Utente:MarcoMichele2018/Sandbox

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ROLLINO LUIGI[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Rollino 1° Capitano della Marina Militare Italiana in uniforme 1967

1° Capitano del C.E.M.M. della Marina Militare italiana e Partigiano combattente col nome di battaglia Paolo, Tenente della 10° Divisione, 107° Brigata Partigiana Garibaldi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Rollino nacque a Trichiana in provincia di Belluno il 5 Agosto 1911 da Rollino Mario (06/12/1885) e da Vittoria Trevisson (11/10/1885), è il secondogenito di 5 fratelli, Romilda (1909), Renzo (10/08/1913) Flora (15/02/1915), e Vincenzo (19/07/1923). Famiglia molto povera indurrà Luigi ad entrare giovanissimo nella [1]Regia Marina Italiana percorrendo tutta la carriera prima da marinaio, da sottufficiale e da ufficiale fino al vertice di carriera, ammesso dalla normativa in vigore, di 1° Capitano del C.E.M.M.(S.N.), morì a Roma per grave malattia il 9 dicembre 1968 ancora in servizio permanente effettivo. Il padre Mario, socialista e perseguitato politico, dalla casa di Ozzano Monferrato è costretto a emigrare in Australia da dove rientra verso la fine degli anni trenta, quando ormai la moglie è in cattive condizioni di salute a cui segue una morte prematura (27/02/1937). Luigi che nel ramo veneto della famiglia è conosciuto con il nome di Rollino Luigi Ederle lascia famiglia ad Ozzano Monferrato, e si arruola volontario il 18 marzo 1929 nel C.E.M.M. a Maridepo La Spezia come Allievo Torpediniere Elettricista con ferma di 4 anni a premio. Viene ammesso nel ruolo sottufficiali il 1 dicembre 1935.

Incontra la sua famiglia molto raramente nelle brevi licenze, continuamente imbarcato tra il personale navigante o frequentante le scuole di specializzazione della Regia Marina. Nell’inverno del 1941 in licenza si reca in visita dalla zia Angela Rollino coniugata Pero a Pontestura Monferrato, dove incontra Giuliana Serrafero (06/12/1920) figlia di un importante agricoltore locale Michele Serrafero (27/03/1890)[[2]]che sposa il 27 luglio 1941

Luigi e Giuliana Rollino

. Partecipa ad alcune storiche imprese come la Spedizione Transatlantica in Brasile di Italo Balbo[[3]] [[4]] imbarcato su una delle navi appoggio agli idrovolanti

Fotografia Stormo Balbo 1 e Divisione Esploratori in arrivo a Rio de Janeiro il 15 gennaio 1931 presa da una delle navi appoggio.

, sempre imbarcato partecipa alla Campagna d’Albania e a tutto il Secondo Conflitto Mondiale, prevalentemente a bordo di Navi Corazzate raccogliendo riconoscimenti medaglie ed encomi per il servizio in attività belliche e civili.

Stato di Servizio[modifica | modifica wikitesto]

Frequenta le Scuole della Regia Marina di San Bartolomeo a La Spezia dal 20 marzo 1929 a cui segue il primo imbarco l'11 gennaio 1930 sulla Nave Antoniotto Usodimare (cacciatorpediniere) a cui segue il 1 giugno 1931 la Nave Cristoforo Colombo (veliero), successivamente il 16 ottobre 1931 la Alberto di Giussano (incrociatore).

Dopo un periodo di aggiornamento professionale alle Scuole della Regia Marina di San Bartolomeo a La Spezia il 12 gennaio 1936 è destinato all’imbarco sulla prima Nave Corazzata, Regia Nave Corazzata Conte di Cavour (nave da battaglia) Il 1 dicembre 1939 è destinato all’imbarco sulla Regia Nave Corazzata Caio Duilio_(nave_da_battaglia_1913) dove trascorrerà tutto il periodo bellico fino al 8 settembre 1943. Il 9 settembre 1943 è catturato e fatto prigioniero dalle forze tedesche occupanti l’Arsenale militare marittimo della Spezia il giorno 11 settembre riesce a fuggire, raggiunge la famiglia a Pontestura e si unisce alla Resistenza italiana come Partigiano Combattente dal 12 settembre 1943 fino al 7 maggio 1945. Rientra nella Marina Militare Italiana nel Centro di Raccolta della Marina di Genova il 8 maggio 1945. Dopo un periodo di addestramento nella Base della Marina Militare a Taranto il 17 novembre 1945 effettua il suo ultimo imbarco sulla Nave Incrociatore Eugenio di Savoia (incrociatore). Il successivo periodo di servizio permanente effettivo lo svolge a Roma con vari incarichi presso vari uffici del Ministero della Marina Militare. E’ nominato Sottotenente C.E.M.M. (Servizi S.T.)[[5]] il 30 dicembre 1959. E’ promosso Tenente il 5 aprile 1961 e successivamente promosso a Capitano e 1° Capitano del C.E.M.M. (S.T.) il 31 dicembre 1967. Muore in Servizio Permanente Effettivo il 9 dicembre 1968.

Partigiano Combattente[modifica | modifica wikitesto]

Tenente della 10° Divisione, 107° Brigata Partigiana Garibaldi.

A seguito dell'Armistizio dell' 8 settembre 1943 [[6]] [[7]] il 9 settembre 1943 è catturato e fatto prigioniero dalle forze tedesche occupanti l’Arsenale di La Spezia il giorno 11 settembre riesce a fuggire,raggiunge la famiglia a Pontestura e si unisce alla Resistenza in territorio nemico nella regione del Monferrato[[8]] dove opera come Partigiano Combattente, inizialmente col nome di "Marescial". Negli ultimi mesi del 1943 e per tutto il 1944 collabora con le brigate partigiane di Camino (Italia) Monferrato per azioni di disturbo delle attività tedesche e fasciste tra Pontestura, Camino e Trino Vercellese secondo le direttive del Partigiano Dott. Gabriele Serrafero. Entra nelle formazioni guidate dal comandante Favre in attività tra Piazzano Monferrato [[9]], Mombello Monferrato e Zenevreto Monferrato[[10]]. Contribuisce alla formazione dei primi gruppi "Patria", Divisione Patria, formazione partigiana cattolica comandata da Edoardo Martino, dove opera con incarichi speciali di carattere tecnico per lo studio ed esecuzione di atti di sabotaggio a linee telefoniche, elettriche e altre strutture elettromeccaniche a servizio dell'occupante tedesco.

Il 17 ottobre 1944 partecipa alla difesa di Pontestura dalla rappresaglia tedesca e fascista a seguito della cattura di un cannone delle truppe tedesche da parte di alcuni elementi di una formazione partigiana locale, intervenendo presso la brigata responsabile della cattura, nelle trattative per la restituzione del cannone ed i susseguente salvataggio del paese dall'incendio appiccato dalle forze tedesche e dei 60 ostaggi civili già sequestrati e avviati alla prigionia (vedi anche il libro "I di del Pùciu" romanzo storico di Marco Michele Rollino[[11]]).

I di del Pùciu romanzo storico di Marco Michele Rollino, storia della Rappresaglia tedesca a Pontestura

Dopo lo scioglimento il 2 novembre 1944 della formazione "Patria" continua la sua attività di Partigiano Combattente con il nome di battaglia di "Paolo" con le formazioni dirette da Pedro (Oreste Spinoglio), Nardo (Pietro Osta) e Orlando Orlandi (Rinaldo Ronco) nella 79° Brigata Garibaldi e nella successiva 181° Brigata "Piacibello"[12]]. Nel marzo del 1945 entra far parte del Comando della 7° Zona Operativa Piemontese, 10° Divisione, 107° Brigata Garibaldi "Aldo Porro" [[13]] a Camino Monferrato e Gabiano comandata da Ivan (Ferdinando Cioffi)[[14]] con il Capitano Ivano Ivani (Lauro Amato Colliard) e il Commissario di Zona Aldo Red ( Elio Pocchettini )[[15]].

Il 25 aprile 1945 partecipa alla liberazione di Casale Monferrato da parte della Brigata Garibaldi e della Formazione 181° Brigata "Piacibello". Il 26 e 27 aprile 1945 partecipa alla liberazione di Alessandria con la 107° Brigata Garibaldi (Aldo Red, Ivan) a cui segue la destinazione al Comando "Piazza" come ufficiale alle dirette dipendenze del Commissario Aldo Red (Elio Pochettini). Il comandante Ivan lo chiama a ricoprire il ruolo di Aiutante Maggiore del comandante Alessio (Dante Musso) al Comando della Polizia "Piazza" di Alessandria[[16]].

Riconoscimenti e Decorazioni[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti Marina Militare[modifica | modifica wikitesto]
  • Encomio Solenne [[17]]
  • Attestato Croce d'Oro [[18]]
  • Attestato Croce d'Argento [[19]]
  • Attestato della Campagna d'Albania [[20]]
  • Attestato Guerra di Liberazione Patrioti volontari della Libertà [[21]]
  • Attestato Lunga Navigazione [[22]]
  • Attestato Medaglia d'Argento per Lunga Navigazione [[23]]
  • Attestato di Riconoscimento delle Campagne di Guerra [[24]]
  • Attestato della Prima Croce al Merito di Guerra [[25]]
  • Attestato della Seconda Croce al Merito di Guerra [[26]]
  • Attestato della Terza Croce al Merito di Guerra [[27]]
  • Attestato di Volontario della Seconda Guerra Mondiale [[28]]
  • Attestato della Guerra di Liberazione[[29]]
  • Attestato della Guerra di Liberazione [[30]]
  • Attestato di Navigazione in guerra su Navi Corazzate [[31]]
  • Attestato del Periodo Bellico [[32]]
  • Certificato di Abilitazione a Torpediniere [[33]]
  • Diploma di Cavaliere della Repubblica [[34]]
Riconoscimenti Guerra di Liberazione[modifica | modifica wikitesto]
  • Certificato di Patriota da Generale Alexander [[35]]
  • Tesserino di Luigi Rollino CLN 107 Brigata Garibaldi gruppo Aldo Porro [[36]]
  • Tesserino di Riconoscimento CLN 10° Div. d'assalto Garibaldi Antonio Gramsci COMANDO [[37]]
  • Tesserino CLN Comando Militare Regionale del Piemonte [[38]]
  • Documento CCNL Pontestura [[39]]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • I dì del Pùciu Romanzo storico di Marco Michele Rollino sulla Rappresaglia tedesca a Pontestura [[40]]
  • Libro Storia Senza Eroi i cannoni di Pontestura - Ermanno Ronco - Edizioni Montedit 2015 [[41]]

Archivio Fotografico[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Rollino 1941 [[42]]
  • Giuliana Serrafero 1941 [[43]]
  • Luigi e Giuliana Rollino [[44]]
  • Luigi e Giuliana Rollino a Taranto 1941 [[45]]
  • Mario Rollino e Vittoria Trevisson Rollino 1910 [[46]]
  • Michele Serrafero e Teresa Corrado in Serrafero [[47]]
  • Italo Balbo con il governatore di Rio de Janeiro gennaio 1931 [[48]]
  • Lo Stormo 1 di Italo Balbo e la divisione Esploratori davanti alla baia di Rio de Janeiro il 15 gennaio 1931 [[49]]
  • Salvataggio dell'equipaggio dell'aereo I-Bais del Cap. Umberto Baistrocchi, in oceano Atlantico il 6 gennaio 1931 [[50]]
  • Regia Nave da Battaglia corazzata Caio Duilio 1941 [[51]]
  • Regia Nave da Battaglia corazzata Conte di Cavour [[52]]
  • Luigi Rollino con il figlio Marco Michele a Napoli a bordo dell'incrociatore Duca degli Abruzzi 1957 [[53]]
  • Equipaggio sul ponte della Nave Corazzata Conte di Cavour [[54]]