Chiesa della Panaghia

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Chiesa della Panaghia
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCorigliano-Rossano
IndirizzoVia S. Giovanni di Dio, 5, 87067 Rossano, Corigliano-Rossano (CS)
Coordinate39°34′30.52″N 16°38′11.49″E / 39.575144°N 16.636524°E39.575144; 16.636524
ReligioneCattolica
Stile architettonicoBizantino

La chiesa della Panaghia è un edificio religioso di epoca bizantina risalente all'XI secolo situato nel centro storico di Rossano.

Etimologia del termine Panaghia[modifica | modifica wikitesto]

Il termine Panaghia deriva dal greco pan- (tutto) e ághios (santo); quindi, propriamente, significa "tutta santa", dal momento che è riferito alla Madonna.

Descrizione dell'edificio[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa, di dimensioni davvero piccole, presenta una navata unica rettangolare coperta da capriate lignee, è coronata da un'abside semicircolare con semicatino superiore ed è dotata di una bifora. L'interno è illuminato da monofore che si aprono nelle pareti laterali.[1]

Sul lato sinistro dell'aula vi è una piccola cappella absidata pavimentata in cotto e con un solaio in legno. La copertura è a capanna in corrispondenza dell'aula, mentre ad una falda in corrispondenza della cappella.

All'interno della chiesa sono visibili due frammenti di affreschi[1] di due fasi pittoriche differenti: uno più antico che raffigura san Basilio e un altro che ritrae San Giovanni Crisostomo.[2] L'affresco raffigurante S.Giovanni Crisostmo si trova all'estremità destra della parte inferiore dell'abside, delimitato da un rettangolo di colore bruno. Il volto del santo presenta una barba corta a punta, è adornato da una grande aureola dorata circondata da una corona di perle. Gli occhi sono spalancati e rivolti verso chi guarda, invitano a leggere il testo del rotolo che le mani del santo stanno svolgendo. Sul rotolo scritto in greco si legge:« Nessuno di coloro che sono schiavi dei desideri e delle voglie della carne è degno»[2].

L'affresco di S. Basilio è molto più danneggiato si distingue però il volto del santo con aureola.[2]

Falla Castelfranchi ha datato questi affreschi fine XIII-XIV secolo[3], mentre Di Dario Guida li considera appartenenti al XIV secolo.[4]

La chiesa più volte restaurata nel corso del XIX secolo è rivolta ad est, secondo le modalità dell'arte costruttiva orientale[qual è questa arte costruttiva orientale]. All'esterno presenta pareti dalla linea sobria che vanno a contrastare in modo piacevole la decorazione a spina di pesce dell'abside.

Nella chiesa si conserva inoltre una tela del Cinquecento.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Associazione "Amici di Rossano" (a cura di), Rossano.
  2. ^ a b c Arte Sacra Rossano, su artesacrarossano.it.
  3. ^ Falla Castelfranchi, Calabria Bizantina. Testimonianza d'arte e struttura di territorio, Soveria Mannelli, 1991, pp. 21-26.
  4. ^ Di Dario Guida M.P., Cultura Artistica della Calabria Medievale. Contributi e i primi orientamenti, Cava dei Tirreni, 1978, p. 89.

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