Capitello di Sant'Antonio Abate

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Capitello di Sant'Antonio Abate
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàFossalta (Trebaseleghe)
Religionecattolica di rito romano
TitolareSant'Antonio Abate
Stile architettonicoArchitettura Neoclassica
Inizio costruzioneXV-XVI secolo

Il capitello di Sant'Antonio Abate è un luogo di culto di Fossalta, situato in via Bigolo, lungo la strada che da Fossalta conduce a Trebaseleghe.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Si presume sia la più antica costruzione religiosa presente non solo a Fossalta, ma in tutto il territorio comunale. Lo storico C. Agnoletti in Treviso e le sue pievi ricorda questo Capitello scrivendo che vi si celebrava già prima del Concilio di Trento. Se teniamo poi conto del fatto che nella pala dell'altare è raffigurato San Rocco, si può ragionevolmente far risalire quest'opera al '400. Notizie del suo restauro si hanno nel 1855, anno in cui Giacomo Candian fabbricò l'atrio ben adattandolo alla precedente costruzione così da ottenere un tempietto dalla struttura sobria e armoniosa ispirata ai canoni dell'arte neoclassica.[1]

Un episodio curioso avvenne nella seconda metà del 1900: passando di notte vicino al Capitello si sentivano provenire dei sospiri e degli strani lamenti. L'ora notturna e la vicinanza del cimitero resero più preoccupante quel fenomeno. Non era allucinazione di un singolo poiché diverse persone andarono a sincerarsi. Allora il parroco don Amelio Pellizzari, anche per evitare che si diffondessero credenze superstiziose sulle anime dei defunti, decise di chiarire la cosa mandando dei muratori a fare un sopralluogo: essi verificarono che nel campanile avevano trovato ospitalità due barbagianni he avevano nidificato e così, con buona pace di chi si era lasciato impressionare, il "mistero" fu risolto.[1]

Restauri[modifica | modifica wikitesto]

Nella seconda metà del 1900 il Capitello soffrì di abbandono. Importanti lavori di restauro della facciata furono eseguiti nel 1995 con l'intervento della sovrintendenza alle Belle Arti e con il risultato di portare alla luce degli affreschi che anticamente ornavano la facciata. Attualmente però il tempo ha fatto il suo corso, riportando l'antico capitello a uno stato di degrado avanzato.

Affreschi[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto posto sull'altare, un trittico ad affresco con la rappresentazione di sant'Antonio Abate al centro, san Rocco a destra e san Giacomo Maggiore a sinistra, denuncia un grave stato di alterazione della primitiva superficie pittorica dovuta anche a maldestre ridipinture realizzate a secco.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b A. Fortuni, Annotazioni storiche sulla parrocchiadi Fossalta (PD), Bertato, p. 43.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Fortuni, Annotazioni storiche sulla parrocchiadi Fossalta (PD), Villa del Conte, Edizioni Bertato, 2004.
  • Alberto Fortuni, Capitelli e tradizioni popolari nel territorio di Fossalta, Villa del Conte, Edizioni Bertato, 1999.