Il "Terzo Fiat" Gesù la chiama il "Fiat Supremo" corrispondete allo Spirito Santo: la Terza persona della Santissima Trinità come dice nel vangelo: "Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. (Gv. 14,26)e aggiunge: "Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!" (Lc. 12,49). Il fuoco che Gesù vuol far accendere nel mondo è la Rivelazione della Divina Volontà sulla terra. Luisa non capiva prima di tutto al valore della Divina Volontà man mano che Gesù lo ha educato sulla sua scuola (non materna o elementare ma universitaria compresso la laurea e il dottorato) ha conosciuto la realtà del Cielo, quella realtà dove saremo chiamati tutti quanti noi. Lo scopo di Luisa è quello di far conoscere a tutte le creature la Volontà primordiale del Creatore per cui le creature sono state create con il loro scopo, quella di conoscere ed amare Dio realmente. La Divina Volontà come dice Gesù non è semplicemente una devozione come tante altre ma è un Decreto Divino adempiendo il desiderio della Chiesa da millenni: "adveniat regnum tuum, fiat voluntas tua sicut in coelo et in terra". Nel Pater Noster desideriamo prima di tutto due cose: che "venga lui a regnare" che la sua "volontà sia la Volontà dell'uomo sulla terra simile a quella che i beati vivono nel Paradiso. Quest terra è imperfetta luogo d'esilio e valle di lacrime (cf. Salve regina); abbiamo bisogno di una terra nuova e cielo nuovo non altro. Gesù in Luisa ha concesso tutto questo, manca solamente la docilità ed interessamento di tutte le creature.

Il "Primo Fiat"[modifica wikitesto]

Dio creò il cielo e la terra con la sua parola: "Fiat lux" e la luce fu. Dopo aver creato il cielo e la terra il Signore creò l'uomo a sua immagine e somiglianza fu creato "Adam" quale primo uomo; l'etimologia del suo nome in ebraico significa: terra, suolo, fango, polvere. Dato che non era felice di stare con le cose e animali creò come aiuto la moglie Eva suo simile che vuol dire "vivente". Dio proibì ad Adamo di mangiare l'albero in mezzo al giardino altrimenti, sarebbero morti; ma Eva trasgredì l'ordine di Dio e prese il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male e diede anche al suo marito e lo mangiarono e tutti due si aprirono gli occhi conoscendo il bene e il male. Da questo istante l'uomo scoprì di essere nudi e Dio diede la sentenza al serpente, ad Adamo e alla sua moglie che spetta a loro. Ma dall'altro canto, Dio ha promesso che un altra donna avrebbe schiacciato la testa al serpente.

Il "Secondo Fiat"[modifica wikitesto]

Il termine "Fiat" in latino significa: sia fatta, avvenga di me, amen, sì, così sia. Esso corrispondente al fiat di Maria detto all'Arcangelo Gabriele: "fiat mihi secundum verbum tuum", fu l'inizio dell'incarnazione del Verbo. La risposta di Maria ha fatto sì che il piano della Redenzione abbia il suo compimento.

Il "Terzo Fiat"[modifica wikitesto]

Non è altro che l'esaudimento della preghiera del Pater Noster: "adveniat regnum tuum, fiat voluntas tua, sicut in coelo et in terra" rivelato a Luisa Piccarreta: La Piccola Figlia della Divina Volontà cfr. Cfr. Divina Volontà
Nel "Secondo Fiat" Dio scelse Maria la Madre del Redentore e sposa dello Spirito Santo, ella è quella donna che la Genesi ha parlato: "una donna ti schiaccerà la testa con il suo calcagno". Maria diede un figlio che è diventato il Redentore dell'intera umanità. Mentre nel "Terzo Fiat" Gesù scelse un'altra donna la Venerabile Luisa Piccarreta di Corato (Bari) come strumento di conoscenza della Divina Volontà.

L'orologio della Passione di nostro Signore Gesù Cristo[modifica wikitesto]

La Serva di Dio Luisa per ispirazione Divina ha composto i momenti dolorosi della sua Passione. La genesi dell'Orologio della Passione di Gesù è dalla richiesta fatta da Gesù a Luisa: "anima aiutami!", subito Luisa ha detto: "Fiat" da quel momento Luisa ha cominciato il suo calvario. Gesù gli ha dato le stimmate nascoste anche se le sue sofferenze si avvertivano dal di fuori e notava da tutti. Nella rivelazione mistica Luisa ha con-vissuto con i dolori di Gesù, ha messo per scritto tutto (per santa obbedienza al confessore Sant'Annibale Maria di Francia censore anche del Libro di Cielo) e ha ordinato di mettere per scritto tutto ciò che Gesù ha fatto e detto. Per cui ora abbiamo ereditato l'Orologio della Passione fatto in 24 ore. La Passione di Gesù non ha cominciato solamente alle ore del tradimento di Giuda ma dal salute con la madre. La Madonna sapeva che la spada che trapasserà la sua anima sarebbe già raggiunto al culmine, per mezzo del saluto del figlio ha avvertito dentro la sua anima la sofferenza più profonda del suo cuore. Dal saluto reciproco della madre e del figlio fino alla deposizione sulla tomba in totale ore è di 24; tutto è versato in lacrime tra madre e figlio. prega qui il 24 ore di passione. ù Se noi analizziamo, le sofferenze di Gesù ha avuto inizio quando ha detto al Padre: "ecco io vengo per fare la tua volontà", po la sua incarnazione è una sofferenza storica in quanto Gesù chiuso in carcere stretto nel grembo della madre, quando è nato inizia il rifiuto e la persecuzione così fino alla fine della sua esistenza. Tutto sommato, l'amore di Gesù espresso in forma di dolore è stato totalmente di 40 giorni (o anni) simbolo della sofferenza totale. Gesù ha segnato la redenzione con la sua immolazione sulla croce interno ed esterno. Egli ha sofferto nel cuore, nell'anima, nel corpo e nella divinità (anche se la divinità non soffre) ma nel senso che la sua Divina Volontà è in ostaggio nel cuore delle creature; in quanto, prevale l'esercizio dell'umano volere. Si realizza solo la gioia della Divinità fin quando l'uomo si arrende ed abbraccia finalmente la Divina Volontà in ogni atto: passo, respiro, pensiero, respiro ecc. tutto qui avrà luogo il regno della Divina Volontà prima di tutto nelle creature, altrimenti, la Divina Volontà sarà sempre esclusa dalle creature.
Il motivo teologico dell'Orologio della Passione di Gesù è quello di dare spazio di pensare sempre Gesù non ogni tanto ma sempre, in quanto, la mente ed il cuore resta legato alla vita di Gesù e alla sua dolorosa passione. Così, si ripara anche i peccati perchè con la lettura e la meditazione della Passione di Gesù l'umanità di Gesù si attua e si realizza ancor una volta nella storia dell'umanità sofferente. L'amore di Gesù non finisce e non si arrende mai, la sua misericordia è infinita e vuole sempre incarnarsi nella fede e nel cuore dei credenti. Luisa ha scritto il Libro della Passione per questo motivo, far partecipare tutte quante al dolore di Gesù e alla sua magnifico atto di eroismo per amore delle anime.

I 36 volumi di Libro di Cielo[modifica wikitesto]

La Serva di Dio Luisa Piccarreta come cultura aveva solamente compiuta la seconda elementare ma per ispirazione Divina ha potuto scrivere i 36 volumi corretto e ottenuto l'imprimatur dalla parte della Diocesi di Trani (Bari). I 36 volumi sono stati scritti per far conoscere a tutte le creature il piano della Divina Volontà.