Banaitja

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Banaitja è, secondo la mitologia aborigena australiana, una divinità creatrice, figlio (o padre) di Laitjun o Laintjung, anche se spesso vengono considerate un'unica entità.

Nel mito[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la leggenda, dopo molti viaggi, gli aborigeni cercarono di uccidere la divinità mentre dormiva; questa alla fine si trasforma in un albero di eucalipto del golfo di Carpentaria[1].

Fa parte delle divinità degli antenati dell'Arnhem del nord-ovest, come Djanggawul, Walwilak e Laintjung[2].

Laitjun, che secondo alcuni rappresentava un suo secondo aspetto, insegnò agli aborigeni l'arte di dipingere il proprio corpo.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) AAL Selected Works.doc artgallery.sa.gov.au (DOC) [collegamento interrotto], su it.wrs.yahoo.com. URL consultato il 6 giugno 2009.
  2. ^ (EN) Colin Dean, The Australian Aboriginal Dreamtime (PDF), West Geelong, Gamahucher Press, 1996. URL consultato il 6 giugno 2009.
  3. ^ Raymond Buckland, Sabetta Gaetano, Signs, Symbols & Omens: An Illustrated Guide to Magical & Spiritual Symbolism p.42, Llewellyn Worldwide, 2003, ISBN 978-0-7387-0234-6.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Ronald M. Berndt, Sabetta Gaetano, Djanggawul: An Aboriginal Religious Cult of North-Eastern Arnhem Land seconda edizione, Routledge, 2004, ISBN 978-0-415-33022-0.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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