Utente:Gattoarturo/Sandbox

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Officine idroelettriche di Blenio SA (Ofible)
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Forma societariaSocietà anonima
Fondazione1956
Sede principaleLocarno
SettoreEnergia
ProdottiElettricità

Officine idroelettriche di Blenio SA, nota comunemente come Ofible è un'azienda svizzera con sede a Locarno avente come attività lo sfruttamento delle forze idriche della valle di Blenio (fiume Brenno e affluenti) per la produzione di energia elettrica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'azienda è stata fondata il 29 febbraio 1956. Tra il 1956 e il 1963 è avvenuta la costruzione degli impianti. La filiera di produzione comprende i bacini artificiali di: Luzzone, Carassina e Malvaglia e le centrali idroelettriche di Luzzone (19 MW), Olivone (96 MW) e Biasca (324 MW).

La concessione cantonale per lo sfruttamento è delle acque è stata definita nel 1953 e scade nel 2042.

Nel complesso, lungo un territorio di circa 30 km che inizia con le captazioni in alta valle di Blenio (1700-2000 m) e termina alla centrale di Biasca (280 m) con il rilascio definitivo delle acque nel fiume Ticino, viene sfruttato un dislivello di circa 1400-1700 m. I collegamenti tra impianti avvengono quasi esclusivamente con condotte scavate nella montagna. La potenza totale degli impianti è di 439 MW con una produzione media annua di 925 GWh. [1]

Nel 1997 è stata innalzata di 17 m la Diga del Luzzone per incrementare del +23% l'invaso utilizzabile di questo bacino. Nel 2020 presso la diga di Malvaglia è iniziata la costruzione di una nuova centrale (Rasoira) che sfrutta con una potenza di 4 MW la galleria a pelo libero esistente in arrivo dalla centrale di Olivone che sfocia nel bacino di Malvaglia. Ad opera conclusa quest'opera permetterà la produzione aggiuntiva di 9 GWh.

Azioni[modifica | modifica wikitesto]

Composizione dell'azionariato: [2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Massimo Martignoni, Patrizio Barelli Impianti idroelettrici in Ticino e Mesolcina, Editore Elettricità Svizzera italiana, Bellinzona 2002.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]