Cavillaca

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Cavillaca, o Cavillace, fu una dea vergine Inca.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Non si conosce l'origine della dea. Era la più bella e gli altri Apu la lodavano ma lei non concedeva le sue grazie a nessuno e abitava con i popolani, estasiata da tutto il bello della natura. Un giorno mangiò un frutto di lucuma che conteneva lo sperma di Coniraya, dio della fertilità istantanea e della luna. Ben presto diede alla luce un figlio.[1]

Confusa, si chiese chi le avesse dato questo figlio. Coniraya si fece avanti. Egli era un dio con le sembianze di un mendicante, e Cavillaca ne fu disgustata, soprattutto perché si era fatto avanti poco dopo il parto.

Una leggenda alternativa vuole che Cavilaca abbia chiesto a tutti gli dei chi fosse il padre del bambino. Non avendo ottenuto risposta, mise il figlio per terra e il piccolo si diresse verso Coniraya, abbigliato come un mendicante. Cavillaca, vergognandosi per l'aspetto del padre, fuggì via insieme con il figlio.[1] Coniraya nell'inseguimento chiede a vari animali dove si nasconde Cavillaca e in base a come questi rispondono, che sia la verità o il falso per non contrariare il potente Apu, gli affida un carattere.

Cavilaca si gettò in mare con il figlio ed entrambi si tramutarono in rocce; sono le rocce tipiche davanti alla costa peruviana di Pachacamac.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Encyclopedia Mythica

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Anthony E. Smart, "Cavillaca" sulla Encyclopedia Mythica