Bozza:Progetto Innocenti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Progetto Innocenti
TipoONG
Fondazione2003
FondatoreAvv. Baldassarre Lauria
[www.progettoinnocenti.it Sito web]

Progetto Innocenti è un'organizzazione non governativa senza scopo di lucro (ONG) fondata in Italia nel 2010 dall'Avv. Lauria Baldassarre e Pardo Cellini.[1] [2][3]L'impegno del Progetto è quello di liberare le persone dalla condanna INGIUSTA, evitare che si possa formare un errore giudiziario, studiare i fattori che generano l’errore giudiziario e proporre soluzioni affinché venga eliminato o limitato più possibile.[4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Progetto Innocenti
File:Blu-150x150.png
TipoONG
Fondazione2010
FondatoreAvv. Baldassarre Lauria
ScopoValorizzare un sistema che condanna il colpevole e non un colpevole, garantire i diritti umani e promuovere la sensibilizzazione verso la civiltà giuridica , nella prospettiva della limitazione delle conseguenze dell'errore giudiziario.
[progettoinnocenti.it Sito web]



Attività[modifica | modifica wikitesto]

Progetto Innocenti si concentra su tre aree principali:

  • Liberare persone ingiustamente condannate: L'organizzazione lavora per la revisione di casi in cui vi è una chiara evidenza di un errore giudiziario, impegnandosi per l'assoluzione di chi è stato ingiustamente accusato.
  • Prevenire i futuri errori giudiziari: Attraverso la ricerca e l'analisi di casi passati, Progetto Innocenti si impegna ad identificare i fattori che contribuiscono all'errore giudiziario e cerca di proporre soluzioni per prevenirli.[5]
  • Promuovere una cultura della giustizia: obbiettivo dell'organizzazione è sensibilizzare il pubblico sull'importanza di un sistema giudiziario giusto ed equo.

Impegno internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Progetto Innocenti è attivo anche a livello internazionale, collaborando con organizzazioni simili in altri paesi e partecipando a forum internazionali sui diritti umani.[6] [7]L'organizzazione è impegnata nella lotta contro la pena di morte e per la tutela dei diritti dei migranti.


Alcuni successi ottenuti[modifica | modifica wikitesto]

Strage di Alcamo Marina[modifica | modifica wikitesto]

Il 13 febbraio del 2012, grazie all’opera di sensibilizzazione di Progetto Innocenti, e all’impegno dello staff tecnico-scientifico organizzato per il caso, la Corte di Appello di Reggio Calabria ha assolto  di Giuseppe Gulotta, detenuto da oltre 22 anni. Gulotta era stato condannato perché ritenuto responsabile della strage di Alcamo il 26/27 gennaio del 1976, grazie alla sua confessione estorta dai carabinieri di Alcamo con la tortura. Anche i suoi presunti complici, Ferrantelli Vincenzo, Santangelo Gaetano e Giovanni Mandalà vennero successivamente assolti dopo numerosi anni di carcere. [8] [1]


Finanziamenti[modifica | modifica wikitesto]

Progetto Innocenti opera grazie al sostegno di donazioni da parte di privati cittadini e fondazioni. L'organizzazione rifiuta contributi pubblici per garantire la sua indipendenza e autonomia. [9]

  1. ^ Chi siamo progetto innocenti, su progettoinnocenti.it.
  2. ^ Valentino Maimone, Lauria: "Tre proposte concrete sugli errori giudiziari", su Errori giudiziari, 19 marzo 2018. URL consultato il 12 aprile 2024.
  3. ^ Chi Siamo, su Progetto InnocentI. URL consultato il 12 aprile 2024.
  4. ^ estratto giustiziacaffe.it https://giustiziacaffe.it/le-battaglie-di-progetto-innocenti-per-la-riforma-delle-sentenze-di-condanna/
  5. ^ Valentino Maimone, Pardo Cellini: "Meno errori se si migliora la revisione", su Errori giudiziari, 21 aprile 2018. URL consultato il 12 aprile 2024.
  6. ^ redazione, Le battaglie di "Progetto Innocenti" per la riforma delle sentenze di condanna, su Giustizia Caffè, 24 maggio 2019. URL consultato il 12 aprile 2024.
  7. ^ Redazione, La Sierra Leone abolisce la pena di morte, la soddisfazione della ong Nessuno Tocchi Caino, su Progetto InnocentI, 1º agosto 2021. URL consultato il 12 aprile 2024.
  8. ^ Strage di Alcamo Marina, su it.wikipedia.org.
    «L'avvocato Baldassarre Lauria dell'associazione "Progetto Innocenti" si è occupato di far riaprire il processo Gulotta[21]. La prima revisione del processo è iniziata dal gennaio 2011 dinanzi alla Corte di Assise di Reggio Calabria. Un pentito di mafia, Vincenzo Calcara, ha parlato nel corso del processo di Reggio di un ruolo della mafia nella strage, collegandola alla Organizzazione Gladio[22], la struttura militare segreta che nel trapanese già dagli anni Settanta aveva proprie basi. Da quanto è emerso quei militari potrebbero essere stati uccisi per avere fermato un furgone carico di armi destinate proprio a «Gladio»[1]. L'avvocato di due imputati ha dichiarato che «le nuove emersioni processuali dimostrano un legame tra la strage di Alcamo Marina e i sequestri di Nicola Campisi e Luigi Corleo [suocero dell'esattore Nino Salvo], avvenuti nel luglio del 1975»[9]. Corleo venne assassinato e il corpo non fu più ritrovato.[9]

    Il 26 gennaio 2012 il procuratore generale della Corte d'Appello di Reggio Calabria ha chiesto il proscioglimento da ogni accusa di Giuseppe Gulotta, che stava scontando l'ergastolo in regime di libertà condizionale[23], proscioglimento raggiunto in via definitiva il 13 febbraio 2012, 36 anni esatti dopo il suo arresto[24][25][26][27][28][29], giorno in cui la corte ha assolto con formula piena Giuseppe Gulotta. Il tribunale ha dichiarato la probabile estraneità al delitto anche dei defunti Mandalà e Vesco e, assieme a loro, anche degli ex latitanti Giuseppe Ferrantelli e Gaetano Santangelo. L'assoluzione di Gulotta è divenuta definitiva dopo la rinuncia a ricorrere in Cassazione da parte della procura. Giuseppe Gulotta, che ha scontato 22 anni di carcere, è stato assolto quindi in sede di revisione del processo per errore giudiziario e ingiusta detenzione. L'uomo è stato anche risarcito dallo Stato con un pagamento di oltre 6 milioni di euro.

    Il 20 luglio 2012 la sezione per i minorenni della corte d'appello di Catania assolve Ferrantelli e Santangelo (minori di 18 anni all'epoca)[30][9]. Nel 2014 la Corte d'appello di Catania ha inoltre assolto ufficialmente post-mortem - riabilitandolo - anche Giovanni Mandalà.[31]»
  9. ^ Donate, su Progetto InnocentI. URL consultato il 12 aprile 2024.