Yazid ibn Abi Sufyan

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Yazīd ibn Abī Sufyān fu il figlio maggiore di Abū Sufyān b. Ḥarb, a lungo il più potente avversario del profeta Muhammad fino alla conversione di quest'ultimo, unitamente ai suoi due figli Yazīd e Muˁāwiya, la notte prima della definitiva resa di Mecca nel 630 d.C. Fu così immediatamente incluso dal profeta nell'élite che era chiamata a governare con lui la Umma islamica, creata a seguito dell'Egira a Medina del 622.

Partecipò alla battaglia di Ḥunayn ma fu durante il califfato di Abū Bakr e di ˁUmar ibn al-Khaṭṭāb che la sua personalità ebbe modo di mettersi appieno in luce.

Incaricato di guidare il corpo di spedizione militare in Siria, Yazīd (che s'era portato come alfiere il fratello Muˁāwiya) si illustrò in numerosi fatti d'arme, espugnando tra l'altro la piazzaforte di Philadelphia (oggi ˁAmmān), tanto da meritarsi da parte di ˁUmar la nomina a governatore ( wālī ) della Siria già bizantina.

Ad Emmaus (ˁAmwās) contrasse però la peste e morì nel 639. Il califfo nominò allora al suo posto il fratello che, 20 anni dopo, contenderà il potere al quarto califfo, ˁAlī ibn Abī Ṭālib, riuscendo a realizzare le sue ambizioni alla morte di quello nel 661.

Bibliografia

  • Ibn Saˁd ‎(Abū ˁAbd Allāh Muḥammad‎), Ṭabaqāt al-kubrà (Le grandi classi umane), Iḥsān ˁAbbās (ed.), Beirut, Dār Ṣadir, s.d.
  • Ṭabarī (Muḥammad ibn Jarīr), Kitāb al-rusul wa l-mulūk (Libro dei profeti e dei re), Muḥammad Abū l-Faḍl Ibrāhīm (ed.), Il Cairo, Dar al-Maˁrif, 11 voll., 1969-77.