Vespa (poeta)

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Pagina del codice Salmasianus, principale “testimonio” dell'Anthologia Latina in cui è il carme di Vespa

Vespa (in latino Vespa; III secoloIV secolo) è stato un poeta romano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

(LA)

«Scribere mellis opus et dulcia carmina quaero,
nec mel erit solum: aliquid quoque iuris habebit»

(IT)

«Di miele e dolci carmi io voglio scriver,
ma non solo di miele, anche di leggeǃ»

Vespa, come ci informa lui stesso, era esperto nel genere retorico delle controversiae, quindi un retore, e girava di città in città tenendo conferenze a pagamento, nel tipico stile della Seconda Sofistica[1]. In base alla lingua, dovrebbe essere stato attivo tra il III e il IV secolo

Iudicium coci et pistoris iudice Vulcano[modifica | modifica wikitesto]

Di lui ci rimane un Iudicium coci et pistoris iudice Vulcano, in 99 esametri e in forma di tenzone.

L'intento del componimento è, comunque, più che altro scherzoso. Infatti, in questo carme Vespa fa abilmente della satira sul suo stesso mestiere di conferenziere, mostrando i due protagonisti intenti a sostenere le rispettive tesi con sottili argomentazioni mitologiche e filosofiche, ma anche con riferimenti a gustosissime creazioni culinarieː in tal modo, questa poesia si configura come una breve controversia retorica in versi[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ E. Berti, Una declamazione per burla. Il Iudicium coci et pistoris di Vespa (Anth. Lat. 199 R. = 190 Shackleton Bailey), in "Maia", n. 70 (2018), pp. 163 ss.
  2. ^ V. Milazzo, Polisemia e parodia nel «Iudicium coci et pistoris» di Vespa, in «Orpheus», N.S. 3 (1982), pp. 250-274.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vespae Iudicium coci et pistoris, a cura di V. Bignami, F. Pini, Roma, Gismondi, 1959.
  • V. Milazzo, Polisemia e parodia nel «Iudicium coci et pistoris» di Vespa, in «Orpheus», N.S. 3 (1982), pp. 250-274.
  • E. Berti, Una declamazione per burla. Il Iudicium coci et pistoris di Vespa (Anth. Lat. 199 R. = 190 Shackleton Bailey), in "Maia", n. 70 (2018), pp. 163-182.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN66817737 · ISNI (EN0000 0000 6143 855X · SBN MILV100631 · BAV 495/260034 · CERL cnp00146640 · GND (DE100660762 · BNF (FRcb12030627r (data) · WorldCat Identities (ENviaf-5713152988211612790001