Discussione:Leggi razziali naziste

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Leggi razziali naziste
Argomento di scuola secondaria di II grado
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Leggi razziali naziste: alcune considerazioni[modifica wikitesto]

"La voce" è poco più di uno stub, visto che dice pochissimo e va ampliata con fonti e considerazioni che riguardano tutte quelle leggi "restrittive" applicate a chi non era di razza ariana (in voce c'è solo un elenco, e per di più incompleto, di tali leggi). Quelle leggi inoltre avevano poco a che fare con lo Shoah (come supposto in voce), fino alla conferenza di Wannsee non c'era "nessun programma prefissato" della Shoah, si pensava di liberarsi degli ebrei (i più colpiti da quelle leggi razziali) ammassandoli in Madagascar (non è una storiellina, è "storia").
Che c'entrano poi con le leggi razziali naziste i disabili e gli omosessuali? Disabili ed omosessuali erano ariani e le leggi razziali come tali avevano ben poco a che fare con chi era ariano, si sta confondendo l'eugenetica e l'«igiene razziale» del programma T4 con le "leggi razziali" che invece riguardavano un filone ben preciso di persone che "abitavano" nel Reich, nei paesi occupati e nel Governatorato Generale: Ebrei e zingari in prima fila, a parte poi neri, slavi, polacchi e russi (alcune di questi considerati "subumani") che sperimentarono però solo in parte l'applicazione di quelle "leggi" (di cui dovrebbe parlare la voce). I disabili ariani inoltre non furono eliminati perchè esisteva una legge "ufficiale" ben precisa sulla loro eliminazione, i nazisti erano criminali ma non scemi, tutto fu fatto quanto "più silenziosamente" possibile (la cosa certa era che mantenere in vita i disabili, curandoli, rappresentava una spesa considerevole per il Reich, oltre che inutile visto che l'ideologia nazista non volendo "contaminare" la loro razza (ariana) adoperò un programma di "igiene razziale" (che nulla c'entrava con le leggi razziali di cui deve parlare la voce) eliminando fisicamente quelle che considerava "vite indegne di essere vissute"). I disabili (ariani) avevano parenti ariani (padri, madri, fratelli e sorelle, zii e nonni), figuriamoci, quindi, se i nazisti volevano pubblicità su quelle eliminazioni, vero è che affidati agli ospedali, quei disabili (ariani) morivano "regolarmente" di malattie "comuni" (inventate volta per volta dai medici nazisti) che servivano proprio a giustificare un "normale" decesso ai parenti (ariani). Lo stesso dicasi per gli omosessuali, non furono messi al bando per una particolare "legge razziale" nazista. I gay erano stati messi all'indice (in Germania) già molto prima dell' "era nazista". I nazisti completarono l'opera (ampliando il Paragrafo 175 del codice penale esistente) con tutte le conseguenze che conosciamo (dai campi di concentramento alla stessa eliminazione fisica dei gay). Per cui le leggi razziali di cui si parlerà in voce non c'entrano assolutamente con quanto capitò agli omosessuali. Correggo in voce gli errori più evidenti e mi prefiggo (se qualcuno non lo farà prima) di ampliare in seguito la voce.--Fcarbonara (msg) 22:48, 24 mag 2019 (CEST)[rispondi]

[@ Fcarbonara] Ciao, spero il ping non ti scocci, l'ho usato visto che è passato un po' da quando hai postato qua. Non sono sicuro di essere del tutto d'accordo con quanto hai esposto. Credo l'insieme delle leggi razziali riguardi la difesa della razza tedesca da tutto e tutti. Ovviamente ("ovviamente", spero non valga la pena scriverlo!, dal punto di vista del legislatore) da nemici esterni non ariani quali gli ebrei o gli zingari, ma anche da nemici interni, ariani sì ma considerati "inquinanti" alla razza suddetta. Basti pensare alla "legge sulla prevenzione delle malattie ereditarie" che imponeva, sottolineo imponeva, la sterilizzazione di tutti, sottolineo tutti, "gli individui affetti da oligofrenia congenita, schizofrenia, psicosi maniaco-depressiva, epilessia ereditaria, morbo di Huntington, sordità congenita, cecità, vistosa deformità fisica e forme gravi di alcolismo" (14 luglio 1933, peraltro al momento citata in voce) o la "legge per la tutela della salute ereditaria del popolo tedesco" "che prevedeva il divieto di contrarre matrimonio in caso di malattia ereditaria o mentale di uno dei futuri cogniugi" (18 ottobre 1935) [1]. Anche leggi che permettevano l'aborto eugenetico al sesto mese di gravidanza (1935), i "Tribunali per l'immunità da tare ereditarie" che giudicavano i casi di sterilizzazione ("Il giudice deve sempre tenere a mente le parole di Hitler secondo cui <<Il diritto alla libertà personale cede sempre il passo al dovere di tutelare la razza>>")[2] credo possano portare a considerare parte delle Leggi razziali (in senso ampio) il programma eugenetico nazista, e sono sono i primi esempi che ho trovato, anche senza considerare gli aspetti da te citati riguardo al programma T4. Non credo sia un caso che le pagine di Evans che ho citato siano all'inizio della parte intitolata "Verso l'utopia razziale". Credo possibile che "l'orecchio italofono" associ il termine Leggi razziali alla discriminazione verso gli ebrei, per comprensibili motivi storici, ma che tecnicamente queste che ho citato ad esempio, e altre che non ho citato, possano ricadere nel concetto Legge razziale, essendo a tutela della stessa, come ci ricorda la citazione di tale Dottor lang che ho qui riportato. Tutto ciò detto, e detto IMVHO, concordo che la voce è al momento decisamente "poco più di uno stub". Resto a disposizione,--Korvettenkapitän_Prien (sala radio) 17:35, 9 lug 2019 (CEST)[rispondi]
Caro Korvettenkapitän, non solo il ping non mi scoccia, ma mi fa anzi immenso piacere :). Se "rimani a disposizione" per migliorare la voce, il mio invito è: accomodati pure e buon lavoro! Attenzione però alle fonti. Il tema riguarda le leggi razziali naziste. Non sempre alcuni autori che hanno scritto su di esse riescono a fare completa chiarezza sul tema, e se posso darti un consiglio attenzione anche "a prendere come oro colato" le informazioni di altre wiki, ti assicuro che siamo più cavillosi e rompiballe noi del Progetto in lingua italiana (intendo questo). Una pubblicazione che fa una interessante e completa carrelleta di quelle leggi (che furono emanate in un "periodo" di tempo), è il saggio storico: La distruzione degli Ebrei d'Europa di Raul Hilberg, credo che conosci l'opera e non sarò io a dirti come è considerata dagli storici della Shoah. Libro (si fa per dire, l'opera completa è formata da due o tre volumi a seconda dell'edizione e siamo sulle 1500 pagine) che spiega ampiamente, anche con schemi "il ruolo" avuto anche dei mischling, su cui è sempre stata fatta una certa confusione (Hilberg è precisissimo). La cosa che ti consiglio quindi è quella di fidarti di una pubblicazione "storica" come fonte principale e di avere tutte le altre fonti subordinate a quella fonte "certa". Rimango a tua disposizione per ogni eventuale suggerimento, dubbio e affiancamento. Un caro saluto --Fcarbonara (msg) 18:15, 9 lug 2019 (CEST)[rispondi]
Sono, ammetto, consapevole di non avere sottomano fonti sufficienti ad espandere questa voce quanto la sua importanza meriterebbe, la mia libreria è orientata al periodo '39-'45 visto dal punto di vista bellico, e non stiamo parlando, semplificando quanto tu giustamente segnali, di argomento cui si possano "pescare da internet" le fonti. Tuttavia se - se - ci troviamo d'accordo sul fatto che una voce con questo titolo possa/debba occuparsi anche "del nemico interno" credo di poter aggiungere qualcosa. Se mi confermi che l'idea di dare al lettore informazioni in questa voce anche riguardanti quanto ho scritto qui, spero nei prossimi giorni di espandere un minimo, sottolineo un minimo, la voce. Saluti nel frattempo!--Korvettenkapitän_Prien (sala radio) 18:30, 9 lug 2019 (CEST)Testo in corsivo[rispondi]
Intanto inizia, poi possiamo sempre correggere o ampliare con fonti più autorevoli. Al limite dedica un paragrafo a quanto hai esposto precedentemente, mi spiego meglio: da una parte spieghiamo le leggi razziali come intese dagli storici del nazismo e poi descriviamo come quelle leggi hanno avuto un influenza più ampia includendo aspetti che p.e. riguardavano l"igiene razziale". Se vuoi ampliare la seconda parte ignorando la prima inizia pure, ricorda anche che nel fare le voci nessuno ci corre dietro....quindi calma e sangue freddo :) :) --Fcarbonara (msg) 18:49, 9 lug 2019 (CEST)[rispondi]
Ovviamente la volta che mi prendo un impegno poi arriva la vita reale! Ho espanso per il poco che potevo. Ora passo la palla: la voce al momento è decisamente un ingiusto rilievo verso "il fronte interno". Fai sapere qualsiasi cosa, --Korvettenkapitän_Prien (sala radio) 19:20, 13 lug 2019 (CEST)[rispondi]
  1. ^ Richard J. Evans, Il terzo reich al potere, Cles, Arnoldo Mondadori Editore, 2010, pp. 472 - 488.
  2. ^ Michael Burleigh, Il terzo reich, Bergamo, Rizzoli, 2003, pp. 402 - 406.