Utente:Salvatore Lisanti/Sandbox

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Conseguenze dell'Alfabetizzazione in Occidente[modifica | modifica wikitesto]


La Rivoluzione Alfabetica[modifica | modifica wikitesto]


L’utilizzo di un alfabeto (sistema di scrittura costituito da singole lettere), pose le basi per una democratizzazione del sapere: ciò non poteva accadere, per esempio, nella società egizia, nella quale i geroglifici prevedevano un complesso sistema di decifrazione. La scrittura e la lettura erano vere e proprie pratiche esoteriche, privilegio di scribi e sacerdoti. Havelock sottolinea come questa rivoluzione fu il primo importante passo verso la democrazia: il sistema di scrittura greco cessava di essere inaccessibile (e con esso il sapere tutto), diventando invece uno strumento di condivisione della cultura per un numero maggiore di individui. Havelock trascura però un fatto non secondario: con l’alfabeto si apre la possibilità di scrivere le leggi e dunque di renderle pubbliche.​

I risvolti e le conseguenze della rivoluzione alfabetica sono perciò risultati decisivi da più punti di vista: in primo luogo da una prospettiva culturale, in quanto il suo ruolo è stato decisivo nella costituzione della forma mentis logico-definitoria della quale né la filosofia, né la scienza che ne ha ereditato la pretesa di universalità avrebbero potuto fare a meno. In secondo luogo da una prospettiva politica: le leggi trascritte diventarono potenzialmente accessibili a tutti e non più arbitrarie. Ciò significava anzitutto compiere un primo piccolo ma importante passo verso la democratizzazione della società e verso l’uguaglianza.

L'Alfabetizzazione nel terzo mondo​[modifica | modifica wikitesto]


Negli ultimi trent'anni del '900 anche nella maggior parte dei paesi del Terzo Mondo si sono registrati notevoli sforzi in funzione di un'espansione del sistema formativo; tuttavia, esistono ancora nazioni in cui circa la metà dei bambini non riceve un'istruzione formale e in cui si registrano altissime percentuali di evasione dall'obbligo scolastico e di analfabetismo. Ovviamente la carenza di alfabetizzazione impedisce gli sviluppi di ogni forma ulteriore di istruzione.​

Negli ultimi decenni del '900 alcuni paesi hanno tentato di utilizzare radio e televisione per trasmettere programmi didattici. In altri, come per esempio l'India, si sono incentivati gli interventi di self-help education, tramite cui le persone con un minimo di istruzione o con competenze professionali vengono incoraggiate a trasmettere queste competenze ad altri individui durante il proprio tempo libero. Si cerca di individuare pratiche educative capaci di tener conto della condizione reale del territorio e della popolazione, al fine di ottenere quei risultati che il sistema scolastico tradizionale non riesce a raggiungere.

A. Lurija[modifica | modifica wikitesto]


Nel 1976 veniva pubblicato il saggio Storia sociale dei processi cognitivi di A. Lurija, sociologo e psicologo sovietico che negli anni ’30 era stato inviato in Asia centrale per condurre alcuni studi sulle popolazioni locali. Tra i soggetti osservati, alcuni contadini analfabeti dell’Uzbekistan attirarono la sua attenzione: essi identificavano figure geometriche astratte con oggetti concreti (il cerchio con un piatto, il triangolo con un tetto, ecc.) ed erano incapaci di condurre ragionamenti deduttivi semplici. ​

Un caso riportato dallo studioso mostrava, ad esempio, come di fronte alla questione: «Nell’Estremo Nord, dove c’è la neve, tutti gli orsi sono bianchi. Novaya Zemlja è nell’Estremo Nord e lì c’è sempre la neve. Di che colore saranno gli orsi?», la risposta più comune tra i contadini analfabeti era: «Non lo so…io ho visto solo orsi neri. Non ne ho visti di altri…ogni località ha i suoi animali». La stessa domanda venne poi posta ad un altro contadino della zona, che però sapeva in parte leggere e scrivere. La sua replica fu ben diversa: egli riconosceva che, “seguendo le parole” di Lurija, gli orsi sarebbero dovuti essere tutti bianchi.​

W.J.Ong​[modifica | modifica wikitesto]


L’antropologo e storico delle culture W. J. Ong nella sua celebre opera Oralità e scrittura ha ripreso le osservazioni di Lurija per analizzare le modalità in cui l’alfabeto ha trasformato la nostra forma mentis, sottolineando che le risposte date a Lurija, all’epoca inaspettate, non dipendevano da un deficit di intelligenza degli individui studiati. Semplicemente il loro pensiero non si conformava ad una logica definitoria: le facoltà tipiche di un soggetto razionale non vanno perciò considerate innate, ma sono, secondo Ong, un prodotto della scrittura alfabetica.​

È rilevante un’ulteriore testimonianza contenuta nell’opera di Lurija: alla richiesta di dire che cosa fosse un albero, un contadino analfabeta ne elencò singoli esemplari (il melo, l’olmo, ecc.); sono evidenti le analogie con le risposte che nei dialoghi platonici Socrate riceve dai suoi interlocutori: è ciò che accade quando Menone, posto di fronte alla domanda “che cos’è la virtù?”, risponde fornendo esempi. Socrate gli fa dunque notare che in tal modo la virtù in sé non è stata definita. ​

L'Alfabetizzazione Oggi​[modifica | modifica wikitesto]


I dati sull’alfabetizzazione nel mondo messi a disposizione dal Rapporto Unesco datato 2017 ci restituiscono: solo il 10% dei giovani nel mondo è sprovvisto di competenze in tema di lettura e capacità di scrittura (dati 2016) 750 milioni di adulti nel mondo, di cui due terzi donne, non sanno né leggere né scrivere. Negli ultimi 50 anni – per utilizzare lo stesso metro utilizzato dall’Unesco nel suo rapporto per alcuni confronti – ci sono stati dei miglioramenti sensibili. Ma allo stesso tempo che il fardello di arretratezza riguardante i livelli di alfabetizzazione nel mondo è molto pesante e difficile da smaltire a pieno.​
L’area dove questa problematica viene maggiormente avvertita è l’Asia meridionale, con una percentuale di analfabetizzazione pari al 49%.

Percentuale analfabeti Provenienza
27% Africa sub-sahariana
10% Asia orientale

Asia sudorientale

9% Africa settentrionale

Asia occidentale

4% America Latina

Caraibi

Meno del 2% Asia centrale

Europa Nord America Oceania