Xenuromys barbatus

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Xenuromys barbatus
Immagine di Xenuromys barbatus mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Murinae
Genere Xenuromys
Tate & Archbold, 1941
Specie X.barbatus
Nomenclatura binomiale
Xenuromys barbatus
Milne-Edwards, 1900
Sinonimi

X.guba

Xenuromys barbatus (Milne-Edwards, 1900) è l'unica specie del genere Xenuromys (Tate & Archbold, 1941), endemico della Nuova Guinea.[1][2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il termine generico deriva dalla combinazione della parola greca ξένος, estraneo, e del genere Uromys, con chiara allusione alla precedente posizione di questa specie. Il termine specifico invece deriva dal termine latino barbatus, barbuto.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di grandi dimensioni, con lunghezza della testa e del corpo tra 275 e 340 mm, la lunghezza della coda tra 220 e 284 mm, la lunghezza del piede tra 58 e 66 mm, la lunghezza delle orecchie tra 25 e 36 mm e un peso fino a 1,1 kg.[3]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio presenta una scatola cranica completa, il rostro lungo e robusto e le bolle timpaniche notevolmente ridotte. Le placche zigomatiche sono ampie e rivolte in avanti.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 0 0 1 1 0 0 3
3 0 0 1 1 0 0 3
Totale: 16
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è corta e crespa. Il colore del dorso varia dal grigio al bruno-rossiccio, mentre le parti inferiori sono giallastre. Le orecchie sono piccole, prive di peli e bruno-grigiastre. Le vibrisse sono molto lunghe. Il dorso delle zampe è bianco e ricoperto di pochi peli sparsi. La coda è più corta della testa e del corpo, la metà terminale è bianca ed è rivestita di 7-8 anelli di scaglie di forma rettangolare per centimetro.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola legata alle zone rocciose. Quando minacciata fugge sugli alberi. Vive insieme ad altri grandi muridi. I nativi utilizzano i suoi denti per incidere strumenti.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di semi, frutta morbida e insetti.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è endemica della Nuova Guinea.

Vive in aree rocciose all'interno di foreste sempreverdi a foglia larga fino a 1.600 metri di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale e nonostante sia cacciata come cibo dalla popolazione locale, classifica X.barbatus come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Leary, T., Singadan, R., Menzies, J., Wright, D., Aplin, K. & Helgen, K. 2008, Xenuromys barbatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Xenuromys barbatus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Novak, 1999.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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