Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo (Pavia)

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Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo
Facciata principale della Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo di Pavia
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàPavia
IndirizzoVia Luigi Porta, 0(P)
Coordinate45°10′59″N 9°09′30″E / 45.183056°N 9.158333°E45.183056; 9.158333
ReligioneCattolica
TitolareGiacomo il Minore e Filippo
DiocesiPavia
ConsacrazioneXIII sec.
Stile architettonicoBarocco
CompletamentoXVII sec.

La Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo è un ex edificio di culto cattolico della città di Pavia, in Lombardia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa dei Santi Giacomo e Filippo è un edificio religioso di Pavia sito in Via Luigi Porta. Già esistente nel 1232 come parrocchia. Nel 1565 venne soppressa la chiesa parrocchiale di San Colombano maggiore[1] che venne unita assieme al suo xenodochio con i diritti ed i redditi alla parrocchia dei Santi Giacomo e Filippo. Rimase parrocchia fino alla soppressione del 1610. La chiesa, affidata ai Chierici Regolari di San Siro nel 1619, fu ricostruita secondo i dettami del concilio di Trento nel 1626 su progetto di Francesco Maria Richino[2]. Nel 1680 quando passò ai Missionari Lazzaristi di San Vincenzo, per poi - tra il 1887 ed il 1928 - essere retta dai padri Stimmatini. L'edificio è ora parte del CAR College di Pavia[3] ed è destinato ad auditorium[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'interno
Dettaglio dell'interno

La facciata, molto mossa, presenta un piacevole gioco cromatico tra il giallo dell’intonaco e il cotto delle cornici e delle profilature. Divisa orizzontalmente da due fasce marcapiano, la fronte è arricchita da colonne con capitelli di stile corinzio e nicchie, e si conclude con un timpano dotato di un marmoreo cartiglio inserito in una cornice in cotto. Internamente la Chiesa presenta, secondo i dettami del concilio di Trento, una grande aula unica, riccamente decorata da stucchi e marmi, pulpiti scolpiti, mentre gli altari laterali sono arricchiti da cappelle dotate di colonne tortili, timpani spezzati e sormontati da statue, e ornate con fasce a stucco formate da pendoni di fiori e frutti ben rilevati. La chiesa conserva un notevole numero di pitture barocche, come la pala d’altare, nella quale è raffigurata l’Assunzione della Vergine, di Giovanni Stefano Danedi, autore anche della pala con l’Adorazione dei Magi, a sinistra dell’altare. La tela a destra, con l’Adorazione de Magi, è di Pietro Micheli, a cui dobbiamo anche opere poste sempre nelle cappelle laterali.

Nella controfacciata è stata collocata una lunetta quattrocentesca, proveniente dalla demolita chiesa di Sant’Innocenzo, rappresentante la Vergine della Misericordia che accoglie sotto il suo manto i disciplini della confraternita di Santa Maria, forse opera di Agostino da Vaprio[5][6][7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiesa di San Colombano maggiore
  2. ^ RICHINO, Francesco Maria, su treccani.it.
  3. ^ CAR College, su eucentre.it.
  4. ^ Auditorium, su eucentre.it.
  5. ^ Pavia e dintorni, Pavia, chiese aperte al Culto entro le vecchie Mura: San Giacomo e Filippo, su paviaedintorni.it. URL consultato il 9 maggio 2019.
  6. ^ Chiesa dei SS. Giacomo e Filippo - complesso, Via Luigi Porta, 0(P) - Pavia (PV) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2019.
  7. ^ Santi Giacomo e Filippo, su pavialcentro. URL consultato il 9 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Susanna Zatti, L'architettura a Pavia dal XVII al XVIII secolo, in Banca Regionale Europea (a cura di), Storia di Pavia. L'età spagnola e austriaca, IV (Tomo II), Milano, Industrie Grafiche P.M., 1995.

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