Cindy Castellano

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Cindy Castellano
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Sci alpino paralimpico
Specialità Discesa libera, slalom speciale, slalom gigante, combinata, supergigante
Categoria 3A
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Paralimpiadi invernali 2 0 0

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Cindy Castellano (...) è un'ex sciatrice alpina statunitense paralimpica, vincitrice di due medaglie d'oro nello sci alpino alle Paralimpiadi invernali del 1980.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver partecipato alle prime Paralimpiadi invernali nel 1976 con un unico atleta, Bill Hovanic (sciatore che aveva perso la gamba destra nella guerra del Vietnam[1]), non vincendo alcun medaglia,[2] quattro anni dopo, in Norvegia, con una squadra più numerosa, il Team USA ha vinto un totale di sei medaglie: 4 ori, un argento e un bronzo[3].

Castellano è stata la vincitrice di due medaglie due d'oro durante le Paralimpiadi invernali del 1980 tenutesi a Geilo[4]: nello slalom speciale e nello slalom gigante, dove ha superato la collega di squadra e medaglia d'argento Kathy Poohachof.

Le sue medaglie sono in mostra al Museo Olimpico e Paralimpico degli Stati Uniti[1] (inaugurato il 30 luglio 2020 a Colorado Springs), accompagnate da una sua poesia autografata[2].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Paralimpiadi[modifica | modifica wikitesto]

  • 2 medaglie:
    • 2 ori (slalom gigante 3A e slalom speciale 3A a Geilo 1980)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Good As Gold, su Living With Amplitude, 1º settembre 2020. URL consultato il 3 settembre 2022.
  2. ^ a b (EN) Cindy Castellano was Team USA’s first female Paralympic Winter Games champion, su USOPM. URL consultato il 3 settembre 2022.
  3. ^ (EN) Results Archive Geilo 1980, su Paralympic. URL consultato il 3 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2021).
  4. ^ (EN) Cindy Castellano, su Paralympic. URL consultato il 19 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2021).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]