Discussione:Arcidiocesi di Atene

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Cronotassi vescovi greci[modifica wikitesto]

Avevo intenzione di aggiornare qs cronotassi, in base alle due fonti da me aggiunte (tra cui il sito ufficiale dell'odierna arcidiocesi greca di Atene, dove ci sono molti più vescovi rispetto all'attuale cronotassi). Mi domando però se la cosa è utile e opportuna, visto che ci troviamo all'interno di una voce relativa alla diocesi di rito latino; forse sarebbe da togliere anche la crono esistente (che è cmq incompleta). --Croberto68 (msg) 09:05, 22 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Se non si eliminano qui i vescovi greci, bisogna allora uniformare e aggiungerli anche in altre voci, come arcidiocesi di Smirne --Jerus82 (msg) 08:21, 17 ott 2015 (CEST)[rispondi]
Ribadisco quanto detto anni fa e dunque l'opportuità di togliere da qs voce la lista dei vescovi greci di Atene e (semmai) creare una voce simile a en:List of archbishops of Athens o el:Κατάλογος Επισκόπων, Μητροπολιτών και Αρχιεπισκόπων Αθηνών.--Croberto68 (msg) 09:39, 30 lug 2020 (CEST)[rispondi]
D'accordo con Croberto68.--AVEMVNDI 13:14, 3 ago 2020 (CEST)[rispondi]
Ho creato la voce Vescovi, metropoliti e arcivescovi di Atene, ed ho perciò eliminato i vescovi greci dalla nostra voce.--Croberto68 (msg) 13:59, 20 gen 2021 (CET)[rispondi]
La cronotassi così ridotta però non corrisponde più con la sezione storia che si inizia dicendo: «La diocesi di Atene ha origini antichissime. Prima del Grande Scisma del 1054 era una sede suffraganea dell'arcidiocesi di Corinto, elevata al rango di sede metropolitana nel IX secolo». Bisogna quindi recuperare i vescovi precedenti al periodo latino. --AVEMVNDI 02:54, 21 mag 2021 (CEST)[rispondi]
Bisogna allora decidere cosa fare di tutte le diocesi nate in epoca romano/bizantina nei patriarcati orientali e che 1) esistono ancora oggi nei due riti e nelle due obbedienze (per es. Atene e Smirne); 2) che esistono ancora oggi come chiese ortodosse e come sedi titolari latine; 3) che non esistono più oggi e che sono sedi titolari latine, greche, copte, giacobite, bulgare, serbe, ecc. ecc. (ma limitiamoci per ora a quelle latine).
Riguardo in particolare a Atene, la voce riguarda la diocesi di rrito latino sorta con le crociate e che, assieme a Smirne, (se non sbaglio) sono le uniche sopravvissute oggi. Accennare al fatto che Atene è sede di un'antichissima diocesi di epoca apostolica è un fatto storico, degno di essere menzionato; ma l'arcidiocesi di cui si parla e che è l'oggetto della voce nasce nel XIII secolo, e viene restaurata nel 1875. Così la penso.--Croberto68 (msg) 08:27, 21 mag 2021 (CEST)[rispondi]
P.S. Aggiungo che se fanno problema i primi due paragrafi della sezione storica, basta toglierli. Se invece il problema è un altro, bisogna discuterne. Faccio presente che, oltre a Atene e Smirne, c'è anche il Patriarcato di Gerusalemme dei Latini, che storicamente ha vissuto una situazione molti simile, se non identica, a Atene e a Smirne (sede crociata/sede titolare/sede restaurata): lì c'è solo un accenno velato alla sede antica e non mi sembra faccia problema l'assenza della cronotassi dei patriarchi del primo millennio.--Croberto68 (msg) 08:38, 21 mag 2021 (CEST)[rispondi]
Giusto inquadrare il problema in un contesto più generale. La cronotassi è stato in origine un elenco di predecessori, come sai perché a un certo punto le diocesi rivaleggiavano per l'antichità della sede e intendevano esibire i propri predecessori. Quindi la questione potrebbe anche essere formulata così: chi sono i predecessori dell'arcivescovo di Atene?
Qui forse abbiamo sbagliato a vedere il cambio di rito come una cesura, perché (tra il resto) è ovvio che San Dionisio non celebrasse la divina liturgia di San Giovanni Crisostomo e nemmeno quella di San Basilio Magno.
Se quindi esistono due sedi di due riti, perché fare figli e figliastri? Io manterrei i vescovi antichi (in questo caso pre-1054) in tutt'e due le voci, senza porci il problema se sia meglio elencarli in una o nell'altra. Almeno così farei per questa voce. Per il patriarcato latino di Gerusalemme invece mi sembra che le cose vadano bene così. Il patriarcato antico è ora (con)diviso tra diversi patriarcati. --AVEMVNDI 15:12, 21 mag 2021 (CEST)[rispondi]

Spostamento ad Arcidiocesi di Atene[modifica wikitesto]

Visto che arcidiocesi di Atene è un redirect che punta qui e che non esistono altre voci con nomi simili, propongo di rispostare la voce ad arcidiocesi di Atene.--82.112.192.187 (msg) 18:49, 4 ott 2016 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Arcidiocesi di Atene. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 13:47, 7 feb 2018 (CET)[rispondi]

Arcidiocesi metropolitana?[modifica wikitesto]

A seguito di questa discussione, ho iniziato a cercare, invano, informazioni riguardo ad eventuali privilegi legati alla consegna del pallio all'attuale arcivescovo Sevastianos Rossolatos. Durante la ricerca, però, ho scoperto che l'arcidiocesi di Atene è stata sede metropolitana, fatto non menzionato nella voce. Sugli Acta Sanctae Sedis, infatti, ho trovato l'atto di nomina del primo arcivescovo, mons. Giovanni Marangò, cui viene affidata l'Ecclesiam Metropolitanam Atheniensem (ASS 8, p. 629); la stessa cosa accade per il successore Giuseppe Zaffino (ASS 25, p. 26). Logicamente viene loro consegnato il pallio (cfr. ASS 8, p. 629 e ASS 25 p. 28).
Al momento della nomina degli arcivescovi Gaetano de Angelis ([1]) ed Antonio Delenda ([2]) la sede è ancora metropolitana.
A partire dalla nomina di mons. Louis Petit viene omessa la dicitura "metropolitana" (AAS 4, p. 699), ma non ho trovato né data né documento con cui l'arcidiocesi diventa immediatamente soggetta alla Santa Sede. A mons. Petit viene consegnato ugualmente il pallio (AAS 4, p. 703), così come a tutti i successori:

--Almàr23 (msg) 22:10, 22 mag 2020 (CEST)[rispondi]

Interessante perché il breve Apostolatus officio e nemmeno il breve Quae catholico menzionano Atene quale sede metropolitana. È vero che con il primo breve non si erige nessuna sede, ma solo si impone la residenza, cioè si trasforma la sede da titolare a residenziale, quindi potrebbe dedursi che era immutata la natura metropolitica già esistente.
Secondo il Calendario Atlante de Agostini dal 1952 la sede è sempre stata immediatamente soggetta. --AVEMVNDI 10:10, 24 mag 2020 (CEST)[rispondi]
Stando al libretto della Celebrazione dei Santi Pietro e Paolo 2022, al nuovo arcivescovo Theodoros Kontidis non sarà consegnato il pallio. --Almàr23 (msg) 15:06, 27 giu 2022 (CEST)[rispondi]
Una cosa interessante. Secondo gli annuari pontifici online (l'ultimo online è del 1919), Atene è indicata come sede arcivescovile immediatamente soggetta alla S.Sede, ma è anche menzionata come sede metropolitana (residenziale) con suffraganee (titolari). Vedasi per es. AP 1902 e AP 1919.--Croberto68 (msg) 15:20, 27 giu 2022 (CEST)[rispondi]

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