Discussione:Legge 23 ottobre 1859 n. 3702

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Riguardo alla provincia di Cuneo che sarebbe rimasta "perfettamente invariata" dal 1859, segnalo che la provincia di Cuneo ha perso i comuni di Briga e Tenda per cessione alla Francia dopo la seconda guerra mondiale... se mai si può dire che i suoi confini italiani sono rimasti invariati. Ho corretto la pagina, e ho anche aggiunto Como, che l'estensore si era dimenticata. Vb (msg) 11:48, 18 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Concordo (avevo già corretto il fatto nell'articolo sulla Provincia di Cuneo) anche se trovo poco significativo citare che di una provincia sono rimasti invariati i confini "italiani" (o la provincia è rimasta inalterata o non lo è!). Su questa provincia si sono talvolta presunte alcune inesattezze (si diceva che fosse la provincia più "antica" e la più "grande"). In realtà sembrerebbe che l'unica provincia invariata dal Decreto Rattazzi (e pertanto la più antica) sia quella di Sondrio mentre quanto a dimensione quella sia sempre stata quinta (dal 1859 al 1920, preceduta da Sassari, Cagliari e Torino che all'epoca comprendeva la Valle d'Aosta), quarta (dal 1920 al 1975) o tutt'al più terza (oggi, dopo Bolzano e Foggia). --Dch discutiamone 00:03, 19 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Non Toscana[modifica wikitesto]

Mi sono permesso di annullare l'inserimento della Toscana sulla base delle informazioni in mio possesso, che specificano che la successiva Legge Lanza del 1865 trovò tra i suoi principali motivi proprio quello di espandere alla Toscana la legislazione amministrativa sabauda, mentre nei precedenti 5 anni era stata mantenuta la legislazione asburgica perchè più avanzata, tanto che nel 1865 solo in quella regione si tennero le elezioni amministrative generali, mentre in tutte le altre si erano tenute nel 1860.
Ho letto la fonte contraria, ma mi permetto di notarne l'incongruenza, dato che prima in nota parla di estensione del decreto Rattazzi alle altre regioni elencandole tutte, ma poi nel corpo della voce sostiene che successivamente si procedette ad estenderla "a tutto il regno": ma perchè, se in nota si dice che il decreto era già stato esteso a tutte le regioni?
Naturalmente, dovessero giungere fonti più chiare ed esplice in materia (vedo con piacere che per il caso dell'Emilia c'è un chiaro wikilink al testo di espansione del dittatore Farini), sarebbero le benvenute.--95.236.132.229 (msg) 00:58, 8 ott 2014 (CEST)[rispondi]

Anche le tue fonti sarebbero benvenute, incluse quelle che affermano che la legislazione asburgica venne mantenuta in quanto piu' avanzata, per ora fanno fede le fonti riportate. Nella fonte presente tra l'altro si legge Il mese successivo [marzo 1861] nacque, dalla fusione delle marine di Sardegna, borbonica, toscana e pontificia, la Marina militare italiana, ossia il processo di integrazione andava avanti. Certamente sarebbe interessante sapere che il toscano Ricasoli rallento' l'estensione della sua Toscana alle leggi del nuovo regno, se cio' avvenne, e' difficile pensare ceh nessuno dell'opposione non abbia protestao, ci sara' qualch etarccia di cio'. Osservo che nel 1864 venne deciso lo spostamento della capitale a Firenze, che avrebbe ancora goduto di un regime differente legislativo?
La fonte (pag 58 in ALDO SANDULLI E GIULIO VESPERINI) riporta: Con due regi decreti dal tenore molto simile tra loro, adottati a distanza di meno di tre mesi l’uno dall’altro, tra l’ottobre del 1861 e il gennaio del 1862, furono soppressi, rispettivamente, la Luogotenenza generale delle Provincie Napolitane, il Governo delle Provincie Toscane (r.d. 9 ottobre 1861, n. 272) e Tra il 1859 e il 1861, poi, la legge sarda del 1859 sull’ordinamento comunale e provinciale (legge 23 ottobre 1859, n. 3702, nota come legge Rattazzi) venne estesa, con alcune modifiche, ai territori già annessi (13), mentre la successiva estensione a tutto il regno formò oggetto, prima, di un progetto di legge, presentato alla Camera il 22 dicembre del 1861, da Ricasoli (13) Il 27 dicembre 1859 per l’Emilia e la Romagna; il 24 e il 30 settembre 1860 per le Marche; il 22 settembre 1860 per l’Umbria; il 26 agosto 1860 per la Sicilia; il 31 dicembre 1859 e il 12 febbraio 1860 per la Toscana; il 2 gennaio 1861 per il Napoletano. Non vedo particolari contraddizioni di date.
Sulle elezioni in Toscana, secondo la nostra voce VII Legislatura del Regno di Sardegna, che non fa testo, ma contiene qualche riferimento da cui partire eventualmente per ricerche di apporfondimento, nel 1860 di voto' anche in Toscana.--Bramfab Discorriamo 09:46, 8 ott 2014 (CEST)[rispondi]
Ad ogni buon conto ho segnalato la discussione al progetto risorgimento qui per vedere se qualcuno abbia ulteriori informazioni o considerazioni.--Bramfab Discorriamo 09:54, 8 ott 2014 (CEST)[rispondi]
Forse il discorso è diverso: Il circondario di Massa, parte della provincia di Massa e Carrara, venne istituito nel 1859, in seguito ad un decreto dittatoriale di Carlo Farini che ridisegnava la suddivisione amministrativa dell'Emilia in previsione dell'annessione al Regno di Sardegna[1]. E questa è l'applicazione della 3702 a parte della attuale Toscana del dicembre 1859. --Bramfab Discorriamo 00:11, 13 ott 2014 (CEST)[rispondi]
"Nello specifico caso toscano, però, la transizione all’Italia unita è caratterizzata dalla permanenza di una sorta di vera e propria ‘specialità amministrativa’ a scala regionale – sul piano istituzionale e organizzativo dello Stato – che riguarda la diversa disciplina, rispetto al resto del regno, in merito al governo locale (comuni e province fino al 1865)". La fonte apporta è più che esauriente. Probabilmente l'altra fonte si riferiva solo alla Provincia di Massa, che effettivamente entrò nel Regno d'Italia come parte dell'Emilia, ma oggi è notoriamente in Toscana.--79.6.161.75 (msg) 01:36, 13 ott 2014 (CEST)[rispondi]
Ma nell'articolo neppure specifica esattamente in cosa consistette questa specialità amministrativa: si parla di "una sorta di ...", la fonte non e' esauriente e il tutto ricade nel discorso su come avvenne l'unione che date le diverse scadenze dei plebisciti e procedure varie annesse non fu certamente simultanea lungo tutta al penisola e in funzione anche delle maggiori o minore differenze amministrative e attività dei cosiddetti dittatori e Governatori. Anche parlare di Toscana non e' accurato si trattava del solo ex Granducato di Toscana ovvero il "Regio Governo della Toscana" vedi Atti Governo Toscana, forme transitorie di governo in attesa dell'unione definitiva, non peculiari solamente della toscana, ma come si e' visto anche in Emilia, Lombardia come Regio governo di Lombardia vedi] , ecc. Citare solamente la Toscana e' dare un rilievo improprio a un localismo, quando questi, in diversa ragione e struttura furono molti. Poco noti e scarsamente raccontati sia per un interesse più' limitato a peculiarità politiche-amministrative che sul concreto impatto storico generale (siamo più sul dito che sulla Luna) e passati in secondo piano causa gli altri eventi coevi più rilevanti: Spedizione dei mille, proclamazione unita' d'Italia e questione romana. Wikipedia ha lo spazio anche per trattare di ciò, ma in modo completo, non per esaltare erronei localismi come eccezionalità, ma per raccontare come l e cose si volsero.
La legge Rattazzi era legge nello stato sardo, espansa a tutto il regno coll'unione; come accade anche oggi in Italia senza i successivi decreti attuativi la legge rimane sulla carta, situazione che fu infine omogenizzata nel regno nel 1865. Si tratta di descrivere questo svolgersi con metodo di fonti e riferimenti di date, persone e leggi.--Bramfab Discorriamo 11:28, 13 ott 2014 (CEST)[rispondi]

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