Discussione:Stato sociale

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Origine del concetto Welfare[modifica wikitesto]

Il concetto Welfare, così come lo conosciamo oggi, non nasce dal nulla, ma l'haereditato dalle civiltà precedenti, la civiltà che ha avuto un'influenza e un contributo notevole nel rinascimento europeo, è stata la cibiltà islamica, la civiltà islamica si estendeva su un area molto grande e si confina con l'Europa da dalla turchia e Europa dell'est fino all'Andalusia (Spagna), questa influenza in realtà non riguarda solo la scienza per come pensano tanti, ma riguardano tutti gli aspetti della vita. Il concetto dello Stato Sociale, non come nome ma come valori, è così evidente nel modello di società che propone il Corano, l'uguaglianza è un principio fondamentale nella fede islamica ed è il secondo fondamento a cui predicava il profeta (il primo è l'unicità di Dio), quando lo stato Islamico si è esteso comprendendo egitto Levante e Persia (iraq e Iran) Omar Ibn AL-khattab malgrado le dimensioni dello stato, è riuscito a stabilire la giustizia e l'uguaglianza, ha fornito diversi servizi alla popolazione, al pescindere dell'etnia e della fede, e aveva assegnato una paga dalla Tesoreria per ogni individuo a seconda delle sue capacità, la pensione il bonus neonati assistenza, ogni individuo ha accesso alla tesoreria. --83.216.186.174 (msg) 17:45, 16 mag 2012 (CEST)[rispondi]

quali leggi sarebbero utili in italia?[modifica wikitesto]

sapete quali leggi del welfare state sarebbero utili in italia?

stato cinese?[modifica wikitesto]

"Lo Stato sociale è una forma di Stato cinese" .... ?

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Stato sociale. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 11:43, 11 apr 2018 (CEST)[rispondi]

Lavoro necessario nel "regime conservatore-corporativo", ammesso che sia una dicitura adeguata per esprimere certe realtà politiche?[modifica wikitesto]

Riguardo al "regime conservatore-corporativo", leggo che "le prestazioni del welfare sono legate al possesso di determinati requisiti, in primo luogo l'esercitare un lavoro". Eppure mi risulta che il Fascismo fece riforme per i disoccupati, per gli inabili, per i pensionati, quindi lo Stato sociale non si basava necessariamente sul possesso di un lavoro. Sbaglio?

Inoltre: l'Italia HA il modello previdenziale corporativo fascista? AVEVA, semmai.

Revisione voce[modifica wikitesto]

Questa voce ha tanti avvisi quante le bandiere di una nave in rada, e mi sembrano tutti giustificati. Propongo una revisione generale per:

- migliorare la qualità generale riflettendo come lo SS viene studiato e classificato attualmente, usando fonti autorevoli ed eliminando quelle giornalistiche/pubblicistiche o spurie;

- correggere le prosa, che qua e là ha molto ridondanze (vedi para dei regimi);

- eliminare grosse confusioni come modelli/regimi, quindi chiarendo la terminologia (essenziale per una enciclopedia)

- eliminare il caso del "modello asiatico" che mi sembra un potpourri di cittadinanza, sicurezza sociale, biglietti arerei, ecc. e che comunque non è attinente a quello che lì la voce voleva fare, cioè parlare dei regimi classici;

- mettere un incipit meno normativo;

- razionalizzare la storia: questo è un grosso capitolo, la voce ora cerca di fare giustamente un brevissimo sommario, che mi sembra beneficerebbe di qualche integrazione oltre Germania e UK, ma sempre con concisione.

Gradito riscontro a queste proposte. --Tytire (msg) 18:55, 25 apr 2021 (CEST)[rispondi]

ho fatto quanto proposto sopra. Ho fatto riferimento a testi classici sullo SS. Ho avuto difficoltà a salvare granché dalla versione precedente, zeppa com'era di imprecisioni, confusioni, particolarismi.
la sezione finale contiene testo precedente e va chiaramente riscritta: estesa, integrata, l'intenzione è farne una sezione di discussione concisa della prospettiva economica (political economy) dello SS e dei dilemmi attuali.
Tytire (msg) 23:21, 28 apr 2021 (CEST)[rispondi]

concetto di stato sociale[modifica wikitesto]

@Lopolo8 possiamo unire lo sforzo nel riordinare questa pagina? questo potrebbe aiutare a evitare di ricadere nella confusione che cercavo di correggere, e anche a razionalizzare la collaborazione. In particolare invito discussione su due cose:

- vedo che stai introducendo un incipit che si riferisce ad una interpretazione normativa di SS (la "visone allargata" a cui ho dato riferimento della definizione) -sarebbe opportuno mantenere la distinzione tra il concetto ristretto (SS=insieme di politiche sociali) e quella, per evitare di confondere il tutto. La visone allargata è poi tendenzialmente foriera di interpretazioni politiche, con ulteriori rischi di POV.

- a me sembra utile evitare di introdurre concetti dicendo "il tal studioso ha detto questo", perché di studiosi ce ne sono tanti e mi sembra più opportuno mettere in evidenza gli argomenti, sostenuti da rispettive fonti.

Grazie x dialogo qui. --Tytire (msg) 16:00, 3 mag 2021 (CEST)[rispondi]

@Lopolo8 c'è un problema di coding nelle note che hai introdotto e va risolto.
Le informazioni storiche che hai messo sono già presentate nella sezione storia. Mi sembra che un breve riassunto nell'incipit come stai facendo è utile. Tuttavia attendo dialogo sul concetto di SS e sul perché hai cancellato la definizione che vi avevo messo. --Tytire (msg) 18:34, 3 mag 2021 (CEST)[rispondi]
ti prego di notare anche che lo SS non è una "forma di governo", le forme di governo sono queste. Parliamone. --Tytire (msg) 18:37, 3 mag 2021 (CEST)[rispondi]
A scanso di equivoci, elenco le inesattezze e travisamenti delle fonti della voce WP:EN il cui incipit hai tradotto:
- Britannica parla di “concept of government” e non di forma di governo, che sono altra cosa;
- la Reutledge (nel passo copiato nelle note) non fa alcun nesso causale tra mancanza di chiara base ideologica e cris del welfare come scritto nella voce;
- ne parla di “welfare state capitalista” ma dice: "welfare state and the capitalist economic structure in which it was placed" che ha un significato abbastanza diverso
Insomma il testo proposto mi sembra zeppo di piccoli e grandi pasticci. Non mi sembra che la voce IT abbia bisogno di copiare da EN, possiamo cavarcela da soli. E dobbiamo comunque verificare le fonti per quello che dicono veramente.
In assenza d tuo riscontro qui, che avrebbe permesso di capire meglio il tuo intento, ho rb le tue modifiche che avevano anche ahimè corrotto il coding delle note.
Cordialità. --Tytire (msg) 23:34, 3 mag 2021 (CEST)[rispondi]

welfare capitalism[modifica wikitesto]

credo sia importante accennare al welfare capitalism, riporto ad esempio questa nota presente nella voce dell'autore* Esping-Andersen,The three worlds of welfare capitalism, Cambridge, Polity Press, 1990. ISBN 0-7456-0796-9. È la sua opera più nota e maggiormente citata. In essa l'autore riprende dalle elaborazioni classiche di Karl Polanyi (La grande trasformazione) il concetto di "demercificazione"[Cioè il processo per cui lo stato interviene a ridurre la dipendenza degli individui dal mercato e, con essa, la mercificazione del lavoro. Per un'analisi specifica, cfr. David Benassi, Tra benessere e povertà. Sistemi di welfare e traiettorie di impoverimento a Milano e Napoli, Milano, FrancoAngeli, 2002, pp. 18-19; un accenno chiarificatore anche in Giovanna Fullin, "Instabilità del lavoro ed esposizione al mercato. Le strategie dei lavoratori e il ruolo della famiglia come protezione contro i rischi", sul sito dell'Aiel Archiviato il 17 giugno 2007 in Internet Archive..] per spiegare, attraverso i riferimenti storico-istituzionali, "perché" si sono formati determinati regimi di welfare. Esping-Andersen elabora poi la ben nota tipologia dei tre regimi ideali di welfare: quello liberale (associato ai paesi anglosassoni: USA, Canada, Gran Bretagna, Australia), quello conservatore o corporativo (rilevabile nell'Europa continentale: Francia, Germania, Italia) e quello socialdemocratico (tipico dei paesi scandinavi); in seguito identificati con i tre tipi ideali dell'homo liberalis, homo familisticus e homo socialdemocraticus. Per questo lavoro Esping-Andersen è stato premiato nel 2005 con l'Aaron Wildavsky Enduring Contribution Award dell'APSA (American Political Science Association). --Blablato (msg) 21:13, 6 giu 2022 (CEST)[rispondi]

ciao @Blablato non ho capito cosa proponi esattamente - una estensione della sezione 3.2 regimi di welfare?
Noto che su wp-en welfare capitalism ha una voce a sé, non ancora tradotta in it. Nella letteratura italiana effettivamente non mi sembra molto usato, se non mi sbaglio. --Tytire (msg) 21:38, 6 giu 2022 (CEST)[rispondi]
Non vorrei creare una voce a se, ma semplicemente accennare agli albori del welfare capitalism, ovvero al welfare esordito nel 1919 tramite un'accordo di grandi industriali di farsi carico dei propri dipendenti secondo un principio di restituzione. Il riferimento biblio è Bruni e Zumagni, L'economia civile,2015, il Mulino. --Blablato (msg) 21:58, 6 giu 2022 (CEST)[rispondi]

Personalmente non conosco quel testo. Ma posso cercarlo. Mi piacerebbe infatti capire bene cosa è successo esattamente nel 1919 e soprattutto dove, perché il welfare per quel che mi risulta si è evoluto lentamente e diversamente nei vari paesi; e in occidente da ben prima del 1919. Questa voce qui l'avevo (ri) scritta per essere una introduzione generale e non specifica ad un paese. Se parlassimo dell'Italia, hai visto la voce sulla storia dello stato sociale in età liberale? C'è una sezione sulle riforme del 1919. Ciao. Tytire (msg) 23:43, 6 giu 2022 (CEST)[rispondi]

Grazie, non avevo letto la voce sulla storia dello stato sociale in Italia, molto interessante e dettagliata, complimenti. In effetti gli autori che ti ho citato prendono spunto dal welfare capitalism americano per evidenziare la differente prospettiva e sviluppi delle strategie particolaristiche da quelle universaliste. Nello specifico citano un accordo firmato nel 1919 negli USA tra grandi magnati tra cui David Rockfeller, Henry Ford, Andrew Carnegie(pag. 103 Dal <<welfare capitalism>> al <<welfare state>>). Mi rimetto alla tua più approfondita competenza. --Blablato (msg) 22:11, 8 giu 2022 (CEST)[rispondi]