Pigiama party
Un pigiama party è un evento di aggregazione sociale durante il quale un gruppo di persone, solitamente bambini o adolescenti, pernotta nella casa di un amico. Il pigiama party viene visto come un rito di passaggio dalla preadolescenza all'adolescenza, una prima esperienza di condivisione di spazi e attività senza la vicinanza dei genitori, spesso legate a giochi di società e al consumo di cibi e bevande.[1][2][3][4]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il termine nasce dal film Pigiama party (Pajama Party), commedia musicale statunitense del 1964. Grazie alla famosa serie di libri per bambini St. Clare's, i pigiama party divennero un'usanza in Germania negli anni sessanta e settanta.[5] La pratica si diffuse negli Stati Uniti durante gli anni settanta e in Italia durante il decennio seguente[1]. Stando a quanto emerso da una serie di resoconti risalenti agli anni novanta e i primi anni duemila, molti genitori approvano i pigiama party. Alcuni autori li criticano mentre altri sostengono che siano un'occasione di incontro tra adolescenti più sicura rispetto all'uscire fuori casa.[6][7][8][9]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Marco Belpoliti, Il rito del pigiama party, in La Stampa, 19 ottobre 2015.
- ^ (EN) Sleepovers need not be a nightmare - and help kids to be autonomous in a safe environment, su timeslive.co.za. URL consultato il 3 maggio 2022.
- ^ (EN) Sleepovers a rite of passage for kids, su articles.chicagotribune.com. URL consultato il 3 maggio 2022.
- ^ (EN) Barbara F. Meltz, The sleep-over: A rite of passage, in Boston Globe, 13 ottobre 1994.
- ^ (DE) Wir haben die Pyjamapartys nachgemacht [collegamento interrotto], su borkenerzeitung.de. URL consultato il 3 ottobre 2023.
- ^ (EN) Peter Annin, Slumbering Around, in Newsweek, 4 novembre 1996.
- ^ (EN) Coed All-Nighters Put Trust on Line; Not All Parents Are Losing Sleep Over Teen Fad, su washingtonpost.com. URL consultato il 3 maggio 2022.
- ^ (EN) Betsy Hart, "Coed sleepovers: Teenagers learn volumes from parents' decision-making, su news.google.com. URL consultato il 3 maggio 2022.
- ^ (EN) Coed Sleepovers, su time.com. URL consultato il 3 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2013).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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