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Sera di Frondascura (luogo d'origine)
UniversoDragonero
Autori
  • Luca Enoch
  • Stefano Vietti
DisegniGiuseppe Matteoni
EditoreSergio Bonelli Editore
1ª app. inRomanzo grafico Dragonero
Caratteristiche immaginarie
Specieelfica
SessoFemmina
Luogo di nascitaFrondascura, città segreta degli Elfi Silvani dell'Erondàr
Professione
  • Maestra botanica
  • Attendente Scout Imperiale
AffiliazioneScout Imperiali

Sera di Frondascura, è un personaggio dei fumetti creato da Luca Enoch, Stefano Vietti e Giuseppe Matteoni, pubblicato da Sergio Bonelli Editore. È un'elfa e una dei personaggi principali del romanzo grafico Dragonero (2007), e dell'omonima serie a fumetti iniziata nel 2013.

Sera è una elfa silvana nata a Frondascura nella "Foresta Vecchia", ha centodiciotto anni che corrispondono ai vent'anni umani[1] ed ha sempre vissuto nelle terre del suo popolo, abbandonandole e vedendo il resto del mondo per la prima volta solo con l'arrivo di Ian Aranill e Gmor Burpen, in missione per conto del Luresindo Alben.

Dopo quella missione Sera si è trasferita a casa di Ian e Gmor, vivendo presso la città marittima di Solian, una delle quattro repubbliche indipendenti nel Sud dell'Impero.

Sera è una "Luwiemaste", ovvero un mastro botanico, che letteralmente significa "che ha la mano fiorita", un titolo che porta con orgoglio e che fa di lei una figura di grande rispetto[2].

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Dai primissimi studi sul suo personaggio, Sera è cambiata moltissimo. Luca Enoch l'aveva dipinta come una selvaggia abitante dei boschi, che girava vestita di pelli e armata di arco e frecce. Era una cacciatrice che viveva in simbiosi con la natura ed era una specie di "fuori casta" rispetto agli altri elfi civilizzati[3].

Inoltre rispetto ai toni più pacifici che ne caratterizzano la versione finale, nella sua prima versione Sera possedeva armi speciali e micidiali come la "spada-frusta" del cui uso era una maestra. Altro cambiamento è avvenuto negli occhi, che nei primi studi apparivano normali contrapposti a quelli dell'ultima versione in cui l'iride scuro riempie tutto l'occhio[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Passato[modifica | modifica wikitesto]

Non si sa molto sul passato di Sera. Nacque nel 695 dell'Era Erondariana[4] a Frondascura, la città degli elfi silvani, dove apprese e venne addestrata in tutto ciò che sa. Non lasciò mai la sua patria natia e lì ricevette il titolo di Luwiemaste, "che ha la mano fiorita", divenendo un elfa botanica[5].

La Terra dei Draghi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Dragonero (romanzo a fumetti).

La vita di Sera cambia quando uno Scout, Ian Aranill, e il suo amico orco, Gmor Burpen, arrivano a Frondascura in cerca della Oméa Silvhore, ovvero della "Foglia rapida", una pianta magica che cura le foreste quando subiscono ferite.

Il motivo della loro ricerca è legato ad una terribile calamità riguardante la "Terra dei Draghi", oltre il "Grande Vallo": gli obelischi di sangue degli antichi Draghi che tenevano sigillato il mondo degli Abominii stanno crollando ed essendo venuta meno la possibilità di rinnovare il sigillo con del sangue di Drago, Alben il Luresindo ha pensato ad un metodo alternativo che prevede il recupero della pianta "che risana le foreste".

Poiché gli elfi silvani non sono in grado di evocarla consigliano allo Scout di chiedere aiuto alla "Ruda Mama", uno spirito della foresta il cui nome è leggenda, una oscura leggenda. Lei è in grado di parlare con le piante e di evocare la "Foglia Rapida".

Sera viene scelta dagli Anziani di Frondascura per accompagnare i due viaggiatori nella missione: infatti nell'ipotetico caso in cui la "Ruda Mama" concedesse loro la pianta, necessiterebbero di una mano esperta per prendersene cura anche dopo aver lasciato il territorio elfico. E questo provoca in Sera una grande angoscia: dovrebbe abbandonare tutto, la propria famiglia, la propria casa, la foresta, per andare nel mondo esterno, diventando un'"elfa perduta".

Ed è proprio quello che accade. Grazie all'acume e alla prontezza di riflessi di Ian, la "Ruda Mama" concede loro la "Foglia Rapida" e i tre devono lasciare la foresta per ricongiungersi agli altri loro compagni, anch'essi impegnati al recupero di un componente fondamentale per l'incantesimo: la Silcardea ("Pietra che Arde").

Dopo la dolorosa separazione dalla "Foreste Vecchia", Sera cerca di farsi coraggio familiarizzando con i suoi due compagni: lanciando frecciatine a Gmor e chiedendo notizie sul passato di Ian, incuriositasi dopo aver sentito un vecchio commilitone dello Scout parlare di "disonore" riferendosi a lui. Pian piano inizia a familiarizzare con loro fino al raggiungimento di Arcendàrt, una città costruita nel "Grande Vallo". Da qui partono a bordo di un nuvolante per raggiungere le Tombe dei Draghi insieme ad Alben, Myrva, tecnocrate e sorella di Ian, e ad Ecuba, monaca guerriera appartenente ad un ordine che ha il compito di proteggere i maghi come Alben.

Giunti a destinazione, trovano una voragine al posto delle Tombe e sul fondo di essa danno inizio al rituale, venendo però interrotti dalla vera mente dietro alla distruzione degli obelischi: Saul Jeranas, un Luresindo rinnegato che Alben aveva sconfitto in passato.

Jeranas scatena contro di loro demoni e addirittura un Drago soggiogato dalla sua volontà. Grazie ai suoi compagni, soprattutto grazie a Ian che facendo affidamento agli antichi insegnamenti dei Cacciatori di Draghi, di cui è un discendente, Sera riesce a compiere la sua parte recidendo la "Pianta Rapida" e permettendo ad Alben di compiere l'incantesimo facendo rigenerare la foresta e sigillando nuovamente l'antico divieto.

Ma i pericoli non sono terminati: infatti si imbattono in un'orda di Algenti, gli inquietanti abitanti di quelle lande, che li costringono ad una fuga disperata. Trovato rifugio in un'insenatura naturale, vengono soccorsi dal nuvolante che li aveva scortati con il prezzo della morte di Ecuba, rimasta sino all'ultimo ad affrontare i loro nemici, venendo poi colpita da un lancia mentre veniva issata a bordo del dirigibile.

Allontanatisi da quelle lande, Sera trova ospitalità presso la casa di Ian e Gmor nelle vicinanze della città marittima di Solian[5].

Al fianco di Dragonero[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Dragonero (serie a fumetti).

Dopo la sigillazione del "Grande Divieto", Sera si trasferisce presso la casa di Ian e Gmor, seguendoli nelle loro avventure. Ad alcuni mesi di distanza si ritrova immischiata nelle loro indagini per sgominare un pericoloso traffico d'armi che sta fomentando alcune tribù orchesche dell'Isola degli Orchi ad attaccare le colonie umane presenti sulla costa dell'isola.

Le indagini li portano a Baijadan, capitale delle Satrapie Nomadi, dove affrontano una contrabbandiera Fakhry in un serrato inseguimento lungo i tetti della città. Alla fine la contrabbandiera rimane vittima di un suo strano ordigno che la arde viva anche una volta essere caduta nelle acque di un canale che attraversa la città. A causa della sua caduta nel canale il gruppo scopre che la criminale aveva una chiatta occultata, tornata visibile solo perché il meccanismo che la rendeva invisibile era stato anch'esso distrutto dalle fiamme[6].

Il gruppo si dirige allora verso l'eremo di Alben per saperne di più su quell'oggetto che rende invisibili. Sera viene a sapere dai racconti di Ian che lo Scout sa già inoltre che cosa sia l'ordigno che la ha ucciso la donna: Fango Pirico. Sei anni prima infatti aveva affrontato una missione in cui aveva potuto osservare le devastanti conseguenze del Fango Pirico durante "Le Guerre dei fuochi" (o "Massacri dei fuochi") che vide contrapposte le forze del Margravio Moravik, possessore del Fango, e le tribù orchesche sue nemiche[6]. Durante quella missione, che si risolse con la distruzione degli impianti che permettevano la costruzione dell'arma grazie anche a Gmor e i suoi compagni e ad un elfa nera di nome Atrea, Ian perse a causa di quell'arma la donna che amava la tecnocrate Xara[7]

Durante una sosta nei boschi Sera si avvicina ad Ian per chiedergli se volesse parlare con lei di quello che gli sta accadendo. Infatti sia lei, che Gmor e Myrva si erano accorti che dopo la missione nella Terra dei Draghi che lo scout era diverso. Dopo un inizio un po' scorbutico Ian si apre con lei dicendole che il sangue di Drago lo sta cambiando. Sera ha notato come si è mosso durante l'inseguimento a Baijadan e gli dice che dovrebbe percepire più in positivo quel cambiamento. Anche gli elfi hanno percezione amplificata di ciò che li circonda e che questo comporta una disciplina ferrea da parte loro. Ma Ian le parla degli incubi che ha, di come la sua spada sembra avere vita propria: teme che il suo essere ora "Dragonero", come lo chiama la gente, possa portarlo alla solitudine[6].

Sera a quel punto percepisce la presenza di un cimitero elfico nella foresta e lo mostra ad Ian. Nel farlo gli spiega che come lui, anche lei sa cosa significhi temere la solitudine. Le manca la sua casa protetta da alberi secolari nella "Foresta vecchia" ma gli dice anche di aver trovato in lui e Gmor dei compagni di vita e che sente di dover accettare il suo nuovo destino. E così dovrebbe fare lui stesso[6].

Giunti all'eremo di Alben, il mago fornisce loro le informazioni che cercavano: l'oggetto che ha reso invisibile la chiatta della Fakhry è chiamato Suanin ed è stato ideato da una famiglia di Impuri, esseri che si cibavano del sangue degli Abominii e adoperavano la negromanzia. Così il gruppo si divide, con Myrva che va ad avvertire le autorità delle loro scoperte mentre Sera con Ian e Gmor si dirige nel luogo dove si nascondono gli ultimi esponenti degli Impuri[7].

Dopo essere riusciti nell'impresa di carpire i segreti del Suanin, non senza rischiare la propria vita venendo colpiti dalle loro più grandi paure, i tre si riuniscono a Myrva e si dirigono all'Isola degli Orchi. Presso di essa trovano i resti delle colonie umane distrutte e scoprono che esistono in realtà due fazioni orchesche, una sottoposta ad un Nera Signora che vuole scatenare una guerra tra orchi e imperiali, e l'altra che è contraria a tali piani e cerca di contrastarne i propositi[8].

Sera e gli altri entrano in contatto con la seconda fazione e si accordano con loro per dare assalto alla base del nemico. L'elfa è preoccupata dal grande male che percepisce, un male che zittisce per il terrore la natura stessa, che le fa emettere un silenzioso urlo di angoscia. Un male che è pronto a scatenarsi, per distruggere ogni cosa[8].

Sera partecipa all'incursione della base nemica, una alta torre le cui difese sono occultate da un Suanin, aiutando come può i suoi compagni. Distrutto il temibile artefatto, permettendo così alle truppe orchesche di farsi avanti nell'assalto vero e proprio, Sera segue Ian e Myrva, mentre Gmor si occupa di dare man forte ai suoi fratelli orchi, verso i piani superiori della torre per non farsi sfuggire la Nera Signora[9].

Sera, percependo all'interno della torre la presenza di un elfa come lei, non viene catturata nella trappola tesa ai suoi compagni e cerca una via alternativa. Nel farlo si ritrova a scalare la parete esterna della torre e raggiungendo il nascondiglio dell'elfa. Questa non è altri che Atrea, l'elfa nera incontrata dal Varliedarto durante la "Guerra dei Fuochi". Lo scout, una volta tirato fuori dalla trappola insieme alla sorella, ha infatti scoperto che la Nera Signora è una rediviva Xara, salvata da Atrea e divenuta sua alleata nel suo progetto di distruzione[9].

Ian è divenuto prigioniero dell'elfa perché non vuole che la sua presenza faccia cambiare idea a Xara, che comunque non aveva mai condiviso a pieno il sogno dell'elfa; Sera interviene per allentare la possessione che alcuni spiriti hanno provocato in Atrea permettendo a Ian di sconfiggerli. Atrea scompare come se non fosse mai esistita ma le tragedie non terminano.

Mentre Sera e Ian affrontavano Atrea, Xara ha duellato con Myrva perdendo la vita e la successiva esplosione della torre, opera di Gmor e dei suoi compagni orchi, impedisce il recupero del suo corpo. Mentre Ian da l'estremo saluto a Xara eseguendo un rito orchesco insieme a Gmor, il "Tamburo d'ossa", Sera si prende cura di Myrva curandole le ferite riportate nella lotta contro Xara. Passata la notte del rituale, il gruppo si allontana dall'isola per fare ritorno a casa[9].

Successivamente Sera vive molte avventure, conoscendo persone nuove e visitando località diverse insieme ai suoi compagni. Conosce gli altri membri del Corpo degli Scout Imperiali tra i quali spiccano l'elfo del Nord Ewyan, i fratelli Jinza e Kyoden, la cacciatrice Briana, la forte Yannah e il loro capo, Yeraban Sarra[2]. Visita la capitale dell'Impero Valhendàrt[10], la sede dei Naturalisti Imperiali[11], i regni di Lehorian[12] e Raghnar[13], i luoghi d'infanzia di Ian e Gmor[14].

In alcune occasioni si è trovata in serio pericolo di vita: rapita da un gruppo di schiavisti durante la visita della capitale[15], colpita da un morbo mortale durante una missione presso la città di Yastrad[16] e privata dell'anima dal demone Ekimmu[17]. In altre si rivela decisiva aiutando i suoi compagni in situazioni terribili: presso il villaggio di Nerya riesce a convincere la natura del luogo a placarsi[18], permette a Ewyan di entrare nel covo di una driade oltrepassandone le difese naturali[19], salva Elara da un enorme ragno entrando in contatto con la natura circostante[20], fa rinsavire Ian e scopre la verità che si cela dietro una richiesta di aiuto presso la città di Teoan[21].

In seguito alla sua partecipazione alla difesa del palazzo imperiale contro un nuovo attentato da parte delle Regine Nere, Sera riceve come ricompensa il titolo di "Ambasciatrice Imperiale presso i popoli elfici" da parte dell'Imperatore Aithor Erondàr, carica verso cui l'elfa nutre un certo dubbio a causa della sua condizione di paria presso il suo popolo[22].

La guerra delle Regine Nere[modifica | modifica wikitesto]

Dopo secoli di lontananza gli Elfi Neri tornano nell'Erondàr guidati dalle loro tre sovrane, lanciando un attacco su più fronti all'Impero. Sotto i colpi dell'invasione cade la capitale Vàhlendàrt dove Sera si trova al seguito di Ian, Gmor e Alben. Al fianco dell'orco, corre a dare aiuto ai membri della famiglia imperiale riuscendo a trattenere il nemico fino all'arrivo dei rinforzi che permettono la fuga verso le campagne.

In seguito, Sera assiste alla morte dell'Imperatore Aithor Erondàr e alla successione di suo figlio Nahim al suo posto[23]. Grazie a lei, il nuovo Imperatore riesce ad incontrare il Consiglio degli Anziani di Frondascura per chiedere loro di dare asilo ai profughi della capitale. In cambio di questo favore il Consiglio chiede che Sera rimanga presso di loro[24].

Pur rimanendo presso la città elfica Sera non smette di rimanere in contatto con ciò che accade all'esterno della "Vecchia Foresta". Venuta a sapere che numerose fazioni si sono schierate con l'Impero contro le Regine Nere, addirittura coloro che sono stati suoi nemici come l'Enclave dei Grandi Laghi, decide di tentare di convincere il Consiglio ad unirsi a loro per combattere, ma riceve una risposta negativa. Persino suo padre non la appoggia nella sua proposta. Non riconoscendo più Frondascura come casa sua, Sera prende il suo vecchio arco e se ne va[25].

Grazie all'aiuto della "Ruda Mama", la stessa creatura che anni addietro aveva concesso a lei e ai suoi compagni la pianta "Foglia rapida" per rinnovare il sigillo contro gli Abominii, riesce a giungere ai margini della foresta dove riesce a contattare una grifoniera di pattuglia, Ayla di Aergill, che la conduce presso il campo-base imperiale[26].

Muovendosi in coppia con la grifoniera, Sera partecipa alla battaglia presso la Piana dei ciclopi contro l'esercito degli Elfi Neri. È per mano sua se la seconda regina e comandante in capo dell'esercito elfico viene abbattuta e uccisa, colpita in un occhio dalla seconda delle due frecce che Sera ha scagliato in rapida successione per sorprenderla. Purtroppo subito dopo aver compiuto tale impresa, il grifone che la trasporta si imbatte in una delle difese aeree dell'esercito imperiale scontrandosi con esso: una delle falci le recide di netto la gamba sinistra. Sera viene recuperata dal tenente Roney e portata presso l'ospedale del campo dove le viene prestato soccorso[27].

Passato del tempo a Frondascura per riprendersi dalle sue ferite, l'elfa decide di ritornare a Solian dai suoi amici. Prende con sè il suo arco ma anche due doni: una protesi ottenuta da un raro legno donatole dalla Ruda Mama e Nyx, un grifone donatole da Ayla[28].

Carattere[modifica | modifica wikitesto]

Innanzitutto Sera non è una guerriera: combatte solo per legittima difesa e per aiutare i compagni, tendendo a evitare di uccidere[1]. In passato durante un allenamento con l'arco, ha ucciso per errore un animale e questo l'ha segnata nel profondo tanto da ripudiare l'arma stessa. Solo con l'inizio del conflitto contro le Regine Nere decide di partecipare attivamente alla lotta combattendo come arciera al fianco dei suoi amici, contravvenendo alla volontà paterna e ai capi della sua gente.

Influenzata forse dalla sua giovane età (la sua età umana è all'incirca quella di vent'anni) e dal fatto di vivere in un mondo a lei completamente nuovo, Sera ha un carattere particolarmente sfaccettato: sa essere saggia e giudiziosa quanto irriverente e a tratti infantile, specialmente quando deve battibeccare con Gmor. Inoltre sa essere estremamente orgogliosa e scorbutica se punta sul vivo[2]..

Sera è inoltre vegetariana, ha paura di volare (fobia che ha superato in seguito alla liberazione dal demone Ekimmu che le aveva rubato l'anima[17].) ed è anche molto critica, tanto da destare non più di un commento sarcastico nei suoi confronti da parte dei suoi compagni come "zanzara pestifera"[29]. In genere però Sera sa essere anche molto sensibile, preoccupandosi particolarmente per loro, come dopo l'assunzione del sangue di Drago da parte di Ian, Sera è la prima a farsi avanti per cercare di aiutarlo ad affrontare il fatto che stesse cambiando.

Ewyan, un elfo membro del corpo degli Scout Imperiali, poco dopo aver iniziato a parlare con lei, disse «Mi piaci Sera. Parli con rispetto delle cose, anche se sei un po' fuori dalla realtà, ma è tipico di voi elfi silvani [...] vivendo sempre isolati, nel cuore della vecchia foresta, finite col farvi idee poco pratiche sul mondo»[2].

Sera è inoltre molto curiosa di ciò che vede del mondo degli uomini e ha sempre qualche domanda da rivolgere ai propri compagni di viaggio, e col tempo è riuscita ad integrarsi presso la comunità di Solian specie con i più piccoli[30].

Abilità[modifica | modifica wikitesto]

Sera grazie al suo retaggio elfico ha sensi sviluppatissimi, è in grado di vedere al buio, comprende i linguaggi degli animali e delle piante, e una fortissima empatia con ciò che la circonda percependo le emozioni in maniera molto più forte del normale, che ha comportato, per lei ma come anche per gli altri elfi, un addestramento ferreo. Ha una agilità straordinaria che le permette di compiere acrobazie incredibili[6].

Sera usa come arma una cerbottana con la quale spara dardi soporiferi[6] e solo in rare occasioni sfodera una particolare frusta chiamata “flagello”[30][18]. Sera è stata addestrata da suo padre nell'uso dell'arco elfico che sa adoperare con grande maestria. Il padre la riteneva tanto abile da entrare a far parte delle guardie di Frondascura.

Essendo una maestra botanica Sera conosce numerosi segreti e poteri delle erbe e della flora[30], ed è in grado di preparare speciali unguenti curativi[9] ma anche composti di altro tipo, come quello usato per far apparire ammalata una ragazza nel tentativo di farla rilasciare dai suoi aguzzini schiavisti[15]. Benché a Frondascura ci fossero molti libri in dotazione ai saggi per le loro ricerche, Sera non sa leggere bene, tanto da chiedere a Gmor di aiutarla a migliorare[15].

Sera inoltre è in grado di entrare in contatto con l'essenza della foresta, di parlare con essa e di comunicare con lei[18][19].

Rapporto con Ian[modifica | modifica wikitesto]

Sera ha sempre avuto un buon rapporto con Ian, avvantaggiato anche dal tatto che lo scout seppe mostrarle fin dal loro primo incontro e dall'essere un suo punto di appoggio nei momenti difficili[5]. Con il suo trasferimento a Solian, l'amicizia tra i due si è rafforzata, spingendo l'una a preoccuparsi per l'altro quando questi era ancora turbato dai suoi nuovi poteri, e portando Ian ad aprirsi con lei, raccontandole fatti del suo passato. Sera ha grande fiducia in lui, fidandosi delle sue parole, dei suoi poteri[31], sa che sarebbe pronto a dare la vita per lei, come per Gmor[20]. Durante la breve permanenza a Frondascura durante la Guerra delle Regine Nere, Sera si domanda in lacrime dove lo Scout si trovi sentendo il bisogno della sua presenza, in un luogo che non riconosce più come casa sua[25].

Sera considera Ian, al pari di Gmor, un compagno in quella che è la sua nuova vita fuori dalla "Foresta Vecchia". Persone che ama e che vuole proteggere[18]. Dopo la guerra contro le Regine Nere, Sera regala a Ian un nuovo abito per andare in missione, con il tacito significato di chiedergli di starle vicino in questo suo nuovo percorso[32].

Altri rapporti[modifica | modifica wikitesto]

  • Gmor Burpen: con l'orco Sera ha un rapporto di amichevole conflitto basato essenzialmente su continue battute e frecciate umoristiche basate sulle differenze culturali delle rispettive razze, ma che non sono mai realmente prese sul serio da nessuno dei due, anche se il pungente tono dell'elfa metta a dura prova la pazienza di Gmor. I due condividono la condizione di essere due individui "estranei", "emarginati", in un mondo che non è il loro, in quanto umano, ma nel quale riescono comunque ad integrarsi grazie anche alla apertura che la gente di Solian dimostra di avere. Sera considera Gmor, al pari di Ian, un compagno in quella che è la sua nuova vita fuori dalla "Foresta Vecchia". Persone che ama e che vuole proteggere[18]. Durante il breve soggiorno a Frondascura nella Guerra contro le Regine Nere, separata da lui e da Ian, ammette di sentire molto la sua mancanza[25],
  • Myrva Aranille: tra le due donne vi è un conflitto ideologico simile a quello che esiste tra la tecnocrate e Alben solo che il tema sulle quali discordano è il rapporto che esse hanno con il mondo naturale. Tale differenza di vedute non ha mai leso il legame di amicizia che si è venuto a formare con il tempo da quando, insieme al resto della loro compagnia, hanno sigillato il "Grande Divieto" nella Terra dei Draghi. Anzi Sera ha dimostrato felicità nel rivederla dopo mesi in cui non si erano più incontrate[10].
  • Alben il Luresindo: con il vecchio mago Sera ha un rapporto di fiducia e ha nei suoi confronti un comportamento simile a quello che intrattiene con Gmor, con le uniche differenze che si vedono raramente e che i poteri di Alben la "infastidiscono"[7].
  • Ecuba: con la monaca che accompagnava Alben, Sera non ha mai avuto veramente un rapporto ma in seguito alla sua morte l'elfa non esita a considerarla sua amica[2].
  • Elara: Sera ha conosciuto la madre di Ian durante una visita alla sede dei Naturalisti Imperiali. Seppure tra la sua gente sia usanza portare reverenza verso i più anziani, tanto da riferirsi alla donna con l'epiteto "mia signora", Sera instaura un ottimo rapporto con Elara, di stima e di rispetto, condividendo lo stesso amore per la natura. Parlando con Ian, Sera la definisce "una donna straordinaria"[20].
  • Ruda Mama: temuta creatura femminile dalle forme ragnesche che abita presso la "Foresta Vecchia" in armonia con la natura di cui conosce i profondi segreti. Protagonista di paurose storie, Ruda Mama non si schiera con nessuno in particolare ma sa concedere favori a chi dimostra di meritarlo o chi è nelle sue grazie[5]. Sera ha un rapporto particolare con lei, infatti ne ha paura tanto da essere il suo peggiore incubo[8], ma quando dimostra tutta la sua determinazione durante il conflitto con le Regine Nere riesce ad ottenere il suo aiuto e il suo rispetto[26]. È lei stessa che dona a Sera una raro legno per realizzare la protesi della sua gamba sinistra[28].
  • Ayla di Aergill: grifoniera dell'esercito di Aergill, è colei che accompagna Sera al campo base imperiale durante la guerra delle Regine Nere[26]. Al suo fianco combatte sulla Piana dei Ciclopi e affronta la seconda Regina degli Elfi Neri riuscendo nell'impresa di ucciderla[27]. Dopo la fine della guerra Ayla le dona un grifone di nome Nyx[28].

Relazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Ewyan: incontratisi per la prima volta all'annuale raduno degli Scout Imperiali, avvenuto qualche mese dopo il suo trasferimento a casa di Ian, è il secondo elfo che ha incontrato fuori dalla sua terra natia. Subito Sera ha avuto modo di discutere con lui, precisamente nelle differenti direzioni prese dai rispettivi popoli dopo la guerra con gli Abominii, accusando il popolo di Ewyan di non essersi preso le sue responsabilità. Nel caso specifico dell'elfo Scout però Sera lo trova malinconico e il suo modo di pensare la "confonde" nelle sue certezze elfiche[2]. Sera ha intrapreso con lui una relazione dopo averlo affiancato in una missione per scacciare una driade da un cimitero elfico[19]. Tale rapporto sembra essersi concluso in seguito alla fine della guerra contro le Regine Nere[28].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b La compagnia di Dragonero sito ufficiale
  2. ^ a b c d e f Dragonero 5, Il Raduno degli Scout, Sergio Bonelli Editore
  3. ^ a b Dalla scheda del personaggio posta alla fine del romanzo grafico "Dragonero"(Giugno 2007), Sergio Bonelli Editore
  4. ^ Dragonero 1, serie a fumetti (Giugno 2013); il capitolo inizia con l'anno in corso della datazione imperiale 813.
  5. ^ a b c d Dragonero romanzo grafico (Giugno 2007), Sergio Bonelli Editore
  6. ^ a b c d e f Dragonero 1, Il sangue del Drago, Sergio Bonelli Editore
  7. ^ a b c Dragonero 2, Il segreto degli Alchimisti, Sergio Bonelli Editore
  8. ^ a b c Dragonero 3, Gli Impuri, Sergio Bonelli Editore
  9. ^ a b c d Dragonero 4, La fortezza oscura, Sergio Bonelli Editore
  10. ^ a b Dragonero 15, Intrighi a corte , Sergio Bonelli Editore
  11. ^ Dragonero 28-29
  12. ^ Dragonero 30-31
  13. ^ Speciale Dragonero 5, La muraglia dei Troll , Sergio Bonelli Editore
  14. ^ Dragonero 54-55
  15. ^ a b c Dragonero 17, Il trafficante di schiave , Sergio Bonelli Editore
  16. ^ Dragonero 31, L'agonia di Yastrad , Sergio Bonelli Editore
  17. ^ a b Dragonero Speciale 3, Il Globo delle Anime, Sergio Bonelli Editore
  18. ^ a b c d e Dragonero 21, Gli spettri del lago ,Sergio Bonelli Editore
  19. ^ a b c Dragonero 24, Attraverso l'Erondàr , Sergio Bonelli Editore
  20. ^ a b c Dragonero 29, Il nido del Draughen, Sergio Bonelli Editore
  21. ^ Dragonero 43, L'orrore di Teoan , Sergio Bonelli Editore
  22. ^ Dragonero 46, Nel cuore dell'impero , Sergio Bonelli Editore
  23. ^ Dragonero 56, Le Regine Nere, Sergio Bonelli Editore
  24. ^ Dragonero 57, Prigioniero!, Sergio Bonelli Editore
  25. ^ a b c Dragonero 58, L'ora più buia, Sergio Bonelli Editore
  26. ^ a b c Dragonero 60, L'arte della guerra, Sergio Bonelli Editore
  27. ^ a b Dragonero 62, Il giorno degli eroi, Sergio Bonelli Editore
  28. ^ a b c d Dragonero 64, Una nuova alba, Sergio Bonelli Editore
  29. ^ Dragonero Speciale 1, La prima missione , Sergio Bonelli Editore
  30. ^ a b c Dragonero 12, Minaccia dal profondo ,Sergio Bonelli Editore
  31. ^ Dragonero 35, I guardiani di Malagart, Sergio Bonelli Editore
  32. ^ Dragonero 65, Il senza cuore, Sergio Bonelli Editore


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