Anfinome (figlia di Pelia)
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Anfinome | |
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Saga | Le Argonautiche |
Nome orig. | Ἀμφινόμη |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |
Anfinome (in greco antico: Ἀμφινόμη?, Amphinómē) era un personaggio della mitologia greca, figlia di Pelia e sorella di Evadne ed Alcesti (dette Peliadi) e di Acasto[1].
Mitologia[modifica | modifica wikitesto]
Pelia, nell'intento di per consolidare il proprio potere nel regno, aveva catturato il fratellastro Esone e sua moglie Polimela chiedendo poi al loro figlio Giasone di recuperare il vello d'oro come condizione per liberarli.
In realtà il re non aspettò tanto e li uccise subito.
La sposa di Giasone, Medea, vendicò da sola il torto subito riuscendo a convincere Anfinome e le sorelle (Evadne ed Alcesti), a fare a pezzi il proprio padre, sicure di compiere un rito che gli serviva per diventare giovane di nuovo[1].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Diodoro Siculo, Libro IV 50 – 51,1 -53,1
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Diodoro Siculo, Libro IV 50 – 51,1 -53,1