Antonio D'Agostino (militare)

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Antonio D'Agostino
NascitaCollarmele, 1913
MorteAmba Alagi, 4 maggio 1941
Cause della mortemorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
SpecialitàGranatieri
Reparto10º Reggimento "Granatieri di Savoia"
Anni di servizio1934 - 1941
GradoSoldato
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneArbegnuoc
Campagna dell'Africa Orientale Italiana
BattaglieSeconda battaglia dell'Amba Alagi
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1942) [1]
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Antonio D'Agostino (Collarmele, 1913Amba Alagi, 4 maggio 1941) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Collarmele, provincia dell'Aquila, nel 1913, figlio di Pietro e Delfina Celeste.[2] Appartenente a modesta famiglia di agricoltori, nell'aprile 1934 fu arruolato nel Regio Esercito per prestare servizio militare di leva, destinato in servizio presso la Scuola allievi ufficiali di Moncalieri.[2] Trattenuto in servizio attivo, il 30 settembre dello stesso anno fu trasferito al 94º Reggimento fanteria "Messina" e nel 1936 fu posto in congedo. Nell'aprile 1939 partì volontario per l'Africa Orientale Italiana con ferma biennale.[2] Destinato al 10º Reggimento "Granatieri di Savoia" partecipò prima alle operazioni di grande polizia coloniale e quindi alla seconda guerra mondiale.[2] Cadde in combattimento sull'Amba Alagi il 4 maggio 1941.[2] Fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[3]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Di sentinella ad una posizione avanzata, avvistate forti pattuglie avversarie che, approfittando della notte ventosa, erano riuscite ad approssimarsi alla posizione, dopo aver dato l’allarme, resisteva esaurendo le sue bombe a mano ed infliggendo perdite al nemico. Visto il proprio ufficiale gravemente ferito, in procinto di essere catturato dall'avversario, si avventava per liberarlo, finché cadeva pugnalato dal nemico. Amba Alagi, 4 maggio 1941[4]»
— Regio Decreto 8 giugno 1942.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare 1965, p.670.
  2. ^ a b c d e Combattenti Liberazione.
  3. ^ Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n.243 del 17 ottobre 1942, pag.4309.
  4. ^ Quirinale - scheda - visto 23 marzo 2023
  5. ^ Registrato alla Corte dei conti il 16 luglio 1942, registro 25 guerra, foglio 218.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 670.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]