Discussione:Carlo Campanini

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Salve Marco, l'esposizione da me fatta è dettata personalmente dallo stesso Campanini, che ha rilasciato l'intervista al giornalista Renzo Allegri, il quale lo ha riportato nel suo libro i miracoli di Padre e Pio con un paragrafo dal titolo (un comico sbandato pag 214 a 219), quindi è una volonta soggettiva che non ha bisogno di nessuna prova. Penso che non si possa impedire ad una persona di dire ed esprimere quello che ha visto, e credo sia giusto riportare le sue dichiarazioni e farle conoscere. Saluti--Gaetanolamparelli1957 11:13, 3 set 2007 (CEST)[rispondi]


La conversione - Incontro con Padre e Pio[modifica wikitesto]

Non fu una conversione improvvisa, provocata da una folgorazione.Fu lenta poichè Campanini pur avendo incontrato la verità, stentava ad abbracciarla perchè non voleva cambiare vita.

Ma padre e Pio fu paziente, arrivò il giorno in cui l'attore si decise e da quel momento divenne un apostolo del santo, tanto da decidere prima di morire, di voler essere sepolto nel cimitero di San Giovanni Rotondo

La prima volta che si recò da Padre e Pio nel 1939 (essendo in quell'anno con la ompagnia a Bari, vi andò per motivi di interesse (pensava che fosse un grande mago e sperava di ottenere da lui vantaggi economici)si fece accompagnare da Mario Amendola sceneggiatore e regista dell'epoca.

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