Utente:Mywikicu1239/Sandbox1

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Villa Pallavicino
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàStresa
Informazioni generali
CondizioniIn uso

La Villa di Pallavicino si trova a Stresa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Villa Pallavicino di Stresa fu costruita come residenza privata nel 1855, in seguito all'acquisto dei terreni della zona “Sabbion grossa” (dal nome del torrentello che l’attraversa) da parte di Ruggero Bonghi, statista e letterato. L’anno seguente ampliò i possedimenti assorbendo la tenuta “La Filippina”. Nel 1862 il complesso passò alla famiglia genovese Pallavicino che ampliò la tenuta trasformandola in una villa ottocentesca in stile neoclassico.

I discendenti della famiglia decisero di trasformare il giardino in un museo faunistico aperto al pubblico: il 7 agosto grazie Lodovico Pallavicino fu inaugurato il parco zoologico; la fauna presente era autoctona successivamente si arrivò ad avere un complesso zoologico molto variegato con specie esotiche quali foche e pinguini. Dal 2017 il parco Pallavicino è entrato a far parte del complesso delle Isole Borromee.

L’apertura di Villa Pallavicino, annunciata dal “Gazzettino di Stresa” portò molto afflusso turistico alla città, che già poteva vantare questo primato di presenza per Mottarone, il Giardino Alpinia e le isole borromee.

Analisi dell’opera[modifica | modifica wikitesto]

Villa Pallavicino segue un impianto architettonico simmetrico, è costituita da tre piani e due scale laterali che collegano il livello del giardino a quello della terrazza su cui si affacciano i locali del piano terra.

La Villa è costituita da una fronte che guarda il lago, Questo prospetto presenta elementi in stile neoclassico: semicolonne con capitello ionico, poste come divisione delle finestre del salone centrale, lesene che decorano i corpi laterali, cornici, architravi e il cornicione sostenuto da mensole.

Al di sopra della Villa vi è una copertura a terrazza, con balaustre e statue che ricordano lo stile palladiano. La parte a nord più semplificata è adornata da finestre con timpani curvilinei e termina con un attico centrale.

I giardini e parco zoologico[modifica | modifica wikitesto]

Vista delle serre.

La villa venne costruita nell’intento di preservare la spontaneità dell’ambiente naturale,fu circondata da un grande giardino all'inglese,esteso per oltre 15 ettari,dove tutt'oggi si alternano prati,arbusti e zone ricche di grandi alberi.

I marchesi Pallavicino arricchirono la villa di serre e di ali che oggi si estendono per 7 chilometri.

I fiori con i loro colori sono l’elemento più appariscente del paesaggio,ma la vera meraviglia sono gli alberi: i Castanea e i lyriodendri(forse tra i più antichi in Italia), i faggi rossi, gli aceri, i larici, i maestosi ginko biloba, le altissime sequoie,i platani e le profumatissime magnolie. Vera e propria attrazione è il grandioso cedro del Libano posto nell'anfiteatro naturale di fronte alla villa.

Agli amanti dei fiori è dedicata la zona più pianeggiante e soleggiata del parco, il viale delle serre: una vera festa di colori e profumi.

La grande serra ospita piante esotiche ornamentali, mentre le aiuole sono un’esplosione di rose, azalee, rododendri, narcisi, magnolie e glicini.

Tra i fiori emergono gli specchi d’acqua delle fontane e dei laghetti nelle cui acque nuotano i cigni neri.

Nei dintorni possiamo vedere fenicotteri,cicogne e anatroccoli in semilibertà.

Il parco di villa Pallavicino non è un vero e proprio zoo poiché la presenza degli animali è quasi naturale: essi si aggirano tra i boschi e corrono nei prati,i visitatori possono avvicinare i lama,le caprette tibetane e i daini.

Nei pressi della romantica cascina Filippina pavoni, liberi nei prati,si lasciano ammirare. Non mancano animali insoliti come il canguro,la lontra,la zebra, alpakae, tra i volatili, il calaoe i pappagalli.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Lazzarini, Dimore di lago: ville, castelli, parchi e personaggi della sponda piemontese del Lago Maggiore, Stresa, Scenari, 2015, ISBN 978-8894048230.