Utente:Tullipani3/Sandbox

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Mario Sbriccoli (Macerata, 2 marzo 19411º agosto 2015) è stato un giurista, storico e accademico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Macerata il 2 marzo 1941 da Luigi e da Landas Ciampichini. Fu il quarto di cinque figli: con lui Americo; Enrico, cantante e autore di canzoni con lo pseudonimo di Jimmy Fontana; Rita; Silvio.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Si laureò in giurisprudenza nel 1964 (voto 110 e lode) presso l’Università degli studi di Macerata con una tesi in storia del diritto italiano, avendo come relatore Paolo Grossi. Il suo lavoro era dedicato alle annotazioni di Antonio Genovesi alla prima edizione italiana dell’Esprit des lois di Montesquieu. Fu sotto la guida del maestro fiorentino che Sbriccoli intraprese la carriera universitaria presso l’Università di Macerata, nella quale restò attivo per quarant’anni. Fu professore incaricato di diritto comune dall’anno accademico 1970-71, vinse nel 1975 il concorso a cattedra per professore straordinario di storia del diritto italiano.

Incarichi[modifica | modifica wikitesto]

Preside della Facoltà di giurisprudenza per due mandati (1979-85), ha sempre tenuto la cattedra di storia del diritto italiano insegnando, per lunghi periodi, storia del diritto penale e storia delle istituzioni politiche e la storia moderna. Ha fondato e diretto l’Istituto di studi storici.

Ricerca[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1969 pubblicò L’interpretazione dello Statuto. Contributo allo studio della funzione dei giuristi nell’età comunale e nel 1974 il Crimen laesae maiestatis. Il problema del reato politico alle soglie della scienza penalistica moderna. Queste due monografie hanno offerto un contribuito significativo al programma di rinnovamento della storia del diritto in Italia lasciando segni profondi nella tradizione disciplinare e nel più ampio dibattito culturale. Sbriccoli dimostrò subito di saper individuare e affrontare questioni cruciali, tanto per la centralità dei temi che per la capacità di saper pensare e praticare la storia del diritto in stretta connessione con la dimensione giuridica, ma costantemente integrata da un’autentica visione interdisciplinare. Questi due studi non soltanto rivelano una precoce capacità di Sbriccoli di controllare fonti, materiali, apparati critici e simbolici, ma individuano già un ‘progetto’, ovvero le ‘opzioni fondamentali’ che prefigurano le convinzioni profonde e le linee portanti di un suo lungo e coerente percorso di ricerca. Negli stessi anni Sbriccoli partecipò attivamente alle iniziative promosse da Paolo Grossi che portarono nel 1972 al varo dei Quaderni fiorentini, rivista-progetto destinata a lunga vita e, nel 1980, alla nascita del Centro di studi per la storia del pensiero giuridico moderno[1]. Sbriccoli partecipò ai comitati scientifici delle riviste La questione criminale e Dei delitti e delle pene. A partire dagli anni Ottanta si collegò a importanti reti di ricerca internazionali: il Centre de recherches sociologiques sur le droit et les institutions pénales e più tardi il Groupe européen de recherches sur les normativités e l’International Association for the history of crime and criminal justice. Già nel corso degli anni Settanta Sbriccoli era diventato un punto di riferimento per tutti coloro che si interessavano al penale, alla storia della giustizia e della criminalità. In Sbriccoli il tema del diritto penale come fuoriuscita dalla vendetta, il profilo controverso dell’incivilimento e della costituzionalizzazione del penale rappresentano questioni irriducibilmente intrecciate con il governo della società, con la dimensione politica e ideologica del potere, con il processo volto ad assicurare che il penale, nel duplice versante dei diritti e delle libertà dei soggetti e delle necessità della giustizia e della sicurezza, resti ancorato a scelte di civiltà e di garanzia.

Opere scelte[modifica | modifica wikitesto]

  • L’interpretazione dello statuto. Contributo allo studio della funzione dei giuristi nell’età comunale, Milano, Giuffrè, 1969
  • Crimen laesae maiestatis. Il problema del reato politico alle soglie della scienza penalistica moderna, Milano, Giuffrè, 1974
  • Elementi per una bibliografia del socialismo giuridico italiano, Milano, Giuffré, 1976
  • Tutti i suoi scritti di storia del diritto penale sono stati pubblicati in Storia del diritto penale e della giustizia. Scritti editi e inediti (1972-2007), I-II, Milano, Giuffrè, 2009
  • Estratti vari da Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno, 1973-1975

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luigi Lacchè, Introduzione, Laurea honoris causa in studi politici e internazionali a Paolo Grossi, 2013, pp. 7.