Discussione:Psicologia/archivio2007

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La bibliografia è tutta in tre vecchi testi[modifica wikitesto]

Certo si può fare di meglio e non ocorre nemmeno sudiare.

Allora fallo tu. --MarcoK (msg) 11:27, 11 feb 2007 (CET)[rispondi]
Beh, in cronologia si vede che il 5 gen 2007 una Bibliografia di oltre 2000 voci è stata cancellata e riportata ai soliti tre. Ci sarà una ragione.
Non ne avevo idea. Però credo che in questo caso "la virtù stia nel mezzo": questa in quanto enciclopedia è un'opera divulgativa e inserire una lista smisurata in una voce generale probabilmente non ha alcun senso. Perchè non aggiungere invece alcuni testi fondamentali (es.10-20), possibilimente scelti tra quelli reperibili in italiano? --MarcoK (msg) 12:25, 13 feb 2007 (CET)[rispondi]
In senso stretto ha ragione Marcok, però ciò porterebbe a un'infinita discussione su quali testi si possano, e non possano, definire fondamentali. La conflittualità degli psicologi è proverbiale. Comunque un'enciclopedia è una summa di conoscenze e non una sintesi, a mio parere. Certo è bene che sia agile da consultare e allora si potrebbe reinserire la bibliografia ampia del 5 gennaio, magari in una pagina separata, e poi discutere su quali testi appaiono ridondanti.Anonima 14:25, 7 mar 2007 (CET)[rispondi]
Ho dunque creato la pagina di lavoro Bibliografia Psicologia con tutto quanto ho trovato in Wikipedia. Ora si tratta di selezionarne il contenuto.

Da rivedere[modifica wikitesto]

In Branche della psicologia:

  • Psicologia comparata
  • Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
  • Psicologia dell'arte
  • Psicologia della personalità
  • Psicologia della salute
  • Psicologia della scuola
  • Psicologia dello sviluppo

Truman 21:51, 22 feb 2007 (CET)[rispondi]

Ho ritenuto questa sezione non neutrale in quanto mi sembra esprimere una preoccupazione corporativistica. Parte dalla premessa che il counseling designi equivocamente la consulenza in materia psicologica prestata da un soggetto che può anche non essere uno psicologo e arriva alla conclusione che alla psicologia compete ogni tipo di consulenza in materia. E' tutto da verificare:

in primis se il counseling sia proprio quello così descritto;

in secondo luogo se ogni tipo di consulenza (orientamento al lavoro, mediazione culturale,centro telefonico di assistenza ad anziani soli durante le vacanze, ecc.) debba necessariamente rientrare in ambito psicologico.

Perché non rilanciare ulteriormente e riservare tutto ai laureati in medicina con specializzazione in psichiatria, master ad Harvard e docenza ad Oxford? --Alezangrilli 12:03, 1 mar 2007 (CET)[rispondi]

Come ti capisco... tu vedessi che casini stanno facendo alla voce Counseling... viene bloccata una volta la settimana, poco ci manca... e comunque quello che tu dici è molto corretto: anche io ho la sensazione che siano rivendicazioni corporative, piucchealtro. --Janus 14:44, 9 mar 2007 (CET)[rispondi]

Ebbene, utente Janus, se questo è il tuo stile, si capisce che ti trovi nei casini; si chiama lanciare il sasso e nascondere la mano. Vergognati!
Ho spostato il paragrafo "Abusi" in fondo, in quanto non pertinente alle aree in cui era inserito. Non mi sembra congruo rispetto alla trattazione della voce, ma concordo col senso contenuto sia con l'osservazione che si possa ravvisarvi parzialità. Lo si può certo emendare.
Kaesar 13:53, 11 mar 2007 (CET)[rispondi]

Lanciare il sasso e nascondere la mano? Ma che vai dicendo? Solidarizzavo semplicemente con Alezangrilli... perché vedo che anche qui fate dei gran casini. Che sia anche lui pagato dai padroni? Io griderei alla congiura... --Janus 11:42, 13 mar 2007 (CET)[rispondi]

Fragilino eh?, utente Janus, il fatto è che sei solo tu a fare "casini" ovunque vai, solo per farti notare. Proprio perciò questa è l'ultima osservazione personale che ti rivolgo.

Counseling[modifica wikitesto]

Propongo la cancellazione dell'attuale testo incriminato di abuso, con la sostituzione del testo in inglese (alla voce psychology):
<quote>Counseling psychology is a psychology specialty that facilitates personal and interpersonal functioning across the lifespan with a focus on emotional, social, vocational, educational, health-related, developmental, and organizational concerns. Counseling psychology differs from clinical psychology in that it is focused more on normal developmental issues and everyday stress rather than serious mental disorders. Counseling psychologists are employed in a variety of settings, including universities, schools, businesses, private practice, and community mental health centers.
The emerging field of relationship counseling, which characterizes ordinary human relationship successes and failures in concrete terms, has the specific appeal of avoiding psychology's practice of ascribing pathology to individuals who seek assistance. Current health insurance reimbursement for psychological services commonly involves the assignment of mental disease nomenclature(a feature that potential clients may find offensive, and that could potentially be iatrogenic).
Relationship counseling, also referred to as "relationship education", includes psychologists, psychiatrists, and social workers. It is based on decades of university-based research, drawing on knowledge gained through close observation and analysis of both successful and unsuccessful marriages and family units.</quote>
--Sergejpinka inviami un messaggio 18:22, 11 mar 2007 (CET)[rispondi]
Ho modificato il primo capoverso ed ho reinserito la voce Couseling fra le branche dela psicologia. --Sergejpinka inviami un messaggio 18:43, 11 mar 2007 (CET)[rispondi]
Il mio è un inglse davvero pessimo: se qualcuno ne sa più di me potrebbe continuar e correggere l'attuale traduzione. Per il testo originale (in inglese) basti che guardi il grassetto riportatao precedentemente. --Sergejpinka inviami un messaggio 18:47, 11 mar 2007 (CET)[rispondi]

Ho tradotto il testo dall'italiota googlizzato [;o)) (molto utile comunque), l'ho adattato al contesto italiano e sulla base delle mie capacità l'ho reso intelligibile e, spero, accettabile.
Ho anche premesso un capo sulle controversie, non è indispensabile ma preferirei restasse in quanto la questione della consulenza non è tanto piana e non troverei giusto fingere che non ci sia.
Kaesar 20:14, 11 mar 2007 (CET)[rispondi]

Ancora ho spostato il counseling sotto Psicologia applicata, ciò infatti è riferito nel testo inglese da cui è tratto il paragrafo.
Kaesar 20:54, 11 mar 2007 (CET)[rispondi]

Io insisto con il dire che il sottoparagrafo Counseling dovrebbe diventare Counseling Psicologico in quanto rispetta la specificità del lavoro dello Psicologo e il fatto che Counseling genericamente inteso può invece essere esercitato da chiunque. --Janus 11:41, 13 mar 2007 (CET)[rispondi]

Credo che Janus abbia davvero ragione: il termine Counseling qui andrebbe delimitato e contestualizzato dall'aggettivo psicologico, proprio come avviene nella lingua inglese dove counseling, genericamente inteso, designa anche l'attività del guardiano in un campo estivo per ragazzi. (Consultare un qualsiasi dizionario di inglese per credere).--Alezangrilli 12:10, 13 mar 2007 (CET)[rispondi]

be' in effetti sarebbe più opportuno chiamarlo counseling psicologico: anche se vi è da dire che il sottoscritto sta seguendo un corso di Tecniche per la raccolta dei dati, counseling e promozione della salute, e come potete notare non vi è scritto counseling psicologico, ma solo counseling. Non so per me può anche esser scritto counseling psicologico; mentre sono in opposizione ad un nome tipo psicologia del counseling (il chè ha un altro significato...).--Sergejpinka inviami un messaggio 13:57, 13 mar 2007 (CET)[rispondi]

L'ho nominato "counseling psicologico", tanto si può sempre ricambiarlo, e ho apportato alcuni aggiustamenti di forma. Buona serata a tutti.
Kaesar 19:02, 13 mar 2007 (CET)[rispondi]

Rispetto a questa frase: "Ciò rende necessario che il counseling psicologico, anche quando si configura come formazione, sia svolto da psicologi, psichiatri e operatori sociali". Io la modificherei. Secondo me andrebbe sottolineato che il counseling psicologico è una esclusiva competenza dello psicologo poiché somma alle abilità di counseling genericamente intese quelle proprie alla professione di psicologo e dunque dovrebbe intendersi una riserva di legge. Allo stesso modo del counseling medico, per intendersi. --Janus 13:40, 14 mar 2007 (CET)[rispondi]

Non so, "abilità di counseling comunemente intese" che non sono dell'ambito della psicologia applicata? E quali? 21:48, 14 mar 2007 (CET)

Secondo me dovremmo trovare una soluzione di buon senso. E' evidente che il counseling ha a che fare con la psicologia come materia e non con l'architettura: su questo credo siamo tutti daccordo. Ma una cosa è afferire alla psicologia come materia, altra cosa è afferire alla psicologia come professione. Quest'ultima è regolata da una legge e pertanto possiede delle riserve. Riserve che sono proprie allo Psicologo inteso come soggetto iscritto all'Albo degli Psicologi. Le "abilità di counseling comunemente intese" sono quelle abilità relazionali, di ascolto, di gestione della comunicazione, etc. che sono da intendersi come abilità trasversali (utilizabili cioé da varie professioni: l'insegnante, l'assistente sociale, l'operatore sociale, l'educatore, etc.). Il counseling psicologico invece consiste nel canalizzare ed utilizzare tali abilità per espletare il lavoro di psicologo che, invece, non è trasversale in quanto riservato per legge agli psicologi. Lo stesso vale, seppur su un piano diverso, per il counseling medico. Il medico affiancherà alle abilità proprie del medico (riservate per legge al medico iscritto all'albo dei medici) quelle abilità proprie del counseling. E' in questo senso, e proprio per non ingenerare equivoci, che va sottolineato che il "counseling psicologico" è un'attività di esclusiva competenza dello psicologo.
Più in generale vorrei dire che è necessario fare chiarezza e non criminalizzare una categoria tout court: né gli psicologi né i counselor. Il counselor non è uno psicologo, e quando invece crede di esserlo o, peggio ancora, agisce come tale, è un furfante e come tale va denunciato. Lo stesso vale per chi forma i counselor credendo di formare un quasi-psicologo. Ma da qui a criminalizzare tutti i counselor, tutte le associazioni che raggruppano counselor e tutte le scuole che formano counselor ce ne corre... --Janus 10:17, 15 mar 2007 (CET)[rispondi]
Janus, pragmaticamente: la sottosezione counseling della voce psicologia, ti va bene o pesni che vi siano cose da modificare? Le tue critiche sono ammissibili, ma non saprei come modificare la sottosezione suddetta; tra l'altro personalmente penso che le tue critiche e i tuoi giudizzi starebbero meglio nella voce counseling, più che in psicolgia. Non dico che non hai ragione: dico che le stai inserendo nel "luogo" sbagliato, ecco. --Sergejpinka inviami un messaggio 16:17, 19 mar 2007 (CET)[rispondi]
Ciao, sicuramente per l'ultimo scritto hai ragione... non è il luogo adatto. Per il resto il mio suggerimento è il seguente: adottare nella voce Psicologia il termine "counseling psicologico" al posto di "counseling". La sottosezione va bene (a livello di contenuto), credo solo che vada cambiato il titolo. --Janus 11:21, 20 mar 2007 (CET)[rispondi]

La trattazione è assai complessa ma almeno sui dettagli è bene essere puntuali. Il counseling, per quanto si trova in rete, non sembra una branca della psicologia, infatti non ci sono collegamenti metateorici e teorico-pratici che consentono di collocarlo in un ambito psicologico qualsiasi; non essendoci parametri si può dire o che tutta la psicologia è counseling o che tutto il counseling è psicologia. In realtà sembra trattarsi di una somma di attività che sta costruendo una storia ancora giovane della propria prassi spesso prendendo decisamente le distanze proprio dalla psicologia pratica. Questo si trova anche nella trattazione del counseling su wikipedia. Falcot 12:25, 5 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Salve a tutti, sono fokis e avrei una domanda da porvi: potrei io stesso aiutare una persona con problemi psicologici leggeri, con un metodo semplice come quello di far scrivere tutto quello che si ricorda dalla nascita, poi farlo rileggere a voce alta dal soggetto. Cosicchè io posso scrivere domande su tutto quello che viene omesso nel racconto, leggere le domande a voce alta al soggetto e far scrivere le risposte. poi altre domande e così via per cercare di ricostruire i fatti passati e cercare di capire i nessi logici con i cambiamenti comportamentali e quindi con i modi di pensare e agire? in modo da poter conoscere la fonte del disagio del soggetto. prego attendo una Vs. risposta. fokis

La voce così non piace a tutti (continua...)[modifica wikitesto]

La voce di psicologia così com'è non piace a tutti... ha troppo la forma di un lungo elenco che poco chiarisce il significato della parola. Inoltre esiste la voce Discipline psicologiche... non sarebbe meglio spostare lì gli elenchi di tutte le branche e le discipline? Come gestire la differenza tra le due voci? Come dovrebbe essere la voce psicologia, come dovrebbe essere la voce Discipline psicologiche? per favore, PARTECIPA ALLA DISCUSSIONE che si sta svolgendo allo Studio dello Psicologo.--Marco.friendino 16:03, 7 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Qui vorrei aggiungere un "mini-progetto" dell'evoluzione storica della psicologia. Essenzialmente mi baserò sul testo di Luciano Mecacci" Psicologia moderna e postmoderna". Questo per dibattere il quesito fondamentale: la psicologia ha la stessa dignità scientifica delle altre scienze (fisica, medicina, filosofia, ecc.) oppure è un "eterno discorso sul nulla"?

La storia della psicologia come scienza a se stante viene generalmente fatta cominciare nella seconda metà dell'ottocento quando l'indagine psicologica si apre alle metodologie delle scienze naturali. Vi è comunque da sottolineare come la psicologia odierna sia legata strettamente agli oggetti di indagine che, da Aristotele e poi nel Medioevo su su fino al secolo XIX, sono rimasti quasi sempre gli stessi: la percezione che l'uomo ha del mondo, la ritenzione dei ricordi (memoria), la sua capacità razionale (l'intelligenza). Ed anche l'antica suddivisione della mente in facoltà rivive sostanzialmente inalterata nella moderna suddivisione in funzioni e processi. Nel XX secolo si è andati incontro ad un fiorire di prospettive e visioni della psicologia assai diversificate fra loro, e sul piano metodologico e sul piano speculativo: si è passati dallo strutturalismo al funzionalismo, dal comportamentismo al cognitivismo, dall'epistemologia genetica alla scuola storico-culturale, ed ancora, dal cognitivismo HIP al cognitivismo realista, fino ad arrivare alle attuali neuroscienze comportamentali.

Questa è la parte già scritta adesso aggiungerò il "mio" testo che segue il precedente.

Psicologia moderna[modifica wikitesto]

Il frantumarsi della psicologia era già in corso fin dagli anni venti del novecento, difatti si riscontrano molti testi con titoli inequivocabili: La crisi della psicologia di Driesch (1925), La crisi della psicologia di Koffka (1926), Il senso storico della crisi della psicologia di Lev Vygotskij. Questo perchè la psicologia a differenza di altre materie non ha l'oggetto di studio misurabile mediante un rigoroso metodo galileano: l'utilizzo della statistica da parte degli psicologi è solo uno strumento di concetti generalizzati, anche quando somministro un test psicologico al singolo, ho sempre dietro di me e la semantica di un concetto al quanto criticabile. In questo problema si evince tutta la vitalità del dualismo cartesiano res cogita res extensia, che farà dire allo psichiatra svizzero Binswanger "è il cancro di ogni psicologia" (L'indirizzo antropoanalitico in psichiatria, 1946, pag.22, in Il caso Ellen West e altri saggi, Bompiani, Milano, 1973). Difatto, gli psicologi hanno sempre, volontariamente o meno, ruotato attorno al problema cartesiano, da una parte, ed hanno sempre avuto il vincolo di una misurazione galileana dall'altra. Per questo hanno via via escluso la coscienza dalla loro indagine (comportamentisti in primis), hanno sezionato la mente fino a i suoi elementi non altrimenti riducibili (strutturalisti), ideato ipotesi che potessero collegare la mente al corpo (l'isomorfismo Khöleriano), paragonato la mente ad un computer (cognitivismo), tanto per citarne alcuni.

Kenneth Gergen descrive la psicologia fin qui riportata come psicologia moderna. La psicologia moderna, per il Gergen, si basa su 4 presupposti.
Per prima cosa, gli psicologi hanno un comune oggetto di ricerca, gli psicologi devono pervenire ad un comune oggetto di studio, a prescindere che esso sia la mente, il comportamento manifesto, o le relazioni interpersonali. Come i fisici possono avere la relatività, lo studio del pendolo, o la traiettoria di una meteora.
Il secondo presupposto è che lo psicologo, una volta individuato il suo oggetto di studio, lo studi nei casi particolari per giugere a leggi universali.
Terzo presupposto è che il metodo di studio dell'oggetto deve essere la ricerca empirica, preferibilmente mediante il metodo sperimentale. In questa visione il metodo sperimentale è oggettivo, scevro da posizioni personali, etiche, morali, sociali, politiche.
Il quarto presupposto è una fiducia nella crescita della conoscenza verso la "reale" natura dei fenomeni studiati dalla psicologia, mediante una continua verifica sperimentale delle ipotesi.

Psicologia postmoderna[modifica wikitesto]

Parallelamente alla psicologia moderna si è evoluta la psicologia post-moderna. Di essa ne fanno parte altrettanti psicologi.
Nello studio della percezione è da rilevare Gibson (1979), con la sua visione "ecologica", ha scatenato un dibattito sui risultati ottenuti nei vari laboratori. Difatto il cognitivismo rimase chiuso in laboratorio come lo era il comportamentismo: Neisser affermò che "gli psicologi cognitivi devono compiere sforzi maggiori per comprendere l'attività cognititva che si manifesta nell'ambiente ordinario e nel contesto di attività concrete" (1976). La percezione non è più vista come un riflesso della realtà esterna, ma un modello probabilistico che si autocorregge in funzione di un avvicinarsi alla realtà. I bisogni, le aspettative dell'organismo sono strettamente vincolate ad essa.
Anche l'apprendimento si è spostato dal laboratorio all'ambiente. Notevole influenza è stata data dalla rivalutazione di Vygotskij in occidente e dall'eclissamento delle teorie di Piaget. Il bambino non viene più studiato come singolo, nella sua maturazione individuale, ma storico-sociale; per Vygotskij l'interazione sociale media l'apprendimento.
La memoria, se pur esiste tutt'oggi profondi studi di laboratorio, ha preso sempre più campo la visione di una memoria come un processo di trasformazioni dell'individuo mediato dal contesto socioculturale; la memoria non è dunque vista esclusivamente in una prospettiva di scatola che contiene informazioni, come la descriveva Miller, ad esempio. Neisser ha studiato la memoria come processo collettivo veicolato dalla comunicazione orale.
--Sergejpinka inviami un messaggio 07:14, 19 ago 2007 (CEST) Negli anni '70 si ebbe la svolta "pragmatica" del linguaggio, da parte di Watzlawick. Il linguaggio non è visto con una grammatica universale individuale come affermava Chomsky. Ma viene messo in evidenza il fattore interazionale, linguaggio in un contesto sociale definito non estraibile dagli altri processi mentali anch'essi legati ad un contesto sociale, dunque linguaggio come strumento tra persone.[rispondi]
Strettamente legato al tema del linguaggio è l'attenzione condivisa, tipici esempi ne sono fra madre e bambino o fra maestra ed alunno. Per Bruner l'attenzione condivisa è un sistema cognitivo permette a due persone di avere in comune e in un dato momento, lo stesso oggetto o evento grazie al quale esse attuano piani di comportamento congrui. L'attenzione condivisa e il linguaggio sono due processi cognitivi e solo se vengono studiati in un contesto interpersonale, sociale ne vengon fuori le finalità "ecologiche". Se vine a mancare questa funzione socialedei processi cogntivi un individuo appare come una macchina che è si capace di operare cognitivamente ma non di comunicare ed interagire con gli altri; i casi patologici dell'idiot savan e dell'autismo ne sono un esempio eclatante.
--Sergejpinka inviami un messaggio 07:35, 19 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Evoluzione storica[modifica wikitesto]

Sto aggiungendo varie informazioni sull'evoluzione storica della disciplina. Anche se esiste già la pagina di approfondimento, a mio parere e fondamentale che nella voce principale ci sia una descrizione sintetica, ma completa, dell'evoluzione della disciplina. Potete vedere i primi risultati parziali...tenete conto che si tratta solo di un primo abbozzo, che tutti possono modificare e migliorare. Ora sono arrivato fino a Wundt, Brentano e lo strutturalismo. Vorrei aggiungere qualche accenno alle varie scuole più importanti come funzionalismo, cognitivismo, comportamentismo ecc., sperando che la sezione non diventi troppo lunga. Cosa ne dite? Marko86 12:36, 19 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Ciao Marko, non so; nel senso che se alcuni accenni storici sono assolutamente necessari per una corretta contestualizzazione della voce, non entrerei troppo nel dettaglio prendendo i paragrafi già presenti nella voce Storia della psicologia, perchè altrimenti si rischia che alcune parti delle due voci diventino il doppione l'una dell'altra. Al limite, concentrerei alcuni paragrafi "di contesto storico" (origini, esplicazione del fatto che esistono diverse scuole e paradigmi), e poi rinvierei direttamente alla voce di Storia della psicologia, da cui sono tratte molte delle frasi che vedo adesso aggiunte a Psicologia. Ciao !Veneziano 17:54, 19 ago 2007 (CEST)[rispondi]

In effetti sto notando che verrebbe una sezione un po' troppo lunga e quindi cercherò di essere più schematico. Comunque, come detto, si tratta di un abbozzo, e quando concluso possiamo decidere tranquillamente quali parti eliminare. E' necessario però un accenno alle principali scuole psicologiche, per chiarire al lettore il contesto e l'evoluzione della disciplina. Marko86 10:37, 20 ago 2007 (CEST)[rispondi]


Per Marko Marko86 ricordati di citare le fonti; le note a più di pagina. Se non sai come fare, guarda qui. Se riscontrassi problemi, ti potrei dare una mano :-) --Sergejpinka inviami un messaggio 00:46, 20 ago 2007 (CEST)[rispondi]
Marko86 le note! inseriscile! ed anche la bibliografia! --Sergejpinka inviami un messaggio 10:41, 22 ago 2007 (CEST)[rispondi]
Si ragazzi calma...alcune note le metto, ma comunque a mio parere non serve mettere decine di note che appesantiscono solo la lettura: le note servono soprattutto quando si citano cifre o dati critici...la storia della psicologia (oltretutto la sezione in questione è solo un riassunto schematico) è un argomento abbastanza assodato, quindi non vedo la necessità di riempire i paragrafi di note. Comunque vedrò di fare il possibile per aggiungere qualche nota in più ;-) Marko86 11:05, 22 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Galleria fotografica[modifica wikitesto]

Ho inserito la galleria fotografica: ha degli errori e deve essere completata. Nel markup ho inserito gli URL di immagini da inserire.--Sergejpinka inviami un messaggio 18:57, 2 set 2007 (CEST)[rispondi]

la statistica RISPETTO alla matematica ?!?![modifica wikitesto]

nella sezione La scientificità della psicologia si legge poiché il comportamento è in generale più variabile rispetto a quello di altre scienze, la psicologia utilizza maggiormente la statistica rispetto alla matematica. Trovo la frase bizzarra perché parecchie scienze usano la statistica. Perfino la fisica usa distribuzioni di probabilità per le posizioni delle particelle subatomiche (sintesi ROZZA!).

--Iskander (accetto critiche...) 21:48, 30 set 2007 (CEST)[rispondi]

Qualcuno mi sa spiegare che cavolo c'entra la trascrizione in formato IPA della parola psicologia nell'incipit questa voce? Abbiamo paura che qualcuno non sappia leggere? ma se non sa leggere tantomeno saprà leggere il formato IPA, che quindi ovviamente si usa solo per conoscere la lettura di parole straniere, o di quelle italiane per gli stranieri (è vero che in italiano potrebbero esservi delle abiguità anche per noi italiani, ma non è certo questo il caso). Se non ci sono obiezioni andrebbe rimosso, quantomeno per decenza :-) --Ediedi 18:03, 5 ott 2007 (CEST)[rispondi]

scusate se sarò concisa ma ho perso la versione lunga del commento per problemi col browser ... analizzando la pagina nel suo complesso trovo si sia dato eccessivo spazio alla storia della psicologia rispetto a quello che ritengo siano elementi fondamentali di una pagina introduttiva che secondo me dovrebbe mirare ad evidenziare la scientificità della psicologia - cosa che dovrebbe risultare anche da un *breve* excursus storico della storia della psicologia sperimentale -, l' oggetto di studio e le branche di studio attuali, i metodi di validazione fondamentali sia nella psicologia sperimentale che nelle varie forme di terapia.

amplierei la definizione di psicologia, la trovo troppo generica

paragrafi che terrei:


  1. 5 La scientificità della psicologia
  2. 6 L'efficacia della psicoterapia
   * 6.1 1980. La meta-analisi: la nascita della comparazione statistica dei risultati in psicoterapia
  1. 7 L'oggetto di studio della psicologia
   * 7.1 I processi mentali
   * 7.2 I processi cognitivi
   * 7.3 I processi dinamici
   * 7.4 Altri processi mentali
  1. 10 Elenco delle principali branche della psicologia


per quanto riguarda la storia, farei due paragrafi, uno sulla psicologia sperimentale, l' altro sulle forme di psicoterapia: il punto secondo me è quello di dare un filo conduttore che spieghi da una parte che cosa ha portato a voler definire la scientificità della psicologia e a voler utilizzare metodi scientifici: dire brevemente come ogni teoria abbia risposto a questa domanda e dall' altra come si sia evoluto l' ambito di studi della psicoterapia: in breve dallo studio dell' individuo (freud, jung, adler etc.) all' allargarsi all' ambito infantile (a. freud, m. klein) allo studio delle dinamiche psicoanatitiche tra individui (psic. oggettuale, bion).

farei un breve paragrafo sulla storia della psicologia sperimentale utilizzando questi:

  1. 2.2 La nascita della psicologia scientifica
  2. 2.3 Il padre fondatore della psicologia
  3. 2.4 Franz Brentano
  4. 2.5 La psicologia della Gestalt
  5. 2.6 Diffusione in America
  6. 2.7 Le scuole russe
  7. 2.8 Freud e la psicoanalisi
  8. 2.9 Il predominio del comportamentismo

amplierei sottoforma di schema in ordine cronologico le tappe del XIX secolo che hanno portato alla nascita della psicologia sperimentale nel 1879

a me risulta che le leggi della gestalt siano sette

Hai portato a galla un contributo assai interessante: peccato che non ti sei firmata! Avrei voluto discutere con te delle cose che hai scritto! Ti andrebbe di scrivere "le tappe del XIX secolo che hanno portato alla nascita della psicologia sperimentale nel 1879"? A presto e firmati o iscriviti a wikipedia se non l'hai ancora fato!--Sergejpinka discutiamone 04:49, 14 ott 2007 (CEST)[rispondi]

Ancora su "La scientificità della psicologia"[modifica wikitesto]

Ovviamente è diverso anche l'oggetto di studio: poiché il comportamento è una variabile dipendente da numerosi quanto mutabili fattori (stimoli ambientali, memoria, intelligenza, patrimonio genetico, grado culturale, ecc.ecc.), i modelli matematici più idonei al suo studio sono risultati quelli probabilistici (e non deterministici), per questo motivo, in psicologia, nel campo delle ricerche, lo strumento d'indagine più proficuo è la statistica.

In base alla mia conoscenza sono pochissime le scienze che utilizzano solamente modelli deterministici (o forse nessuna?). Penso che anche le leggi fisiche si possano intendere al netto di un ε casuale che al di fuori di una situazione sperimentale comprende tutti i fattori di disturbo (qualcuno mi corregga se sbaglio).

Altra cosa: la statistica comprende modelli da utilizzare quando i fattori di spiegazione non sono numerosi!!!

Salve

 --Iskander (accetto critiche...) 00:58, 14 ott 2007 (CEST)[rispondi]

Faccio notare (da ignorante di psicologia ma esperto in almeno una disciplina scientifica) che la critica portata più spesso alla scientificità della psicologia è la sua refrattarietà a testare e, eventualmente, invalidare le proprie teorie tramite l'esperimento. Il tipico esempio è il fatto che non esista nessuna possibile osservazione o esperimento in grado di invalidare le teorie di Froid (o altri). Questo aspetto non viene invece neanche sfiorato. Tra l'altro un argomento così delicato e potenzialmente fonte di infinite ed accese discussioni ha l'apparenza di una mezza ricerca originale (non dico che lo sia, dico che ne ha l'apparenza). Magari qualche fonte in più di autori che hanno analizzato e sviscerato la questione (magari non solo di psicologi sostenitori della scientitficità della loro disciplina) sarebbe auspicabile. --J B 12:08, 15 ott 2007 (CEST)[rispondi]

Scusa l'appunto ma mi ha fatto ridere: si scrive Freud non Froid :-) . Di Freud lo sapevo, ma non ne avevo scritto. Ne ha parlato anche Popper. Hai fatto benissimo a farlo notare. Qaundo scrivi o altri a chi ti riferisci? Solitamente tutta la psicologia dinamica è non-scientifica, mentre non lo sono la prospettica comportamentista e il cognitivismo per esempio.--Sergejpinka discutiamone 13:39, 15 ott 2007 (CEST)[rispondi]
Non conosco la psicologia, non conosco gli psicologi e non conosco le varie discipline psicologiche. Parto banalmente dall'osservazione che se tu venissi qui da me in laboratorio e tu dichiarassi che la psicologia è una scienza il risultato più educato che otterresti sarebbe una grassa risata e un'occhiata di compassione. Dato che invece, per quel poco che ne so, se facessi la stessa affermazione in un circolo di psicologi otterrei reazioni ben diverse (magari un'occhiata annoiata per aver detto l'ovvio) ne deduco che esistano almeno due (ma probabilmente molte di più) visioni contrapposte che andrebbero segnalate nella voce (con tanto di referenze se fosse possibile). --J B 08:51, 16 ott 2007 (CEST)[rispondi]
Tutte le scienze umane come la psicologia, sociologia, pedagogia ecc. non possono essere considerate scienze nel senso stretto del termine, proprio perchè si basano su assunti difficilmente verificabili. Attenzione ho detto difficilmente non impossibile. Il fatto è che ci sono troppe variabili da considerare per poter ottenere risultati sicuri o comunque molto attendibili. Quindi non è nemmeno giusto dire che la psicologia non è una scienza...se poi invece parli della psicologia dinamica, di Freud e l'inconscio, sono temi ormai vecchi di decenni, che sono stati in parte superati e già ampiamente criticati (vedi Popper). Ma al giorno d'oggi esistono branche della psicologia molto più scientifiche e rigorose, come ad esempio il cognitivismo che usa un approccio statistico nello studio dei fenomeni psicologici. Comunque non c'è dubbio che la sezione sia migliorabile. Marko86 12:08, 16 ott 2007 (CEST)[rispondi]
Il fatto che siano temi vecchi e oramai superati e criticati non lo metto in dubbio. Però questo lo sai tu, lo sa Sergej e probabilmente dei wikipsicologi. Il lettore medio è, se tutto va bene, rimasto fermo ai primi del novecento e gli unici nomi a cui reagisce sono Freud e Jung (a questo giro sarò riuscito a scriverli come dio comanda?). Il mio consiglio resta quindi quello di spiegare ai poveri mortali queste cose senza darle per scontate. Se poi l'argomento fosse troppo complesso ci si può limitare ad una breve carrellata storica e creare una nuova voce a cui fare riferimento. --J B 12:50, 16 ott 2007 (CEST)[rispondi]
@J B, come ho già detto hai sollevato un punto importante (non sto facendo né dell'ironia, né del sarcasmo). Inoltre, l'ultima critica che hai posto: "Il lettore medio è, se tutto va bene, rimasto fermo ai primi del novecento e gli unici nomi a cui reagisce sono Freud e Jung (a questo giro sarò riuscito a scriverli come dio comanda?). Il mio consiglio resta quindi quello di spiegare ai poveri mortali queste cose senza darle per scontate" penso che sia una cosa da tener conto. C'è da sottolineare alcuni passaggi che per coloro che masticano di psicologia appaiono scontati, e (anche non volutamente, per carità) per questo hanno taciuto. Personalmente mi accordo del problema, perchè per molte voci di it.wiki sono scritte in maniera corretta (vedi voci di matematica, per esempio) ma dal punto di vista della "comprensibilità più ampia possibile" peccano davvero tanto; spesso ci sono teoremi con definizione, dimostrazione, campi di applicazione (pochissime volte), e nulla più. E la domanda che mi sono posto spesso e volentieri è stata: "...e allora? qual è la cosa di importante in questa voce?". Si il punto di vista dei "profani" è sicuramente da tener conto.
Al riguardo propongo di chiedere, (non so dove, forse al bar, ora non saprei) a coloro che non sanno di psicologia di dare un giudizio alla voce, 'sì da sapere se la voce è comprensibile oppure adotta un linguaggio completo si, ma di difficile comprensione o che abbia punti carenti.--Sergejpinka discutiamone 13:33, 26 ott 2007 (CEST)[rispondi]

Mia opinione personale da lettore (lo dico perché non mi si rinfacci di aver solo criticato senza far nulla). Aprire una voce "psicologia" e avere la pretesa che essa sia esaustiva e metta d'accordo tutti è un po' utopico. Sarebbe come aprire la voce "filosofia" e poi pretendere di elencare la innumerevoli forme filosofiche che si sono succedute e ramificate in 3000 anni di storia, o diciamo da Platone a Quine, dagli idealisti ai materialisti. L'unico elemento che accomuna le diverse "psicologie" è il fatto che si usa tutt'oggi - a sproposito - lo stesso termine per definire campi talmente diversi da non avere pressoché alcun elemento in comune, se non l'oggetto di studio cioè l'uomo o i processi mentali (che andrebbero a loro volta definiti: c'è chi per processo mentale intende il complesso di Edipo e chi l'attenzione sostenuta). Il lettore digiuno che affronti una simile voce, dopo un mese di lettura ininterrotta, si troverebbe a non aver capito nulla di cosa la psicologia sia. Nulla di più semplice, considerato che ci sono studenti di psicologia al quinto anno che ancora fanno fatica a capire cosa sia la psicologia. Ciò accade probabilmente perché non esiste alcuna "psicologia", ma tante psicologie diverse. Sono d'accordo invece con chi propone di "sezionare" le varie voci. Si potrebbe dare una definizione molto generale alla voce psicologia, e poi procedere a definire ed approfondire isolatamente i vari campi che si sono succeduti e sviluppati. Credo che questa formula avrebbe un rationale molto più efficace, anche in considerazione della varie controversie teoriche chi esistono (alcuni cognitivisti che ripudiano la psicoanalisi perché troppo fantasiosa, alcune correnti umaniste che accusano le neuroscienze di meccanicizzare impunemente l'uomo e non vogliono che la psicologia sia scientifica).

Saluti Andrea V.

Collegamenti esterni[modifica wikitesto]

Ho tolto la parte di collegamenti relativa all'Immigration Act del 1924: non mi è ben chiaro cosa abbia a che vedere con la voce... --Janus 11:42, 20 dic 2007 (CET)[rispondi]