Vitimero

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Vitimero (... – ...; fl. 380) fu un sovrano dei Grutungi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pronipote di Ermanarico,[1] gli succedette come sovrano dei Grutungi, probabilmente nel 376. Secondo Herwig Wolfram, Vithimiris non era "certamente" figlio di Ermanarico.[2] Governò nell'area dell'attuale Ucraina meridionale. Ammiano Marcellino, l'unica fonte su di lui nota, afferma che dopo la morte di Ermanarico cercò di resistere agli Alani, alleati degli Unni, con l'aiuto di altri unni assoldati come mercenari. Lo fece "per qualche tempo" (aliquantisper), ma alla fine, "dopo molte sconfitte" (post multas clades), morì in battaglia.[3] Si presume quindi che molto probabilmente abbia governato nel 376, forse anche nel 375.[4]

Suo figlio Viderico era troppo giovane all'epoca per governare, quindi il regno vero e proprio era nelle mani di Alatheus e Saphrax, i suoi comandanti subordinati, come Michael Kulikowski li definisce.[5]

C'è anche una storia parallela di questi eventi, raccontata da Giordane, l'unico altro autore a citare Ermanarico. Tuttavia Giordane non conosce Vitimero; egli narra che dopo la morte di Ermanarico, un suo parente, Vinitharius di nome, accettò di succedergli. Regnò appena un anno (vix anni spatio) e poi dovette affrontare gli Unni in battaglia. Il re unno Balamber fece una lunga guerra a Vitimero (diuque certati) e solo nella terza battaglia riuscì ad ucciderlo.[6] Tuttavia, ci sono dubbi sull'esistenza stessa di Balamber o di qualsiasi altro re unno in quel periodo.[7]

La nipote di Vitimero, Vadamerca, sposò in seguito il re degli Unni Balamir, il che spiega la presenza di nomi germanici tra i re Unni, come ad esempio in Uldino, che in germanico significa "lupetto" (wolflein).[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rouche, cap. IV: Il grande scontro (375-435), p. 67.
  2. ^ Herwig Wolfram, Die Goten, Beck, München 2001, p. 253.
  3. ^ Ammianus Macellinus, Res gestae 31, 3, 3.
  4. ^ Peter Heather, The Goths, Wiley-Blackwell 1996, p. 98-101 (Heather chiama Vitimero "Vithimer", senza spiegazione del perché questa forma di nome).
  5. ^ Michael Kulikowski, Rome´s Gothic Wars: from the third century to Alaric, Cambridge 2007, p. 126 (Kulikowski sceglie il nome "Vithimir", senza dare spiegazioni).
  6. ^ Giordane, Getica 246-249.
  7. ^ E. A. Thompson, The Huns, Wiley-Blackwell 1999, pp. 62-63: "It seems reasonably certain that Balamber never existed: the Goths invented him in order to explain who it was that conquered them."
  8. ^ Rouche, cap. IV: Il grande scontro (375-435), p. 69 e p. 75.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re degli Ostrogoti Successore
Ermanarico 380 circa Hunimundo