Discussione:Saggio

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La voce mi pare da migliorare, specialmente per quanto riguarda la parte dei tipi di saggi che si possono prefigurare. --Twice25 (disc.) 19:45, 24 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Il saggio è un'opera in prosa che viene condotta in modo oggettivo

casserei quel in modo oggettivo. In un saggio dovrebbe esserci una tensione all'oggettività, ma che i saggi siano oggettivi è tutt'altra storia. Che 2+2 = 4 è acclarato e oggettivo, che l'interpretazione di Dante di Benedetto Croce sia oggettiva mi pare assolutamente inesatto. --Incontroachispara (msg) 15:35, 28 mar 2011 (CEST)[rispondi]

vedo inoltre che c'è scritto: Lo stile utilizzato è di solito lucido, spigliato e con numerosi riferimenti culturali e di forte impronta personale: se è di impronta personale, non è oggettivo. --Incontroachispara (msg) 15:36, 28 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Con il termine oggettività, si designa una rappresentazione ideologica corrispondente alla realtà, al mondo oggettivo e non dipendente quindi da un'attività della coscienza intesa in senso assoluto. Nei saggi lo scrittore da una sua opinione personale, una riflessione tutta sua (talvolta influenzata da altri pensatori) rivolta ad un argomento preciso. Quella riflessione è solo del saggista, è soggettiva, e quindi sarei d'accordo con te sul cambiare questa affermazione in: "Il saggio è un'opera in prosa che viene condotta in modo soggettivo". In ogni saggio v'è sempre un'impronta personale, soggettiva, naturalmente, che varia di persona in persona.--Ostilio (msg) 16:17, 28 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Ho eliminato la frase Lo stile utilizzato è di solito lucido, spigliato e con numerosi riferimenti culturali e di forte impronta personale perché senza fonti e perché non coerente con quella di prima. Concordo con la tensione all'oggettività, ma si può parlare anche di stile oggettivo anche se i rilievi di Incontroachispara sono pertinenti. Invece quanto dice Ostilio, a parte che non so precisamente dove ha preso la definizione, significherebbe eliminare ogni possibilità di oggettività e quindi è fuori tema. --Demart81 (Comunicazioni, insulti, ecc.) 21:50, 28 mar 2011 (CEST)[rispondi]

La definizione è giusta, mio caro Demart, in quanto l'ho presa dalla stessa wikipedia. Se non mi ricordo male, alla pagina oggettività. Comunque all'inizio della pagina c'è sempre scritto che il saggio viene condotto in modo oggettivo. Non sarebbe meglio eliminare questa parole e scambiarla con soggettivo? E forse inserire che talvolta il saggio può contenere contenuti oggettivi.--Ostilio (msg) 15:54, 29 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Il problema, come diceva Demart81, è un altro: la voce richiede una stesura più articolata e fondata su fonti. In tal senso, Wiki non è, né può essere, riferimento di se stessa. Poi, sul discorso oggettività/soggettività, mi pare che esso a nulla rilevi per la miglior stesura e compiutezza della voce, quando ancora tale non è. Almadannata (msg) 17:23, 29 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Il saggio tende ad essere oggettivo. Solitamente si evita finanche la prima persona. Poi è logico che il saggio sia permeato della visione del mondo e delle opinioni del saggista, ma vengono presentate in modo quanto più possibile oggettivo. --Demart81 (Comunicazioni, insulti, ecc.) 20:53, 29 mar 2011 (CEST)[rispondi]

definizione[modifica wikitesto]

Il saggio è un'opera scritta in prosa che viene condotta in modo oggettivo e razionale su un argomento scientifico, politico, filosofico, letterario, storico, storiografico, artistico o di costume, affrontato in modo libero, con minore sistematicità e oggettività rispetto allo studio o alla monografia.

A me questa definizione non convince. 1) che cosa si intende dire con l'affermazione che l'argomento è affrontato in modo libero? Un saggio non ha regole? Lo studio e la monografia sì? 2)gli argomenti sono molto più ampi di quelli elencati. Un saggio sulla religione, ad esempio. 3) Siamo sicuri che non esistano saggi in poesia? Il Pope compose in versi il Saggio sull'uomo (Essay on Man) già citato da Ostilio qui è un'opera filosofica dedicata alla riflessione critico-moralistica. Proporrei allora, per semplificare: Il saggio è uno scritto di carattere critico o espositivo su un determinato argomento. Dopo approfondirei la tipologia dei saggi ecc. --Incontroachispara (msg) 19:13, 29 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Condivido buona parte delle tue perplessità. Del resto che un saggio sia meno sistematico di uno studio (ma che significa?) e di una monografia (ne conoscono tante scritte con i piedi) è tutto da provare, come è da provarne la distinzione. Per ora, in effetti, converrebbe attenersi ad una formula generica. Rivisiterei la tua proposta, con la seguente: «Il saggio è uno scritto critico, a carattere scientifico o divulgativo, su un determinato argomento». (Dove per scientifico, non intendo il tipo di argomento, ma il tessuto del quale è composto). Almadannata (msg) 20:00, 29 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Oggi come oggi il saggio è in prosa. Poi, nella storia del saggio, possiamo -e dobbiamo- citare Pope, anche se si inscrive nel genere della poesia didascalica che affonda le sue radici nella Grecia arcaica (Esiodo). Poi francamente fra studio, saggio e monografia tutta sta differenza non c'è, se non che saggio ha un'estensione semantica più ampia di monografia (saggi non-monografici ecc.). Una monografia è un saggio, nel senso che appartiene al genere-saggistica. Studio e saggio spesso sono utilizzati come sinonimi. --Demart81 (Comunicazioni, insulti, ecc.) 20:51, 29 mar 2011 (CEST)[rispondi]
D'accordo per la questione poesia/prosa. Studio/saggio/monografia: mi par di capire che studio sia usato in senso più ampio di saggio (uno studio può essere un articolo anche breve che espone i risultati di una ricerca); monografia è usato in senso più ristretto di saggio, come dicevi tu. D'accordo con Almadannata, con aggiunta della precisazione di Demart; cioè sarei per: Il saggio è uno scritto critico in prosa, a carattere scientifico o divulgativo, su un determinato argomento--Incontroachispara (msg) 21:55, 29 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Per me è ok, quest'ultima versione. Almadannata (msg) 09:44, 30 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Io avrei qualche perplessità su quest'ultima definizione, "Il saggio è uno scritto critico in prosa, a carattere scientifico e divulgativo, su un determinato argomento". Magari sbaglio, ma nel dubbio vorrei esporre i miei dilemmi. Tanto per cominciare, la voce parla di tutti i saggi in generale. Ma noi siamo sicuri che tutti, ma proprio tutti, i saggi siano degli scritti CRITICI? E' vero che la critica (letteraria, teatrale, musicale, artistica, cinematografica ecc.) ha usato il saggio come principale mezzo, ma non penso che tutti i saggi siano completamente critici. La voce stessa, infatti, dice che fra i vasti argomenti del saggio vi sono lo storico e gli storiografici. E non penso che qui ci possa essere qualcosa di critico, tranne che per delle piccole osservazioni che non costituiscono dell'opera stessa la sua totale criticità. E poi, com'io avevo pensato, non sarebbe meglio mettere tra parentesi la frase: "(e talvolta anche in poesia)", citando come nota Il saggio sull'uomo e Il saggio sulla critica di Pope? Infine, la mia ultima perplessita riguarda la frase "a carattere scientifico o divulgativo". Le due cose sono diverse, ma non opposte. Una, infatti, indica l'azione del divulgare, del diffondere notizie, l'altra indica "un metodo per il quale si formulano ipotesi e poi si verificano approfonditamente". Penso sia sbagliato scrivere queste due cose unite dalla congiunzione "o" che non hanno nulla a che vedere fra di loro.--Ostilio (msg) 15:48, 30 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Be', sulla prima perplessità non ne ravvedo i termini. Il saggio (che sia monografico o meno) presenta in genere un'impronta ed un apparato tali da renderlo inequivocabilmente critico, altrimenti sarebbe un mero articolo di giornale secondo la scuola giornalistica classica. Che la storia e la storiografia non presentino tagli critici è asserzione, imho, palesemente infondata. Tanto per restare a Croce, far rientrare la storia nella filosofia dello spirito è decisamente un'operazione critica. Come lo è il taglio stesso che viene dato al saggio da alcuni autori, seguendo o in connessione a contributi precedenti o con essi in opposizione. Assorbiti così le prime, direi che sull'ultima perplessità il problema sussiste, non essendo immediato e pacifico il significato sotteso nella precedente formulazione, per cui - tagliando la testa al toro - proporrei la seguente versione:
«Il saggio è uno scritto critico, generalmente in prosa, su un determinato argomento».
Ciò significa che nella stesura della voce bisognerà dar conto anche delle eccezioni, i saggi in versi, comunque "generalmente" minoritarie. Lo stesso incipit dovrà essere rivisto nel momento in cui la voce avrà forma e sostanza compiute. Allo stato, invece, è poco più di uno stub, per cui direi di restare sul generico. Almadannata (msg) 16:18, 30 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Un saggio è critico necessariamente. Quel a carattere scientifico o divulgativo per me è corretto. C'è opposizione perchè un saggio è scientifico (nel senso che si rivolge a una comunità specifica, di persone che dell'argomento se ne intendono) o divulgativo (a più ampio raggio). Ciò non toglie che un saggio riservato a una certa categoria di persone non possa trovare fruitori diversi. E quindi riproporrei: Il saggio è uno scritto critico in prosa, a carattere scientifico o divulgativo, su un determinato argomento --Incontroachispara (msg) 18:46, 30 mar 2011 (CEST)[rispondi]
I saggi polemici li facciamo entrare nei divulgativi? Per quanto riguarda la questione "prosa/poesia", quel "generalmente" non mi sta bene. Il saggio è in prosa. Quella di Pope è un'eccezione, che va inserita nella parte storica della voce (alludendo anche alla poesia didascalica), ma non possiamo scrivere che il saggio è "generalmente" in prosa perché Pope (non so se anche altri, ma comunque sono la nettissima minoranza) hanno composto poemi didascalici e ci hanno messo come titolo "Essay". --Demart81 (Comunicazioni, insulti, ecc.) 20:38, 30 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Demart, come puoi leggere sopra, si conveniva che i saggi poetici fossero un'eccezione e, in quanto tali, minoritari. Generalmente, o di solito, o di norma, se meglio credi, poteva essere - secondo me - un punto d'incontro con l'esigenza rilevata da Ostilio. Ma se trovi un'altra soluzione che possa incontrare la condivisione, qualsiasi essa sia, a me starebbe comunque bene. Per quel che riguarda poi il saggio polemico si utilizza, di solito, pamphlet, di cui, anche, se del caso, si potrà dar conto. Almadannata (msg) 01:20, 31 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Ottimo il riferimento a pamphlet, sul "generalmente" resto delle mie convinzioni: Pope, pur importante, è nettamente minoritario, mettere un "generalmente" nell'incipit della voce sarebbe dare ingiusto rilievo a quella che, pur notevolissima, resta un'eccezione. --Demart81 (Comunicazioni, insulti, ecc.) 20:08, 31 mar 2011 (CEST)[rispondi]

(rientro) Allora, possiamo riconsiderare il già proposto «Il saggio è uno scritto critico in prosa, a carattere scientifico o divulgativo, su un determinato argomento», sul quale c'era - mi sembrava - un accordo di massima. Che ne pensate? Almadannata (msg) 21:05, 31 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Bè, se proprio devo dire la mia, ora che guardo meglio la definizione, la vedo un po' povera. E' "piccola", per essere un'intera definizione. Direi d'allungarla leggermente cosicché possa raggiungere delle misure che siano da enciclopedia, e non da dizionario. Guardate qui e vedete come vi pare: Il saggio è uno scritto critico in prosa, a carattere scientifico o divulgativo, in cui l'autore sottopone ad un'analisi approfondita una vasta gamma di argomenti; Mi sembra più completa così, ma vorrei una vostra opinione.--Ostilio (msg) 16:19, 1 apr 2011 (CEST)[rispondi]

E che è sta storia delle misure? E la "vasta gamma"? Un saggio può (di solito è) monografico. --Demart81 (Comunicazioni, insulti, ecc.) 21:16, 1 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Pensavo che un'enciclopedia quale Wikipedia avesse bisogno di definizioni più grandi e complete del normale, e che poi vada ad introdurre l'argomento. La definizione la stiamo creando, l'introduzione (ovvero quella parte che sta sotto la definizione ma sopra il "sommario" [il box che contiene tutti i titoli dei paragrafi]) nemmeno c'è. Ma prima d'essa, credo dobbiamo completare la definizione. Per quanto riguarda la monografia, in genere in un saggio viene analizzato un unico argomento o diversi argomenti ch'hanno tratti in comune. Quella "vasta gamma di argomenti" si riferiva a tutti i saggi in generale, ma ora mi rendo conto che la definizione, così com'è scritta, da una spiegazione al "saggio", singolare. Perciò, ripropongo la mia definizione sotto questa forma: "Il saggio è uno scritto critico in prosa, a carattere scientifico o divulgativo, in cui l'autore sottopone ad un'analisi approfondita uno o più argomenti collegati fra di loro". Adesso resta da capire solo una cosa. Quale definizione mettiamo? La prima,Il saggio è uno scritto critico in prosa, a carattere scientifico o divulgativo, su un determinato argomento, o la seconda, che ho scritto di sopra?--Ostilio (msg) 11:26, 3 apr 2011 (CEST)[rispondi]

La prima. --Demart81 (Comunicazioni, insulti, ecc.) 21:40, 3 apr 2011 (CEST)[rispondi]
Bene, a questo punto, rivedendo accuratamente le due definizioni, do per migliore Il saggio è uno scritto critico in prosa, a carattere scientifico o divulgativo, su un determinato argomento.

Forse non tocca a me dirlo, ma anche se Almadannata votasse per la seconda, saremmo una contro due. Perciò, ci pensi tu, Demart, ad inserirla nella voce?--Ostilio (msg) 15:39, 5 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Superfluo aggiungere che anch'io sono per la prima. Almadannata (msg) 17:29, 5 apr 2011 (CEST)[rispondi]
Domani-dopodomani se non ci sono obiezioni aggiusto l'incipit, mettendo la definizione concordata (salvaguardando i contenuti dell'incipit attuale: "... un determinato argomento di carattere letterario storico ecc. ecc."). Ostilio, tieni presente che consenso non è "conta". --Demart81 (Comunicazioni, insulti, ecc.) 20:20, 5 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Manca una elle[modifica wikitesto]

È solo una inezia... Sotto al titolo dice: daL punto di vista dell'autore, peró senza L Penso vada aggiunta, ma non possono farlo gli utenti. Gabriele.badii (msg) 21:36, 18 ago 2020 (CEST)[rispondi]