Utente:Jollyroger/Primoaprile

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Ploddyphut Choo Choo
Locomotiva a vapore
Anni di progettazione 1944-1946
Anni di costruzione 1946-1952
Anni di esercizio 1946-1960
Costruttore Ploddyphut
Locomotiva a vapore
Dimensioni 15.680 mm (lunghezza tra respingenti)
Massa in servizio 85.000 kg
Rodiggio 4-6-0 White
Distribuzione Ploddyphut
Potenza oraria 400 CV
Velocità massima omologata 72 Km/h
Autonomia Cola:5.000 litri (tender)
Zucchero:500 T (tender)

Le locomotive a vapore del primo gruppo Choo Choo furono costruite dalla Ploddyphut a partire dal 1946. A tutti gli effetti furono le prime locomotive a circolare sulle reti ferroviarie di Transport Tycoon Deluxe, almeno nello scenario Toyland.

Molto amate per alcune loro caratteristiche distintive, come i fanali a forma di occhi e la valvola rossa frontale della caldaia che ricordava un naso da clown, hanno circolato per moltissimo tempo nonostante gli evidenti limiti imposti da una progettazione inesperta.

Il disegno delle locomotive Ploddyphut nacque nel 1944, quando l'amministrazione comunale di Whistlebottom, Toyland, lanciò un'offerta di sussidio pubblico per una ferrovia che trasportasse lo zucchero estratto nelle Whistlebottom Sugar Mines fino alla Tumblewood Sweet Factory, in seguito al contratto decennale di fornitura stipulato dalle due aziende.

Venne scelto per le nuove locomotive un sistema a monocaldaia a cola, riscaldata da comune zucchero fossile. Il vantaggio in termini di costi era però compensato dalla bassa potenza globale, dato che lo zucchero bruciava in fretta rendendo impossibile raggiungere il punto termico ottimale. La combustione spesso incompleta unita all'acidità e ai residui zuccherini della cola rendeva queste macchine assai poco affidabili e impossibili da spingere a velocità elevate senza mettere a rischio la locomotiva.

Un ingegnoso sistema di filtraggio venne installato per degassificare la cola prima di inserirla nella caldaia, al fine di evitare sovrappressioni improvvise. L'anidride carbonica della cola era raccolta in camere di compensazione ed espulsa dal camino principale in forma di bolle azzurrine.

Subito apparve chiaro che i vapori di cola si attaccavano alle delicate meccaniche dei cilindri di trazione, per cui dopo alcune prove su rotaia su un circuito allestito nella abbandonata Bumblegoose Toffee Quarry, si decise di abbandonare la distribuzione Walschaerts in favore di un sistema originale prodotto dalla stessa Ploddyphut.

Il rodiggio 4-6-0 (Tenwheeler) consentiva alla Ploddyphut Choo Choo di scaricare il peso della caldaia sulle ruote motrici posteriori, dando più aderenza in salita anche con carichi pesanti per l'epoca.

Una motrice di questo tipo nel 1946 costava 23.500 dollari, e consumava l'equivalente di 2400 dollari di carbone all'anno. Le locomotive avevano una vita media di 20 anni, ma già dopo il tredicesimo diventavano inefficienti e difficili da gestire.

Nel 1956 alla azienda rivale Powernaut venne commissionata una nuova versione della locomotiva basata su alcune soluzioni ispirate alla Pluddyphut, ma migliorata negli aspetti più carenti, denominata Powernaut, due volte più potente (e anche due volte più costosa!). La diffusione del Powernaut Choo Choo fu l'inizio della fine per le Ploddyphut, relegate prima a ruoli di secondo piano, poi piano piano sostuite.

Il colpo finale arrivò nel 1967, con l'uscita della terza serie, detta Mightymover Choo Choo prodotta dalla omonima Mightymover, che in brevissimo tempo soppiantò gran parte delle Powernaut e segnò il ritiro definitivo delle ormai vetuste Ploddyphut.

Il 1º aprile 1956 una Ploddyphut (numero di servizio 1-04.06)deragliò in seguito ad un incidente con un mezzo fermo per un guasto attraverso un passaggio a livello. L'autista del veicolo, un camion postale di produzione Mightymover, dichiarò che il suo mezzo era stato urtato da una navicella aliena, un "disco volante piombato dal cielo". Questa versione dei fatti venne considerata come frutto di fantasia fino al 2000, quando con la costituzione della X-Com vennero confermati un gran numero di incidenti e avvistamenti di navi aliene ostili. La motrice non subì danni e venne subito rimessa in servizio.

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