Baitei Kinga

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Baitei Kinga

Baitei Kinga (梅亭金鵞), pseudonimo di Masakazu Uryū (Edo, 1821Edo, 1893) è stato uno scrittore giapponese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Durante la sua gioventù Baitei Kinga fu un samurai, prima di diventare un allievo di Kinsui Shōtei, e dedicarsi alla letteratura denominata ninjōbon (letteratura dei sentimenti umani).[1][2]

I ninjōbon, ambientati sia nei quartieri di piacere che in altre zone cittadine, mettevano in primo piano i sentimenti amorosi, ed erano rivolti ad un pubblico principalmente femminile e ottennero un grande successo.[1][3]

Questo genere letterario rappresentò uno sviluppo degli sharebon (letteratura sui quartieri di piacere), che erano stati censurati intorno al 1791 dalle autorità governative, in quanto offensivi della pubblica moralità.[1]

Gli scrittori del XIX secolo aggiunsero così nelle loro storie d'amore l'elemento sentimentale, rinnovando il genere letterario precedente che, pur ispirandosi alla vita edonista e dissoluta, non descriveva più solamente l'aspetto erotico, piuttosto le passioni e i sentimenti che l'ambiente delle geishe e delle prostitute, induceva nei personaggi dei racconti.[1][4]

Baitei Kinga si distinse e si caratterizzò nelle sue opere per aver sottolineato ed evidenziato l'aspetto comico di queste situazioni.[1]

Scrisse in forma di giornale una raccolta di novelle, di grande successo, intitolata Marumaru Chimbun, le quali prendevano spunto dalla vita libertina e disordinata di alcuni suoi contemporanei.[1][5]

Baitei Kinga fu molto apprezzato anche come scrittore di Kyōka (poesie folli), costituite da brevi scritti umoristici, in cinque versi di trentuno sillabe complessive.[1]

Inoltre Baitei Kinga ironizzò contro l'allentamento della tradizione giapponese e l'avvicinamento all'Occidente, scrivendo Il giornale delle risate, (Kisho shinbun, 1876), nel quale criticò la ricerca del profitto e dell'opulenza, oltre che la cultura occidentale.[2][6]

Infine realizzò anche narrativa storica, racconti avvincenti di grande attualità, dove i temi principali erano gli eventi politici contemporanei, distinguendosi con La biblioteca della pioggia (Harusame bunko).[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Marumaru Chimbun;
  • Il giornale delle risate, (Kisho shinbun, 1876);
  • La biblioteca della pioggia (Harusame bunko);
  • Le origini delle feste pubbliche e della festività domenicale (Taisaijitsu nichiyōbi kyūka no yurai, 1889).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Baitei Kinga, in le muse, I, Novara, De Agostini, 1964, p. 520.
  2. ^ a b c Passaggio-dal tokugawa al meiji, su docsity.com. URL consultato il 22 marzo 2019.
  3. ^ (FR) Les Fukujin-tsuké, su aventure-japon.fr. URL consultato il 22 marzo 2019.
  4. ^ (EN) Shifting Meanings of Humor at the Dawn of Literary Modernism in Meiji Japan, su academia.edu. URL consultato il 22 marzo 2019.
  5. ^ (FR) La parodie dans la culture japonaise (PDF), su marquet.inalco.free.fr. URL consultato il 22 marzo 2019.
  6. ^ (EN) Civilization and Leisure in the Meiji Era, su asianethnology.org. URL consultato il 22 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Allodoli, Ettore, Storia Della Letteratura Giapponese, Milano, Sonzogno, 1905, OCLC 800304050.
  • Boscaro, Adriana, Letteratura giapponese 1: Dalle Origini Alle Soglie Dell'età Moderna, Torino, G. Einaudi, 2005, ISBN 978-88-06-17821-5.
  • Boscaro, Adriana and Luisa Bienati, Letteratura Giapponese, Torino, Einaudi, 2011, OCLC 908161085.
  • (EN) Louis Frédéric, Japan Encyclopedia, Harvard University Press, 2002.
  • (RU) T. Grigor'eva e V. Logunova, Iaponskaia literatura, Mosca, 1964.
  • Katō, Shūichi and Adriana Boscaro, Storia Della Letteratura Giapponese, Venezia, Marsilio, 1987, OCLC 610729147.
  • Keene, Donald, La Letteratura Giapponese, Firenze, Sansoni, 1958, OCLC 800939443.
  • J Edward Kidder, Giappone : Arte storia civiltà, Milano, Elekta, 2002, ISBN 88-435-9820-1.
  • Pigeot, Jacqueline and Jean-Jacques Tschudin, La Letteratura Giapponese, Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 1985, OCLC 800504644.
  • (FR) Edwin O. Reischauer, Histoire du Japon et des Japonais, Parigi, Éditions du Seuil, 1973.
  • (FR) Iwao Seiichi, Teizō Iyanaga, Susumu Ishii e Shōichirō Yoshida, Dictionnaire historique du Japon, Parigi, Maisonneuve & Larose, 2002.
  • (EN) Elise K. Tipton, Modern Japan: a social and political history, Londra, Routledge, 2002.
  • (RU) Istoriia sovremennoi iaponskoi literatury, Mosca, 1991.

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