Association for the Study of Modern Italy

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Association for the Study of Modern Italy
AbbreviazioneASMI
Tipono-profit
Fondazione1982
FondatoreChristopher Seton-Watson
Sede centraleBandiera del Regno Unito Regno Unito
Sito web

L'Association for the Study of Modern Italy (ASMI) è l'associazione professionale di riferimento nel Regno Unito che riunisce storici, politologi, geografi, storici dell'arte, economisti e specialisti in studi culturali, cinematografici e studi sui media per quanto riguarda l'Italia del XIX, XX e XXI secolo. Fondata nel 1982 dallo storico dell'Italia liberale Christopher Seton-Watson,[1] l'ASMI organizza ogni anno una serie di eventi tra cui seminari e lezioni pubbliche, una scuola estiva di specializzazione e una conferenza internazionale. Essa inoltre sponsorizza anche premi e una serie di iniziative accademiche dedicati allo studio dell'Italia moderna e contemporanea nel Regno Unito e in tutto il mondo. Fra i temi affrontati nelle varie conferenze annuali, la storia delle migrazioni, colonialismo e ordine pubblico, la storia delle emozioni, il regionalismo, la crisi italiana e i conflitti mondiali. L'ASMI accoglie membri da tutti i paesi.

Modern Italy[modifica | modifica wikitesto]

Modern Italy[2] è la rivista scientifica dell'associazione. Si tratta di una delle principali riviste di Italian Studies e pubblica articoli "peer-reviewed" che coprono una vasta area di discipline. Attualmente pubblicata da Cambridge University Press, esce quattro volte all'anno.

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

L'Associazione ha un comitato esecutivo[3] con un presidente, un segretario e un tesoriere. Sono stati presidenti dell'Associazione Denis Mack Smith, John Pollard, Russell King, David Forgacs e Perry Willson, Christopher Duggan e Lucy Riall. L'attuale[non chiaro] presidente è il professor Philp Cooke.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Christopher Seton-Watson obituary - The Guardian, su theguardian.com.
  2. ^ Modern Italy - official page, su journals.cambridge.org.
  3. ^ Members of the ASMI Executive Committee, su asmi.org.uk. URL consultato il 6 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2007).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN130487482 · ISNI (EN0000 0000 8951 9538 · LCCN (ENno96034655 · J9U (ENHE987007594658205171 · WorldCat Identities (ENlccn-no96034655
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