Contesa del Tripode

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Apollo ed Eracle lottano per il tripode di Delfi, ceramica a figure nere attica, hydria del 520 a.C. circa

La contesa del tripode è un episodio della mitologia greca che vede protagonisti Eracle e Apollo, che si contendono il tripode dell'oracolo di Delfi.

Il mito[modifica | modifica wikitesto]

Dopo le dodici fatiche, Eracle si cimentò in altre imprese. Tra queste, in preda alla follia e alla malattia, si recò presso il Santuario di Apollo a Delfi, dove c'era il famoso oracolo, e, vistosi rifiutare il responso da parte della Pizia, cercò di impossessarsi del tripode, emblema del santuario e oggetto rituale sopra il quale la sacerdotessa dava i responsi del dio. Ne nacque una contesa con Apollo, nella quale risultò vincitore il dio, cosicché il tripode rimase nel santuario di Delfi.[1] Tale racconto mitico potrebbe aver tratto ispirazione dal tentativo di ingerenza dei popoli che nel VII secolo a.C. volevano estendere la loro influenza sul santuario.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Braccesi, pag. 32.
  2. ^ Braccesi, pag. 33.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Lorenzo Braccesi, Hesperìa: studi sulla Grecità di Occidente. 4, L'Erma di Bretschneider, 1994, ISBN 88-7062-869-8.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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