Utente:Manubott/Sandbox

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Paolo Bottai nel 1977
Paolo Bottai nel 1977

Paolo Bottai (Montecatini Terme, 22 giugno 1942 – Cecina, 15 dicembre 2022) è stato un pittore, illustratore e scultore italiano, conosciuto in particolare per i suoi quadri surrealisti e onirici.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Alle Gorette, 1974 - Periodo pittorico "Gli Irrazionali"
Alle Gorette, 1974 - Periodo pittorico "Gli Irrazionali"

Paolo Bottai nacque a Montecatini Terme (PT) il 22 giugno 1942, in pieno conflitto mondiale, figlio di Alfio Bottai e Leonetta Cappelli, passò i primi 7 anni della sua vita nel paese natale. Fin dalla tenerissima età, maturò una grande curiosità e forte interesse al mondo dell'arte. Con il trasferimento della famiglia sulla costa tirrenica a Rosignano Solvay, il suo interesse alle arti si acutizzò ancora di più. La madre infatti, capite le capacità del figlio, lo avvicinò alla bottega del pittore Sirio Bandini, l'allora vicino di casa, che divenne da subito, suo maestro. Il discepolo, che frequentava quotidianamente lo studio del Bandini, venne quindi introdotto ai rudimenti della pittura. In adolescenza il Bottai, si avvicinò anche al maestro scultore Rolando Filidei, che riconobbe le doti artistiche del giovane fino a diventarne uno dei suoi più forti estimatori. Celebre fu il busto del giovane Bottai, che lo scultore realizzò in terracotta, come segno di profonda stima. Già dal 1954 partecipa a mostre e concorsi di pittura estemporanea ricevendo premi e riconoscimenti. Nel 1966 organizza la sua prima personale.

Esperienze Veneziane[modifica | modifica wikitesto]

Nel pieno della maturità artistica, nel 1968 si trasferisce a Venezia, dove inizia un’intensa relazione con artisti di fama nazionale come il pittore Emilio Vedova e gli scultori Murer e Bertazzolo, che lo portano a fondare la Galleria “Il Riccio” divenendone responsabile artistico.

Bottai in mostra insieme a Renato Guttuso ed altri artisti ad una mostra di disegno e grafica nel 1974
Bottai in mostra insieme a Renato Guttuso ed altri artisti ad una mostra di disegno e grafica nel 1974

Il periodo degli Irrazionali[modifica | modifica wikitesto]

Bottai inizia un lungo peregrinare tra il Veneto e la Toscana dove sovente rientra. Proprio a Rosignano, con alcuni artisti locali, nel 1971 costituisce il gruppo artistico "Gli Irrazionali" divenendone il teorico. La sua ricerca pittorica in quegli anni si concentra su paesaggi molto particolari. Con il gruppo degli Irrazionali forma un sodalizio che li accompagna per 10 anni in una forte ricerca istintiva della natura rappresentata. Nei dipinti di quell'epoca Bottai, toglieva tutto ciò che reputava scontato, immettendo una carica di analisi personalissima e lucida, andando a rappresentare le scene smaterializzandole totalmente dal reale, ma piuttosto rappresentandole come le "sentiva dentro". Le opere sono cariche e trasudanti dello stato d'animo del momento.


Una pittura che cambia: Dal Subliminale

Stazionatosi definitivamente in Toscana intorno alla fine degli anni '70, la sua continua ricerca lo porta a percorrere strade completamente nuove e ciò fa mutare notevolmente la sua pittura sia nella forma che nei contenuti. Negli anni '90 abbandona totalmente gli stereotipi della pittura classica e intraprende una strada nella quale, intense emozioni si manifestano nelle tele contorcendo e formando colori, forme, figure umane e animali, luci ed ombre. Per far ciò, attinge da trattati di filosofia e psicologia una conoscenza che lo porta ad aprire scenari innovativi, creando qualcosa di molto originale, che non si rifà a nessun artista passato. Nelle opere "Dal Subliminale", si trovano inesauribili forme e figure, luci ed ombre, cose inespresse e in embrione. Un coacervo di anfrattuosità che sembra far precipitare attraverso una sorta di girone dantesco verso una luce inquietante. L'osservatore si ritrova ad abbandonarsi alla visione di questi racconti fantastici e a dar fondo alle proprie risorse interpretative inconsce, preconscie e coscienti.

L'ultimo decennio[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni, l’evoluzione della sua ricerca, lo porta ad affrontare sempre nuovi stili e nuovi filoni pittorici. Spesso si ha difficoltà nel riconoscere la stessa mano rispetto ai molteplici temi affrontati e tecniche utilizzate.

La morte[modifica | modifica wikitesto]

Bottai nel 2004
Bottai nel 2004
"I Ragni", uno degli ultimi quadri dell'artista, Maggio 2022
"I Ragni", uno degli ultimi quadri dell'artista, Maggio 2022

Paolo Bottai muore a Cecina il 15 dicembre 2022 a causa dell'aggravarsi di una linfocitosi cronica. È sepolto nel cimitero di Rosignano Marittimo (LI).

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]