Utente:Sapientiaeinitium/Gian Alberto Santini

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Gian Alberto Santini
File:Gian Alberto Santini.jpg
NascitaPiacenza, 25 maggio 1892
MortePadova, 13 marzo 1941
Luogo di sepolturaPadova
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
ArmaFanteria
CorpoAlpini
Reparto5º Reggimento alpini[1]
6º Reggimento alpini[2]
1º Reggimento alpini[3]
152º Reggimento fanteria "Sassari"[4]
Anni di servizio1909 - 1941
GradoTenente Colonnello
GuerreCampagna di Libia (1913-1921)
Prima guerra mondiale
Guerra italo-austriaca
DecorazioniCavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia[5]
Medaglia d'argento al valor militare[6]
Medaglia di bronzo al valor militare[7]
Croce al merito di guerra[8]
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Gian Alberto Santini (Piacenza, 25 maggio 1892Padova, 13 marzo 1941) è stato un militare italiano.

Alle armi dal 26 maggio 1909 quale allievo volontario nel Collegio Militare di Roma, nel luglio 1913 sbarca a Derna dove, con il Battaglione Festone mobilitato 54° Compagnia, partecipa alle varie azioni militari della Campagna di Libia fino all’aprile 1914.[9]

Rientrato in Italia, nell’agosto 1914 viene richiamato dalla licenza di convalescenza nel 5° Reggimento di Alpini “Battaglione Tirano”; il 24 maggio 1915, già promosso Tenente, raggiunge la zona di guerra con il battaglione “Stelvio”, conseguendo il grado di Capitano. Il 15 agosto 1915 viene ferito sul Monte Tuckett (Sondrio)[10] guadagnandosi la medaglia d'argento al valor militare.

Il 25 maggio 1916 viene ferito sul Monte Vršic (Monte Nero) da schegge multiple di bomba a mano[9][10] guadagnandosi la medaglia di bronzo al valor militare.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di un piccolo reparto in ricognizione attraverso terreno difficile ed aspro di alta montagna, riusciva a superare ogni difficoltà, nella notte, ed a raggiungere all'alba, un punto di passaggio obbligato per il nemico. Fatto segno al fuoco di una pattuglia avversaria, rispondeva col fuoco del proprio reparto, mettendo fuori combattimento gli assalitori. Attaccato, successivamente, da altra pattuglia, riusciva a metterla in fuga, pur avendo un morto e due feriti. Monte Tuckett Spitze (Sondrio), 15-16 agosto 1915
— 25 novembre 1916[6]
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di una compagnia alpina, a difesa di una importante posizione improvvisamente e violentemente assalita di notte da preponderanti forze nemiche, venuto a trovarsi in critica situazione, si slanciava, alla testa dei rincalzi, in lotta cruenta all'arma bianca, rimanendo gravemente ferito da bomba a mano. Monte Orsic (Montenero), 25-26 maggio 1916
— 21 dicembre 1923[7]
Croce al merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
— 10 ottobre 1918[8]
Medaglia commemorativa delle campagne di Libia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915-1918 - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'Oro per ufficiali (25 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bollettino Ufficiale 1913 pag. 185
  2. ^ Bollettino Ufficiale 1921 pagina 2549
  3. ^ Bollettino Ufficiale 1926 p.1854
  4. ^ Regio Decreto 17.12.1934
  5. ^ a b Iscritto nell'Elenco dei Cavalieri (Nazionali) al n. 1073 (Serie 3°)
  6. ^ a b Bollettino Ufficiale 1916, pag. 2242
  7. ^ a b Numero d'ordine 69334, Registrato alla Corte dei Conti il 23 dicembre 1923, Registro 271 guerra, Foglio 114
  8. ^ a b Numero d'ordine del Registro delle concessioni S342
  9. ^ a b La morte del valoroso ten. colon. Santini, in Il Gazzettino, 18 marzo 1941, p. 5.
  10. ^ a b La scomparsa di un valoroso, in Il Gazzettino di Treviso, 18 marzo 1941.
  11. ^ Brevetto n. 225585
  12. ^ Brevetto di Concessione n. 26486

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