Utente:Giuliano Corti/Sandbox2

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Giovanni Antonio Piotti nasce nel 1529, a Vacallo, un paese al confine fra il dominio degli svizzeri e la Lombardia spagnola.[1]

Nel 1558 si trasferisce a Como nella parrocchia di Sant'Eusebio. Nel 1593 acquista un palazzo in pieno centro, attuale sede del Comune.

Tra il 1562 e il 1563 lavora nel monastero dell’Ascensione di Como.

Nel 1564 avvia i lavori di ristrutturazione della chiesa di San Carpoforo.

Nel 1566 inizia l’attività come mastro nel cantiere del Duomo.

Il cardinale Tolomeo Gallio lo fa entrare nel cantiere di Villa d’Este, avviato nel 1569.

«Il conte Giovanni Anguissola, governatore di Como dal 1564 al 1578 lo incarica di risolvere problemi legati alle piene del lago, effettuando scavi a Lecco nell’alveo dell’emissario Adda, necessari a facilitare il deflusso delle acque e a favorirne la navigabilità.»[2]

Nel 1573 il conte Anguissola acquista i terreni attorno alla fonte Pliniana presso Torno e avvia la costruzione della Villa Pliniana un luogo di delizie e frescura.

Nel 1574 Piotti risulta iscritto al Collegio degli ingegneri di Milano.

Tra il 1577 e il 1579 costruisce la Chiesa del Gesù di Como, a navata unica, con cappelle laterali poco profonde.

Nel 1578 il conte Anguissola muore e il cantiere della Pliniana viene chiuso.

Nello stesso anno l'abate Giovanni Andrea della Croce, gli affida la riedificazione della chiesa di Santa Maria di Vico e la sistemazione del giardino di Palazzo Della Croce a Riva San Vitale.

Nel 1585 in seguito alla morte di papa Gregorio XIII e all’elezione di Sisto V, il cardinale Gallio torna a Como e incarica il Piotti di sovrintendere i lavori di ristrutturazione della sua casa di città, dell'ammodernamento della basilica di Sant'Abbondio e della cappella di famiglia nella chiesa di S. Giovanni Pedemonte (distrutto nel 1814), della fabbrica del Collegio Gallio istituito nel 1583, e di Palazzo Gallio di Gravedona, detta delle Quattro Torri.

Tra il 1589 e il 1594 il Vacallo sovrintende alla costruzione della chiesa di Santa Croce (Riva San Vitale), voluta da Giovanni Andrea Della Croce come monumento sepolcrale.

«I progetti di Gravedona e di Riva San Vitale, insieme con i lavori alla cattedrale di Como costituiscono l’apice della carriera di Piotti, determinata dalla sua affidabilità presso una committenza soddisfatta della sua capacità di rielaborare modelli e di organizzarli entro le logiche di una robusta ragion pratica.»[3]

Il campanile della parrocchiale di San Giacomo di Chiuro, in Valtellina, del 1596, anno della sua morte è la sua ultima opera.

  1. ^ Stefano Della Torre, Documenti per la biografia dell’architetto G.A. P. da Vacallo (c. 1529-1596), in Periodico della Società storica comense, LXV (2003-2004)
  2. ^ Stefano Della Torre, op.cit.
  3. ^ op.cit.