Utente:MagicLinking/sandbox

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«Il segreto della felicità è prendere, le medicine giuste»

[2]

Anubi
fumetto
File:Anubi con cartellini autori.png
La copertina del fumetto con i cartellini degli autori
Lingua orig.Italiana
PaeseItalia
TestiMarco Taddei
DisegniSimone Angelini
EditoreGRRRZ Comic Art Books
1ª edizioneNovembre 2015
Albiunico
Generegraphic novel

Anubi[modifica | modifica wikitesto]

Anubi è un fumetto edito da GRRRZ Comic Art Books scritto da Marco Taddei e disegnato da Simone Angelini. Vincitore del premio "Miglior fumetto italiano" al Treviso Comic Book Festival 2016[3] e "Miglior fumetto del 2015" per i lettori di Repubblica XL [4], narra la storia della divinità egizia che ha perduto totalmente la propria veste di Dio finendo in esilio insieme ad Horus in una avvilente città di provincia.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Anubi, imponente, adorato e venerato Dio Egizio viene esiliato insieme ad Horus, in una squallida cittadina dei giorni nostri. Dopo aver perso completamente la sua essenza divina e assunto del tutto i connotati di una persona normale, mantenendo soltanto l'aspetto e il ricordo dei tempi antichi, conduce una vita desolata, vagabondando tra le vie della città senza mai un soldo, e venendo continuamente insultato e trattato male dai suoi abitanti per via della sua "fama negativa", Anubi infatti è un ex tossico che si porta dietro un passato che lo perseguita. L'unico suo rifugio è un sordido bar che lo accetta, dove beve Campari insieme a dei "conoscenti" che formano i bassifondi della città. I suoi amici sociopatici infatti, sono divisibili in varie categorie in base a come Anubi li visualizza, ci sono: "I tossichetti","Le suore","I vigili urbani" o "I vecchi" e molte altre singole persone che riassumono le sue conoscenze; tra di esse c'è pure Enrico, amico di vecchia data di cui ci viene raccontata la sua storia. Anubi e Enrico formavano insieme agli inizi degli anni 2000, un piccolo gruppo punk dove suonavano a Berlino; Enrico era già un tossico all'epoca e con il ritorno a casa di Anubi non viene altro che sancita la sua immersione nella droga. Qui entra in gioco un personaggio particolare, una donna rachitica, paziente e carina nei modi, che semplicemente viene chiamata "scimmia" la quale segue in continuazione Enrico e gli ricorda di drogarsi. E' la sua dipendenza. Che anche Anubi ha e che lo perseguita in continuazione. Sarà infatti proprio per colpa della "scimmia" che lo costringeva a non far niente e drogarsi e basta, che Enrico, il quale viveva ormai a casa di Anubi, sarà costretto ad andarsene e vivere da solo senza niente. Anubi, vedendo la condizione in cui si era ridotto Enrico decide quindi di trovarsi un lavoro e tra una vicenda assurda e un'altra, finisce a lavorare da Victor, un uomo con la faccia da teschio, che gestisce un mattatoio. Un lavoro pesantissimo che però ruba tempo ad Anubi e alla sua dipendenza. Tornato infatti da lavoro, si dirigerà al bosco più vicino, sotterrando la propria scimmia e abbandonandola lì, per poi andare ad ubriacarsi guidando la macchina. Successivamente degli scambi con altri personaggi della città non fanno altro che sottolineare l'emarginazione che inutilmente Anubi subisce, come l'incontro con "Le suore" che lo accusano di colpe assurde solo per il gusto di farlo oppure un assistente dei servizi sociali che esprime la propria repressione rifacendosi con i tossici, al posto di aiutarli; in più delle offese scritte nei bagni non fanno altro che aumentare l'odio gratuito nei confronti del protagonista. Nel frattempo arriva il Natale e Anubi si riunisce con la famiglia, il rapporto si percepisce essere molto travagliato e nonostante un affetto anche profondo nei confronti l'uno degli altri, la distanza tra loro è parecchio profonda. La storia prosegue con Enrico al bar, che non sopporta più il suo nuovo lavoro, la città e le persone, e si sfoga farneticando di progettare una strage, questa utopica idea però poi si sposterà verso tutti i principali personaggi del libro, che rispondendo alla loro maniera alla domanda di come progettare una strage, fanno sì che si crei un clima di allegria e socialità, tra battute e risate, che unisce tutti e che mai prima di allora si era visto all'interno della storia. Passato il Natale, Anubi incomincerà ad avere degli incubi legati al passato e alla sua dipendenza, rivivendo una sequenza di finta felicità che culminerà con l'incontro con un teschio, raffigurante la morte. Il giorno dopo, Anubi infatti viene a scoprire proprio che Enrico è morto di overdose, la notizia inizialmente non lo colpisce tanto, ma successivamente sentirà il peso dell'accaduto e andrà a trovare la scimmia di Enrico, traumatizzata per l'evento. Anubi decide quindi prenderla e portarla via con sè, ma quello che sembra un gesto di carità si rivela invece un vesto estremo, in cui la scimmia verrà abbandonata sul ciglio della strada, con Anubi che se ne andrà via contento. Nel frattempo entra in scena un altro personaggio: Miki, una ragazzina, nipote del vicino di casa di Anubi che prenderà una cotta per lui. Miki è infatti la tipica adolescente in crisi che cerca di sembrare più grande agli occhi di Anubi. I due passano molto tempo insieme, e una sera, durante una passeggiata, lei porta Anubi in una casa abbandonata dove vengono svolti bizzarri riti satanici. Qui vengono sorpresi dalle suore che già incolpavano Anubi di strani rituali, fortunatamente riescono a scappare, ma questo inciderà ancora di più sulla condizione sociale di Anubi. Non molto dopo infatti, a casa sua, si presenterà un nuovo assistente sociale, donna, che incolperà il protagonista di portare una minore in posti abbandonati. La donna sarà tuttavia clemente e chiuderà un occhio sulla faccenda, lasciando ad Anubi un strano biglietto da visita, che all'apparenza sembrerà quello di assistenza sociale, ma che sul retro si rivelerà di un night club. Anubi, incuriosito, decide una sera di dirigersi verso il locale dove assisterà ad uno spettacolo sadomaso svolto proprio dalla donna. Una volta concluso, i due si troveranno insieme in macchina e dopo una chiacchierata si sposteranno verso casa di Anubi, dove consumeranno un sentimentale rapporto amoroso. Le cose sembrerebbero andare per il meglio, finchè alla donna non prende un attacco di rabbia e incomincia a colpire Anubi, ferendolo con un coltello. Anubi completamente spaventato e preso alla sprovvista dalla situazione fugge via ferito, finendo per le strade della città da solo, scappando dalla donna impazzita che lo insegue e trovando alla fine delle cure da Miki; successivamente per via del sangue perso, alcune allucinazioni sul suo passato lo travolgono. Non molto dopo, Anubi è al solito bar che beve, qui viene invitato da Bill, lo zio di Miki, a venire a casa sua perchè sua nipote le deve parlare: Miki le dice che è incinta di lui, nonostante i due non avessero mai avuto rapporti, infatti dice proprio che è stata fecondata da un Dio, e come la Madonna è rimasta incinta vergine. Lo zio di Miki, quindi decide che i due si devono sposare e prepara il tutto per una cerimonia, ovviamente Anubi è completamente contrario a questa assurda situazione e prova ad andarsene, ma Bill lo ferma puntandogli una pistola addosso e premendo il grilletto. La pistola però è scarica e Anubi capisce che è definitivamente arrivato il tempo di andarsene dalla città. Esce dalla casa di Bill e in silenzio prepara le sue cose, prendendo il primo treno che parte. Una carrellata di immagini ci fa vedere la città che infine viene definitivamente poco dopo devastata da degli strani animali, già visti in precedenza che popolavano le fognature. Questi strani animali, aumentati di numero a dismisura, mangeranno i suoi abitanti e distruggeranno nella totalità la città. Anubi, prendendo il treno senza biglietto si ritroverà a fare i conti col controllore, che in una crisi di ira, legherà e picchierà il povero protagonista nei bagni, per non avere il biglietto. Infine, gliene darà uno pagato, quasi come a ricompensa per le botte che ha preso. La storia si conclude con Anubi distrutto da tutto e stremato, che davanti allo specchio della toilette si guarda col visto sfregiato, togliendosi la propria faccia, rivelandosi nient'altro che una maschera, facendo vedere un volto umano pieno di tagli e lividi, infine uscirà dai bagni e si sederà su un posto, con controllore che nel frattempo gli oblitererà il biglietto.[5]

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Il fumetto all'inizio della narrazione, ci presenta il "Catalogo frenologico dei nuovi amici di Anubi", che comprende:

«Conoscenti, scrocconi, mosche da bar, avventori, nullafacenti, molesti, perdigiorno, rammolliti, piattole, etc. etc.»

[6]

Questo piccolo excursus nella testa del protagonista, permette di presentare svariati personaggi che sono presenti all'interno della storia, rappresentando i loro problemi e tratti sociali.

  • I tossichetti, descritti come un incrocio tra scarafaggi e spore che proliferano in ogni angolo della città. Sono per lo più giovani, fratelli o sorelle di altri ragazzi, finiti in galera o morti suicida.Sono dediti a molte attività e rivendono qualsiasi cosa.[7]
  • Travis, il tipico uomo della città di provincia che beve e controlla tutto e tutti. Se qualcosa andasse male, non opporrebbe un singolo muscolo per aiutare.[8]
  • Il clown, si guadagna da vivere gonfiando palloncini per i bambini, ma in verità è un nazista. La sua vera passione è raccontare barzellette xenofobe o di dubbio gusto su ebrei.[9]
  • L'uomo col cancro in faccia, non frequenta i bar, ma spesso si mette con una sedia davanti alla porta della sua casetta a fissare la gente che sta al bar. E' sempre solo, ma cerca compagnia.[10]
  • Burroughs, va al bar a bere cose bizzarre, come una vodka con acquavite o una tassoni mescolata con l'aperol. E' il classico vecchio di paese, scrittore, e si crede che la droga gli abbia dato una super longevità.[11]
  • Le suore, sono tre e mai più di tre. Vengono da un vecchio conventino seppellito nelle vie del centro e frequentano il bancone come vere e proprie mosche da bar. Fumano, bevono e sono delle provocatrici.[12]
  • I vigili urbani, bevono una sambuca, leggono il giornale tutto il giorno, si guardano intorno. E poi tornano a fare multe. "Sono esseri umani in una forma più improbabile e primordiale". [13]
  • I vecchi, non si sa mai cosa cerchino e affilano le loro armi in vista di una resa dei conti contro ogni essere umano che non sia loro. Sono altamente irritabili.[14]

Questi sono i personaggi che rientrano nel Catalogo di Anubi, molti altri sono esterni a questa rappresentazione, ma rientrano comunque all'interno delle vicende.

  • Horus, probabilmente l'amico più vicino ad Anubi poichè come lui, è stato esiliato dalla sua condizione divina. Vive ricordando il passato e i tempi andati.
  • Enrico, amico di vecchia data di Anubi, i due suonavano insieme in un duo punk. E' un tossico perseguitato dalla sua dipendenza ma nonostante tutto tiene alla precisione delle cose e nella vita.
  • Scimmie, così chiamate, sono delle giovani donne rachitiche, vivono e seguono in continuazione Anubi e Enrico, rappresentano la loro dipendenza.
  • Miki, è la nipote del vicino di casa di Anubi. E' una ragazzina di 16 anni che cerca di apparire più grande agli occhi degli altri. Si comporta come la tipica adolescente confusa, tra una cotta atipica e strane compagnie.
  • Victor, è il datore di lavoro di Anubi, gestisce un mattatoio. Ha uno strano senso dell'umorismo e fa in continuazione battute.
  • Linda, la nuova assistente sociale di Anubi. E' una donna adulta dagli strani gusti sessuali, lavora in un night club dove pratica sadomaso.
  • Genitori di Anubi, li vediamo soltanto durante il Natale. Sembrano felici, ma il rapporto che hanno con Anubi è assolutamente distaccato. Si parlano poco, senza mai affrontare argomenti specifici.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Anubi ha ricevuto un'accoglienza quasi all'unanimità positiva, da parte del pubblico e della critica, vincendo infatti il premio "Boscarato" come migliore fumetto italiano al Treviso Comic Book festival 2016 [3], il premio come "Miglior fumetto del 2015" per i lettori di Repubblica XL[4] e venendo inserito tra i 10 migliori fumetti del 2015 secondo Just Indie Comics[15] e Fumettologica[16]. Inoltre il book trailer del fumetto è arrivato in finale al Trailers Film Fest 2016 di Milano. [17]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«Un piccolo vangelo laico e nichilista. Una dose di cinismo e realismo, che curerà anni di smancerie e levigate leccornie celate sotto l’epiteto di romanzo grafico. Per me, come ho già detto, il migliore dell’anno.»

[18]

«Anubi rappresenta inoltre una mitologia moderna eguale e contraria, in cui le figure mitiche vengono riutilizzate ma la loro stessa esistenza è stravolta: non ci sono più eroi, le divinità sono state ridimensionate e inglobate dalla realtà umana e il nichilismo e il nulla trionfano su tutto: un anti-mito.»

[19]

Il fumetto è stato elogiato in particolare per essere stato uno dei migliori graphic novel del 2015[20]. I temi trattati e la maniera in cui sono stati creati sono stati ampliamente lodati: la maschera da Dio indossata dal protagonista consente di attuare una velata e veritiera critica alla nostra società e ai nostri modi di fare, partendo dal lato più intimo e introspettivo, fino al lato più universale e capitalistico. I microcosmi creati da Taddei consentono di rappresentare un lato del nostro sistema e della nostra anima che vengono rielaborati come poche volte è stato fatto e con una totale originalità nei metodi narrativi[21]. La visione catastrofica dell'autore non può nulla di fronte al dramma in cui mette a confronto: il reale problema siamo noi o il mondo ? Tematiche già affrontate, ma assolutamente rielaborate in chiave moderne rendendo l'opera più che innovativa che mai.[22] Il fumetto è stato anche paragonato alle opere di Andrea Pazienza per le tematiche affrontate, in particolare a Zanardi, per la crudezza, intimità e realtà del tutto.[23]

Stile[modifica | modifica wikitesto]

Lo stile grafico di Angelini è composto da disegni che evocano un tono dismesso, la mancanza di prospettive e le anatomie traballanti rendono il tratto infatti assolutamente semplice e al contempo malinconico, in un ambiente che diventa underground. I personaggi sono essenziali e resi perfettamente da una sintesi più che elaborata, che ha il fine ultimo di essere del tutto efficace per la storia. Al contempo però, le chine sono pesanti come macigni nel rappresentare il nichilismo e malumore della vicenda e i personaggi sono piatti e schiacciati per uniformare la visione del tutto. I testi di Taddei si sposano elegantemente con i disegni e con la scelta delle inquadrature e vignette. La sceneggiatura si alterna perfettamente in più di una storia, dando largo spazio a sottotrame che sfogano l'esperienza vissuta dell'autore, creando un microcosmo che si allarga intorno al protagonista[24]. Infine, la prosa è scarna e brutale, non rinuncia a monologhi, dialoghi e riflessioni, senza mai cadere nella finta moralità o scontatezza che consente così, di poter indagare a fondo sulla complessità dell'animo umano.[25]

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Anubi, prima stampa, GRRRZ Comic Art Books, Novembre 2015, 320 pagine b/n. [26]
  • Anubi, prima ristampa, GRRRZ Comic Art Books, Febbraio 2016, 320 pagine b/n + 14 inedite. [27]
  • Anubi, seconda ristampa, GRRRZ Comic Art Books, Marzo 2016, 320 pagine b/n (tiratura limitata a 300 copie con variant cover) [28]

Inoltre quattro pagine inedite di Anubi, narranti una nuova vicenda, sono apparse nel Linus (periodico) di febbraio 2016. [29]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Anubi
  2. ^ Horus, Il segreto della felicità è prendere, le medicine giuste, su facebook.com.
  3. ^ a b Anubi vincitore del premio Boscarato, su grrrz.com.
  4. ^ a b Anubi vincitore premio miglior fumetto per i lettori Repubblica XL 2015, su xl.repubblica.it.
  5. ^ Simone Angelini, Marco Taddei, Anubi, Genova, GRRRZ Comic Art Books, 2015, ISBN 978-88-96250-33-4.
  6. ^ Simone Angelini, Marco Taddei, Anubi, Genova, GRRRZ Comic Art Books, 2015, pp. 44 - 61, ISBN 978-88-96250-33-4.
  7. ^ Marco Taddei, Simone Angelini, Anubi, Genova, GRRRZ Comic Art Books, 2015, pp. 46 - 47, ISBN 978-88-96250-33-4.
  8. ^ Simone Angelini, Marco Taddei, Anubi, Genova, GRRRZ Comic Art Books, 2015, pp. 48 - 49, ISBN 978-88-96250-33-4.
  9. ^ Simone Angelini, Marco Taddei, Anubi, Genova, GRRRZ Comic Art Books, 2015, pp. 50 - 51, ISBN 978-88-96250-33-4.
  10. ^ Simone Angelini, Marco Taddei, Anubi, Genova, GRRRZ Comic Art Books, 2015, pp. 52 - 53, ISBN 978-88-96250-33-4.
  11. ^ Simone Angelini, Marco Taddei, Anubi, Genova, GRRRZ Comic Art Books, 2015, pp. 54 - 56, ISBN 978-88-96250-33-4.
  12. ^ Simone Angelini, Marco Taddei, Anubi, Genova, GRRRZ Comic Art Books, 2015, pp. 57 - 59, ISBN 978-88-96250-33-4.
  13. ^ Simone Angelini, Marco Taddei, Anubi, Genova, GRRRZ Comic Art Books, 2015, pp. 60 - 61, ISBN 978-88-96250-33-4.
  14. ^ Simone Angelini, MarcoTaddei, Anubi, Genova, GRRRZ Comic Art Books, 2015, pp. 62 - 63, ISBN 978-88-96250-33-4.
  15. ^ Anubi tra i 10 migliori fumetti per Just Indie Comics, su grrrz.com.
  16. ^ Anubi tra i 10 migliori fumetti per Fumettologica, su grrrz.com.
  17. ^ Booktrailer Anubi finalista al Trailers Film Fest, su grrrz.com.
  18. ^ Troiani citazione Anubi, su fumettologica.it.
  19. ^ Anubi Cilli citazione, su lospaziobianco.it.
  20. ^ Anubi fumettologica migliore 2015, su fumettologica.it.
  21. ^ Anubi fumettologica, su fumettologica.it.
  22. ^ Anubi recensione, su lospaziobianco.it.
  23. ^ Anubi fumettologica Pazienza, su fumettologica.it.
  24. ^ Anubi stile fumettologica, su fumettologica.it.
  25. ^ Anubi stile bar del fumetto, su ilbardelfumetto.com.
  26. ^ Anubi prima stampa, su grrrz.com.
  27. ^ Anubi prima ristampa, su grrrz.com.
  28. ^ Anubi seconda ristampa, su grrrz.com.
  29. ^ Anubi su Linus, su grrrz.com.