Utente:Gianreali/prova 14

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il taoismo religioso è una delle due principali correnti del Taoismo. Esso convive spesso assieme alla Religione popolare. Ricordiamo come dalla classificazione di Livia Kohn:[1] possiamo distinguere un (Taoismo Filosofico basato sui testi Dao De Jing e Zhuangzi; un Taoismo Religioso Daojiao ovvero un gruppo di movimenti religiosi originati dai Mestri Celesti fino agli Ortodossi Zhengyi ed al Tao della Completa Realizzazione Quanzhen ; infine una Religione popolare). Pur essendo questa divisione scolastica ed erronea, in quanto taglia con l'accetta soprattutto la distinzione tra taoismo filosofico e taoismo religioso, si userà comunque ai fini pratici anche per evitare anche alcuni fraintendimenti con correnti New Age

Il culto collettivo, guidato dai preti, si fonda essenzialmente su inni di glorificazione rivolti al Tao o più in specifico alle varie divinità. Riti sacrificali sono fortemente esclusi. La liturgia e la teologia taoiste contengono svariati elementi indotantrici e con l'introduzione del Buddhismo furono molto influenzate da esso. Le cerimonie possono includere offerte di incenso, cantici e inni — come si è già accennato — , musica e benedizioni. Il manuale liturgico utilizzato è il Canone taoista che contiene vari tipi di liturgia che vengono applicati in base alle ricorrenze: ad esempio la liturgia della pioggia e quella dell'acqua, la liturgia del fuoco, quella del Signore del Cielo e quella del Nuovo anno.[senza fonte] Il riti taoisti sono di solito celebrati in precise date stabilite dal calendario cinese, anche se la venerazione personale può essere quotidiana. Il culto alle divinità ha una particolare preminenza nella religione taoista. Un rituale compiuto generalmente dai fedeli è il baibai (拜拜), che consiste nel pregare dinanzi ad un altare avendo fra le mani dei bastoncini di incenso.[senza fonte] Questo tipo di preghiera può essere compiuto ovunque: a casa propria, in un tempio o all'esterno. Di fronte ai templi taoisti sono sempre presenti incensieri, che consentono appunto di praticare il baibai. La preghiera può essere recitata personalmente da un fedele o da un gruppo di fedeli con la guida di un sacerdote. L'altare può essere allestito con statue di una o più divinità e può essere legato al culto degli antenati. Un'altra usanza — anche se oggi poco diffusa — consiste nel bruciare le cosiddette banconote dell'aldilà, attraverso le quali ottenere la benedizione dei defunti e delle divinità. Si tratta di una pratica maggiormente diffusa all'interno della religiosità popolare, piuttosto che un aspetto prettamente legato alla liturgia taoista. Quest'ultima è nel complesso in fase di unificazione da parte della Chiesa taoista cinese, che favorendo la rinascita dei riti pone molta attenzione alla loro valorizzazione, eliminando le eventuali degenerazioni popolari e superstiziose. Già verso la fine della dinastia Zhou i morti non vennero più divinizzati, ma iniziò ad affermarsi un culto privato interamente dedicato ad essi. Il culto si svolge in un'apposita sala adibita a tempio, o semplicemente di fronte ad un piccolo altare, su cui vengono esposte le tavolette con il nome dell'antenato. Si tratta anche in questo caso di una pratica popolare, non unicamente taoista, seguita anche da buddhisti e confuciani. Oltre al culto per così dire libero, è sempre esistito un culto piuttosto unificato in tutta la Cina[senza fonte]; questo genere di cerimonie — paragonabili in qualche modo alle messe del Cristianesimo — sono celebrati dai sacerdoti taoisti, e vi possono assistere i fedeli. Queste cerimonie si svolgono all'aperto — spesso in aree naturali come monti o caverne — o all'interno dei templi, e consistono essenzialmente in un messale composto da vari inni, preghiere e azioni sacre rivolte alla divinità, come offertori di incenso, frutta o candele. Si sta affermando anche la tendenza dell'utilizzare questi riti comuni anche per orazioni e discorsi, che i preti rivolgono ai fedeli. La venerazione delle divinità mantiene sempre comunque una forte componente individualistica: è il fedele che deve approcciarsi al divino, onorandolo come meglio crede. A questo scopo è molto diffusa la pratica del bruciare bastoncini di incenso presso i bracieri che si trovano all'esterno dei templi. Questi bracieri — direttamente a contatto con l'ambiente — simboleggiano anche la direzione che la devozione del fedele dovrebbe prendere, vale a dire un approccio al sacro che passi attraverso il mondo naturale.[senza fonte]

Talismano taoista.

Ci sono anche festività pubbliche celebrate in tutta la Cina, le quali involvono spesso solenni celebrazioni di riti religiosi. Famosi sono i festival nelle strade che includono varie esibizioni tra cui processioni di carri con le statue delle divinità, danze dei leoni, danze dei draghi ed arti marziali.[senza fonte] Il tutto è accompagnato da musiche tradizionali. Il giorno sicuramente più significativo e più sentito — paragonabile al Natale cristiano — è il capodanno lunare, o Festa di Primavera, nel quale si concentra ogni tipo di cerimonia religiosa, spettacolo ed esibizione sia in forma pubblica sia in forma privata. In casa propria si tiene un banchetto familiare in onore degli antenati e dei membri della famiglia che vivono lontano. Il banchetto è solitamente accompagnato da canti di prosperità e di benedizione per il nuovo anno. Le persone usano indossare abiti nuovi in attesa dell'esplosione di fuochi artificiali, che segnalano l'inizio del nuovo periodo lunare. Ci sono poi tutta una serie di feste minori: il quindicesimo giorno del primo mese dell'anno cinese ricorre la festa delle lanterne (o delle luci) che viene celebrata con processioni ed esposizioni di lanterne e danze di draghi[senza fonte]; il terzo giorno del terzo mese è la festa della purificazione, che consiste nella manutenzione delle tombe, con offerte ai defunti e successivamente con un pranzo all'aperto sulle colline; il quinto giorno del quinto mese segna l'inizio dell'estate, accolta con la festa delle barche, celebrata con il consumo di cibi a base di riso, gare di barche a forma di drago e con rituali di benedizione dei bambini e di propiziazione della pioggia; nell'ottavo mese si celebra la festa dell'autunno, legata al raccolto; infine, nel periodo invernale, vengono celebrate feste dedicate a dèi e santi locali che ricorrono il primo e il quindicesimo giorno dei mesi invernali.

Gli dèi[modifica | modifica wikitesto]

Come affermato nel paragrafo precedente il Tao non può essere concepibile e conoscibile dalla mente umana. Ciò che l'uomo può percepire sono le sue emanazioni, le sue molteplici e multiformi immagini di manifestazione, gli dèi[senza fonte]. Le divinità sono molteplici — illimitate per certi versi — e tutte valide, poiché tutte emanate dall'energia dell'Uno. Non dimentichiamo che parliamo di una religione monistica ed enoteistica[2] Nel Taoismo, nelle zone storiche in cui si è sviluppato, è andato a costituirsi un pantheon relativamente definito, in cui figurano divinità prettamente taoiste e divinità assimilate dalle tradizioni con cui il Taoismo ha avuto stretti rapporti.

  1. Le divinità considerabili esclusivamente taoiste, sono soprattutto quelle assimilate dalla religione popolare cinese, assorbite e rivisitate dalle varie correnti del Taoismo nel corso dei secoli. Spesso le divinità tendono ad essere identificate le une con le altre, rendendo difficile una classificazione stabile. Ad esempio, da quasi tutte le correnti taoiste l'Imperatore di Giada è identificato con il dio del Cielo, Shangdi — assimilato dalla religione tradizionale, il cui culto ha origini antichissime — e parallelamente come la diretta e principale antropomorfizzazione del Tao. Al vertice del pantheon è univocamente riconosciuta una trinità, un gruppo di tre dèi, i cosiddetti Tre Puri, generati dalla Divinità quando iniziò a manifestarsi scindendosi nelle due forze primordiali yin e yang, e in tutte le manifestazioni scaturite dalla loro eterna interazione. Tre dèi che corrispondono dunque a yin, yang e alla terza parte, il tutto nella sua forma manifestata. Le tre divinità supreme sono: il Puro di Giada, il Puro Superiore e il Puro Supremo. Grande preminenza ha il culto della Regina Madre dell'Ovest, o più semplicemente chiamata Dea dei Cieli (Xiwangmu 西王母, letteralmente "Regina Madre dell'Occidente" o "Regina Madre degli Occidentali"). Tra le divinità prettamente taoiste si possono annoverare anche i santi, i cosiddetti xian (letteralmente "immortali"); uomini che attraverso la coltivazione del Tao e le pratiche taoiste giunsero all'unione con l'energia cosmica stessa, con Dio, assumendone la natura e divenendo sue manifestazioni. Lo stesso Laozi è considerato un santo importante. Molti degli dèi taoisti — alcuni ritengono — sarebbero una ripresa di antiche figure divine provenienti dall'Asia centrale.
  2. Divinità assimilate dal Buddhismo. Tra esse si trova il bodhisattva Guanyin, ovvero Avalokitesvara, la cui rappresentazione femminile divenne prevalente in Cina dopo la dinastia Song e Mazu.

Templi[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente il culto taoista si svolgeva all'aperto. Con il passare del tempo si è tuttavia sempre più concentrato in templi che hanno forti somiglianze con quelli buddhisti. Sono di solito consacrati a specifiche divinità ma è possibile invocarvi collettivamente anche più forze divine. In cinese, il termine utilizzato per indicare i templi taoisti è guan (o kuan), traducibile come "osservare", "contemplare", "intuire". Questo significato accentua la funzione mistica del luogo di culto, in cui il fedele non va solo per assistere ai rituali, ma anche e soprattutto per contemplare la natura, riflettendo sul concetto di divinità fortemente permeato in essa.[senza fonte] L'edificio di culto è caratterizzato da un cortile, una sala principale in cui è custodita la rappresentazione della divinità, e più sale minori o giardini. I templi — gestiti perlopiù da sacerdoti taoisti sotto la diretta amministrazione di uno dei centri distrettuali della Chiesa taoista cinese — sono i luoghi di culto dei paesi e vengono utilizzati non solo per i servizi ritualistici, ma anche per feste di ogni tipo, rappresentazioni teatrali, spettacoli di marionette. Sono inoltre i luoghi più visitati in occasione dei grandi festival, come la Festa di Primavera. Fondamentale in tutti i templi taoisti è un grande tripode, situato di solito immediatamente all'entrata. I fedeli possono utilizzare il braciere accendendo bastoncini di incenso come voto per le divinità. I preti giocano un ruolo fondamentale nel sostegno morale dei fedeli discutendo con loro dei loro problemi e delle preoccupazioni, ed eseguendo riti e benedizioni su richiesta.[3]

  1. ^ Kohn (2000),Kohn, Livia, ed. Daoism Handbook (Leiden: Brill, 2000). pp. XI, XXIX.
  2. ^ Corso di Religione - le divinità e il culto taoista
  3. ^ Travel China Guide - Chinese Taoist temples