Antonio Rotondò

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Antonio Rotondò (Lattarico, 15 agosto 1929Firenze, aprile 2007) è stato uno storico e docente universitario italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureatosi all'Università di Firenze con Eugenio Garin, dopo un'esperienza come borsista all'Istituto italiano per gli studi storici e aver insegnato nelle scuole superiori e all'Università di Torino, rientrò nel 1978 alla sua università di origine, dove rimase fino al pensionamento. Storico delle idee, concentrò i suoi studi sui temi della tolleranza religiosa, delle eresie, dell'inquisizione e della censura ecclesiastica in età moderna. Curò le edizioni delle Opere di Camillo Renato (Firenze/Chicago, Sansoni/The Newberry Library, 1968), di Cosimo Amidei (Torino, Giappichelli, 1980), di Lelio Sozzini (Firenze, Olschki, 1986). I suoi numerosi saggi, usciti su riviste quali "Società", "Rivista storica italiana", furono raccolti nei volumi Studi e ricerche di storia ereticale italiana del Cinquecento (Torino, Giappichelli, 1974; edizione ampliata in 2 voll, Firenze, Olschki, 2008) e Riforme e utopie nel pensiero politico toscano del Settecento (Firenze, Olschki, 2008). Postuma uscì la raccolta di testi e studi La centralità del dubbio; un progetto di Antonio Rotondò, a cura di Camilla Hermanin e Luisa Simonutti (Firenze, Olschki, 2011). La sua raccolta libraria è stata donata alla Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze[1].

Archivio e biblioteca personali[modifica | modifica wikitesto]

La Biblioteca Umanistica dell'Università degli studi di Firenze conserva un Fondo archivistico intitolato ad Antonio Rotondò[2]. L'archivio comprende 2200 carte ordinate nelle serie archivistiche: Atti e documentazione personale; Atti e documentazione professionale; Corrispondenza; Editori e librerie; Istituti culturali; Ricordi e commemorazioni; nel Fondo si conserva inoltre un piccolo nucleo documentario denominato "Fondo Miriam Michelini", moglie di Rotondò. Alla moglie di Rotondò si deve anche la donazione negli anni 2007 e 2008 della biblioteca personale dello studioso, secondo le sue stesse disposizioni; i libri sono in corso di riordinamento presso la Biblioteca[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesca Speraddio, Itinerari di storia della tolleranza: la biblioteca di Antonio Rotondò , "La Fabbrica del Libro", 2017, pp. 36-42
  2. ^ Fondo Antonio Rotondò, su archivi.unifi.it. URL consultato il 21 dicembre 2021.
  3. ^ Archivi della Biblioteca Umanistica, su sba.unifi.it. URL consultato il 21 dicembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La formazione storica della alterità: studi di storia della tolleranza nell'età moderna offerti a Antonio Rotondò, Firenze, Olschki, 2001
  • Mario Biagioni, Matteo Duni, Lucia Felici, Antonio Rotondò, maestro e storico, "Bruniana & Campanelliana", 13/2 (2007), pp. 597-607
  • Michele Mastroianni, Antonio Rotondò, Studi di storia ereticale del Cinquecento, "Studi Francesi", 52/3 (2008), pp. 651-652
  • Lucia Felici, Per ricordare Antonio Rotondò, "Bruniana & Campanelliana", 24/1 (2018), pp. 251-257

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN51714531 · ISNI (EN0000 0001 0900 3919 · SBN CFIV044477 · LCCN (ENn80094293 · GND (DE137822006 · BNF (FRcb120793764 (data) · J9U (ENHE987007422974305171