Jacques de Vaucanson

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Jacques de Vaucanson

Jacques de Vaucanson (Grenoble, 24 febbraio 1709Parigi, 21 novembre 1782) è stato un inventore e artista francese, celebre per l'invenzione e costruzione di numerosi complessi automi.

Jacques de Vaucanson nasce a Grenoble il 24 febbraio 1709, figlio di genitori provenienti dalla piccola nobiltà del Delfinato. Nel 1735 si trasferisce a Parigi per approfondire le sue conoscenze scientifiche. Qui, a causa di ristrettezze economiche, costruisce i primi automi da esibire al pubblico.[1]

In seguito alle malversazioni degli usurai a cui è sottoposto, scrive una supplica al Re, che viene accolta, permettendogli così di dedicarsi a tempo pieno alle sue invenzioni. Questo gli permette di diventare presto il più grande costruttore di automi e di venire conteso da vari sovrani, tra i quali Federico II di Prussia che lo avrebbe voluto tra i membri dell'Accademia delle Scienze da lui fondata [1]. Rimase in Francia dove venne nominato ispettore dei setifici, con l'impegno di riorganizzare l'industria serica francese sul modello piemontese e di costruire un telaio automatico.[1]

Nel 1746 fu ammesso all'Accademia delle Scienze.

L'anatra-automa

Vaucanson fu l'inventore del primo telaio automatico.

Costruì il suo primo meccanismo automatico nel 1737. Nel 1751 inventò una ruota automatica per la dipanatura che utilizzava la tessitura a spina di pesce. Più tardi creò il primo telaio interamente automatico, di cui fu costruito un modello nel 1745. Tra i suoi congegni mise a punto elementi meccanici che sono tuttora utilizzati per le macchine utensili.

Vaucanson è soprattutto celebre per aver costruito alcuni automi, o anatomies mouvantes ("anatomie mobili")[1], come egli definiva le sue creazioni, tra i quali un piccolo flautista completamente automatizzato dotato di labbra mobili, una lingua meccanica che fungeva da valvola per il flusso dell'aria e dita mobili le cui punte in pelle aprivano e chiudevano i registri del flauto. L'ispirazione per la costruzione di questo flautista gli viene vedendo la statua del Fauno di Antoine Coysevox nel giardino delle Tuileries[1].

La sua più grande opera fu l'anatra digeritrice, che avrebbe dovuto replicare il processo di digestione e defecazione[2]. In seguito vari artisti riprodussero l'anatra di de Vaucanson, tra cui Frédéric Vidoni, che nel 1998 per rendere omaggio a Vaucanson ha ricreato l'automa tale e quale l'originale, anche questo in grado di "digerire".[3] L'opera è esposta al Museo degli automi a Grenoble.

Influenze nella cultura

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  • Voltaire, che compose versi per lodarne la grandezza, fu così colpito dagli automi di Vaucanson da battezzarlo "il rivale di Prometeo" [4].
  • Nel film La migliore offerta, scritto e diretto da Giuseppe Tornatore, vi è un esplicito riferimento a Vaucanson ed al ritrovamento di una serie di ingranaggi che riportano la sua firma coperta dalla ruggine. La ricerca e l'assemblaggio dei pezzi ritrovati darà alla luce un automa, utilizzato come espediente narrativo per tracciare un parallelismo con la storia d'amore tra Virgil e Claire.
  • Nel videogioco Steelrising, Eugène de Vaucanson, è il nipote di Jacques de Vaucanson, e creatore degli automi del gioco, compresa la protagonista Aegis.
  1. ^ a b c d e Biografia di Jacques de Vaucanson in TorinoScienza.it
  2. ^ La papera automa di Vaucansons
  3. ^ Roberta Cavazzuti, Deus ex machina: macchine e lavoro nell'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert, ed. Pàtron, 2004, p.128
  4. ^ Isa Dardano Basso, Meccanicismo e linguaggio in Francia nell'età dei lumi, ed. Bulzoni, 1998, p.63
  • (FR) A. Doyon e L. Liaigre, Jacques Vaucanson, mécanicien de génie, Paris, PUF, 1966

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