Macdonald Seamount: differenze tra le versioni
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Al vulcano fu data l'attuale denominazione nel 1970 in onore del vulcanologo americano [[Gordon A. MacDonald]] (1911-1978).<ref name=Morgan>{{Cite web|url=http://www.geosociety.org/datarepository/2007/2007090.pdf|title=Plate velocities in hotspot reference frame: electronic supplement |last=Morgan|first=W. Jason|date=2007|website=geosociety.org|ref=harv|last2=Morgan|first2=Jason Phipps}}</ref> Il vulcano è chiamato anche "Tamarii".<ref>{{cite journal|last1=Rubin|first1=K. H.|last2=Macdougall|first2=J. D.|title=Submarine magma degassing and explosive magmatism at Macdonald (Tamarii) seamount|journal=Nature|date=7 September 1989|volume=341|issue=6237|pages=50–52|doi=10.1038/341050a0|url=https://www.nature.com/nature/journal/v341/n6237/abs/341050a0.html|ref=harv}}</ref> |
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== Possibile formazione di un'isola == |
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Versione delle 18:19, 8 mar 2018
Il Macdonald Seamount è una montagna e vulcano sottomarino che si trova in Polinesia, a sudest delle Isole Australi, nell'Oceano Pacifico.
Caratteristiche
Si innalza di 4.200 m rispetto al fondale marino e arriva fino a una profondità di circa -40 m dalla superficie oceanica; l'altezza della sua cima varia però in funzione dell'attività vulcanica. Il vulcano è stato scoperto nel 1967 e da allora è stato periodicamente attivo con emissioni di gas e attività sismica. È caratterizzato da una sommità piatta, che ne fa quindi classificare come un guyot, con molti coni sussidiari e si trova nelle vicinanze di un sistema di montagne sottomarine.
Il Macdonald Seamount è il risultato dell'attività del punto caldo di Macdonald, un punto caldo vulcanico che ha formato anche altri vulcani sottomarini. Ci sono state eruzioni nel 1967, 1977, 1979–1983 e 1987–1989.[1] Nel 2007 è stata registrata attività sismica che ha modificato la morfologia del vulcano e potrebbe portare alla formazione di un'isola in futuro.[2]
Scoperta e denominazione
Il Macdonald Seamount fu scoperto nel 1967, nel corso di una campagna osservativa eseguita con l'uso di idrofoni che rilevarono un'attività sismica nell'area.[3]
Al vulcano fu data l'attuale denominazione nel 1970 in onore del vulcanologo americano Gordon A. MacDonald (1911-1978).[4] Il vulcano è chiamato anche "Tamarii".[5]
Possibile formazione di un'isola
Si pensa che il Macdonald abbia formato un'isola durante l'ultimo massimo glaciale, quando il livello del mare era più basso.[6] Future eruzioni potrebbero portare alla formazione di un'isola anche con gli attuali livelli del mare; dovrebbe però trattarsi di eruzioni importanti e continue, altrimenti l'isola risultante verrebbe erosa molto rapidamente.[7] A seconda di quanto velocemente l'erosione e altri fattori andrebbero a ridurre la sua dimensione, l'isola potrebbe avere un'esistenza solo temporanea.[6]
Note
- ^ Gas-rich submarine exhalations during the 1989 eruption of Macdonald Seamount, in Earth and Planetary Science Letters, vol. 107, n. 2, 1º November 1991, pp. 318–327, DOI:10.1016/0012-821X(91)90079-W.
- ^ Report on Macdonald (Undersea Features) — January 2007
- ^ New surveys of MacDonald Seamount, southcentral Pacific, following volcanoseismic activity, 1977–1983, in Geophysical Research Letters, vol. 11, n. 9, 1º September 1984, pp. 813–816, DOI:10.1029/GL011i009p00813.
- ^ W. Jason Morgan, Plate velocities in hotspot reference frame: electronic supplement (PDF), su geosociety.org, 2007.
- ^ Submarine magma degassing and explosive magmatism at Macdonald (Tamarii) seamount, in Nature, vol. 341, n. 6237, 7 September 1989, pp. 50–52, DOI:10.1038/341050a0.
- ^ a b Intraplate Gabbroic Rock Debris Ejected from the Magma Chamber of the Macdonald Seamount (Austral Hotspot): Comparison with Other Provinces, in Oceanic Hotspots, Springer, Berlin, Heidelberg, 2004, pp. 309–348, DOI:10.1007/978-3-642-18782-7_11.
- ^ Seismicity of the Society and Austral Hotspots in the South Pacific: Seismic Detection, Monitoring and Interpretation of Underwater Volcanism, in Oceanic Hotspots, Springer, Berlin, Heidelberg, 2004, pp. 29–71, ISBN 9783642622908.