Wild Seed - Wild Flower

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Wild Seed - Wild Flower
album in studio
ArtistaDionne Farris
Pubblicazione25 ottobre 1994
Durata62:29
Dischi1
Tracce15
GenereRhythm and blues
EtichettaColumbia
ProduttoreDionne Farris, David Harris, Milton Davis, Randy Jackson, David Frank
Registrazione1993-1994
Dionne Farris - cronologia
Album precedente
Album successivo
For Truth if Not Love
(2007)
Singoli
  1. I Know
    Pubblicato: 10 gennaio 1995
  2. Don't Ever Touch Me (Again)
    Pubblicato: 1995
  3. Passion
    Pubblicato: 1996
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
Chicago Tribune[2]
Encyclopedia of Popular Music[3]
The Guardian[4]
Los Angeles Times[5]
Rolling Stone[6]

Wild Seed - Wild Flower è l'album di debutto della cantante statunitense Dionne Farris, pubblicato il 25 ottobre 1994 dall'etichetta discografica Columbia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il disco è stato prodotto dopo il successo ottenuto dalla cantante dalla collaborazione con gli Arrested Development avvenuta nei primi anni novanta in collaborazione con i musicisti del gruppo Follow for Now, David Harris e Milton Davis. L'artista collaborò con loro per la realizzazione del demo che servì alla Sony per scegliere di mettere sotto contratto l'artista, nella divisione della Columbia.[1] Tra gli altri produttori del disco figurano anche Randy Jackson e David Frank e nell'album è presente una cover del brano Blackbird dei Beatles. L'album è stato supportato dal primo singolo I Know, che ottenne un notevole successo commerciale e radiofonico, venendo inoltre candidato ad un Grammy Award nel 1996 nella categoria "miglior interpretazione vocale pop femminile"[7]

Accoglienza e critica[modifica | modifica wikitesto]

Il brano ha avuto contrastanti recensioni da parte della critica. Giudicato positivamente da testate come Rolling Stone, ha invece ricevuto giudizi spietati da altri critici musicali come Brent Mann che giudicò i brani che componevano l'album "mancavano di energia" ed erano "faticosi e pesanti".[8] Al contrario, Tom Demalon di AllMusic scrisse che l'album "il fascino è molto più profondo e contagioso" di quello del singolo di successo.[1] Nonostante il successo del singolo trainante, anche le vendite del disco non furono alte.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

CD Columbia (CK 57359 (Sony) / EAN 0074645735924)[9]
  1. I Know – 3:47 (Milton David, William DuVall)
  2. Reality – 4:41 (Dionne Farris, Billy Fields, Skitch Lovett)
  3. Stop to Think – 5:28 (Dionne Farris, Lenny Kravitz)
  4. Passion – 5:42 (Dionne Farris, Billy Fields, Skitch Lovett)
  5. Food for Thought – 6:33 (Dionne Farris, David Harris)
  6. Now or Later – 5:17 (Dionne Farris, Billy Fields, Skitch Lovett)
  7. Don't Even Touch Me (Again) – 4:25 (Dionne Farris, David Harris)
  8. 11th Hour – 4:45 (Dionne Farris, David Frank)
  9. Water – 4:05 (Dionne Farris, Billy Fields)
  10. Blackbird – 3:08 (John Lennon, Paul McCartney)
  11. Old Ladies (discussion of Blackbird) – 0:27 (Dionne Farris)
  12. Human – 3:04 (Dionne Farris)
  13. Find Your Way – 5:40 (Dionne Farris, Tim Heintz, Randy Jackson)
  14. The Audition (skit) – 1:38
  15. I Know (NY Reprise Mix) – 3:49 (Milton David, William DuVall)

Durata totale: 62:29

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Paese Posizione massima
Australia[9] 42
Germania[9] 85

Crediti e formazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Dionne Farris - voce, arrangiamenti vocali e d'archi
  • Paul Barrere - slide
  • Bruce Gaitsch - chitarra
  • Skitch Lovett - chitarra
  • Tony Ruffin - chitarra
  • David Ryan Harris - chitarra, tastiera, batteria, percussioni, cori
  • Billy Fields - tastiere
  • David Harris - tastiere
  • Tim Heintz - tastiere
  • David Kahne - tastiere
  • Carl Young - tastiere
  • Steve Twyman - organo
  • Milton Davis - basso
  • Randy Jackson - basso
  • Lonnie Marshall - basso
  • Anthony Johnson - batteria
  • Ju Ju House - batteria
  • John Mitchell - batteria, percussioni
  • Pete Escovedo - percussioni
  • Jeff Haynes - percussioni
  • Joel Derouin - violino
  • Suzie Katayama - violoncello
  • Russell Mullen - tromba
  • Leesa Richars - cori
  • Terry Shelton - cori

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Tom Demalon, Wild Seed Wild Flower - Recensione Allmusic, su allmusic.com. URL consultato il 28 giugno 2023.
  2. ^ (EN) Mitchell May, Dionne Farris Wild Seed-Wild Flower (Columbia), in Chicago Tribune, 22 dicembre 1994. URL consultato il 28 giugno 2023.
  3. ^ Larkin.
  4. ^ (EN) Caroline Sullivan, Dionne Farris: Wild Seed Wild Flower (Columbia), in The Guardian, 10 marzo 1995.
  5. ^ (EN) POP : Do You Hear What We Hear? : Prick up your antlers: Calendar’s annual recordings guide is here to help you sift through the year’s notable pop, jazz, classical, children’s and holiday music--and the best of the box sets. : Separating Best Bets From Lumps of Coal, in Los Angeles Times, 27 novembre 1994. URL consultato il 28 giugno 2023.
  6. ^ (EN) Cheo H Coker, Dionne Farris: Wild Seed Wild Flower, in Rolling Stone, 27 novembre 1994. URL consultato il 28 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2009).
  7. ^ (EN) Grammy Awards Archive, su grammy.com. URL consultato il 27 giugno 2023.
  8. ^ Mann.
  9. ^ a b c Wild Seed - Wild Flower su italiancharts.com, su italiancharts.com. URL consultato il 28 giugno 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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