Arduino di Narbona

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Arduino di Narbona, detto altrimenti Arduino Dorii o Arduino D'Oria o Arduino dei Visconti di Narbona o Arduino I Doria[1] (Narbona, 941Genova, 1001 circa), è considerato il capostipite della dinastia dei Doria.

Stemma della famiglia Doria
Doria
Blasonatura
Spaccato d'oro e d'argento all'aquila spiegata di nero, membrata, imbeccata, linguata e coronata di rosso attraversante sul tutto

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Forse originario della famiglia franca degli Arduinici e forse imparentato alla lontana con il marchese di Torino Arduino il Glabro, nato a Narbona in Linguadoca, partecipò come pellegrino alla Prima Crociata arrivando fino a Gerusalemme. Stabilitosi a Genova al ritorno dal pellegrinaggio forse a seguito della prolungata invasione del narbonense da parte dei saraceni o dei normanni, caduto malato, fu ospitato nella dimora di Corrado Della Volta ed amorevolmente assistito da Oria che poi divenne sua moglie. Acquistò anche case e terreni anche se queste notizie sono dubbie[2]. I loro quattro figli furono popolarmente chiamati i figli "d'Oria" e da qui furono indicati negli annali genovesi se ne indicarono i figli e poi i discendenti sono: Auriae e D'Oria da cui prese appunto il nome della casata. Morì a Genova verso l'inizio dell'XI secolo, probabilmente nel 1001.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • M. G. Bertolini, "Arduino", Dizionario biografico degli Italiani, VI, Società Grafica Romana, Roma, 1964, pagg. 49–52.
  • Francesco Cognasso. Storia di Torino, Giunti Editore, Firenze, 2002.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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