Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Pistoia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chiesa di Santa Maria degli Angeli
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàPistoia
IndirizzoVia dei Cancellieri, 43
Coordinate43°56′02.2″N 10°54′44.5″E / 43.933944°N 10.912361°E43.933944; 10.912361
Religionecattolica
TitolareMaria, madre di Gesù
Diocesi Pistoia
ArchitettoGiovan Battista Foggini

La chiesa di Santa Maria degli Angeli si trova a Pistoia.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'interno
Affresco e stucchi di Alessandro Gherardini

Era la chiesa del convento delle monache Benedettine dette da Sala, dal nome del luogo fuori porta Lucchese da cui provenivano e dove si erano stabilite dalla metà del Trecento. Le monache fecero ristrutturare gli ambienti del convento a partire dal 1604. La chiesa edificata tra il 1583/84 su disegno di Leonardo Marcacci, dava segni di cedimenti strutturali e quindi ne fu decisa la ricostruita, avvenuta tra il 1709 e il 1718 su interessamento del Gran Principe Ferdinando dei Medici e della moglie Violante Beatrice di Baviera. L'interno decorato riccamente di stucchi bianchi e oro e affreschi eseguiti inizialmente dal bolognese Domenico Maria Viani, ma per la di lui morte affidati a Alessandro Gherardini per la parte pittorica e Giovan Battista Ciceri e Giuseppe Broccetti per quella plastica, su disegno dell'architetto granducale Giovan Battista Foggini. L'interno anche se mancante di molti arredi, è uno dei più interessanti esempi di decorazione tardo barocca organicamente concepito. La facciata fu terminata tra il 1726/27.

Per l'altar maggiore già realizzato nel 1684, era stata seseguita una tela opera di Pier Dandini, raffigurante l'Annuciazione sostituita da un'altra di uguale soggetto da Benedetto Luti, ealizzata a Roma tra il 1710 e 1712, mentre sulle pareti Anton Domenico Gabbiani eseguì nel 1719 la Presentazione al tempio, e Jacopo del Po il Riposo durante la fuga in Egitto 1675/76, oggi conservati nel Museo civico. Sui due altari laterali vi erano, un Crocifisso in cartapesta, opera di Pietro Tacca e la Natività di Maria di Alessandro Gherardini 1712.Dopo la soppressione del 1867 molte opere andarono vendute, e in parte ricomprate dalle monache, come le due statue marmore di S.Benedetto e S.Scolastica, del carrarese Andrea Vaccà. Mentre l'altare maggiore in marmi policromi opera di Alessandro Bergamini, fini a Lavasina in Corsica. Dal 1889 dopo opportune modifiche, le monache da Sala risiedono vicino al loro vecchio monastero nell'ex Palazzo Tolomei che in precedenza era il monastero di San Michele, risalente al secolo XIV.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]