Utente:Enricoperiti/Sandbox

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[1][2][3]Fosco Frizzi, comunista fiorentino e combattente partigiano, nasce a Firenze il 16 agosto 1901.Promotore dello sciopero alla Galileo nel 1917, subisce il primo arresto da parte della polizia, episodio che rappresenta la svolta decisiva nella sua formazione di militante rivoluzionario. Dal luglio 1919 fa parte della segreteria della Federazione Giovanile Socialista, nell'ambito della sezione socialista "Avanguardia Proletaria" in via Romana a Firenze. E' tra i promotori della stagione dell'occupazione delle fabbriche a Firenze e della creazione delle commissioni interne operaie e della guardia rossa, che vigilava sulla sicurezza delle fabbriche.Sei mesi dopo tutto il personale verrà licenziato e le officine occupate dalla polizia. Nell'autunno del 1920 si trova a far parte del circolo "Jan Juares", sede del comitato provinciale del partito socialista e confluisce nella frazione comunista, che sosteneva la necessità di espellere dal partito la fazione più a destra, quella socialdemocratica. Il 17 settembre 1920 è tra i fondatori del "Patto dei comunisti" che si proponeva di costituire cellule comuniste in ogni fabbrica o cooperativa. Diviene uno dei principali fondatori della organizzazione fiorentina della Federazione Giovanile Comunista Italiana (F.G.C.I.) cui in breve tempo aderiscono tutti i giovani socialisti della provincia. nel 1923 subisce una dura aggressione da parte di squadracce fasciste e picchiato e bastonato viene abbandonato in Piazza S. Biagio, moribondo. Ripresosi diviene di lì a poco segretario provinciale della FGCI, organizzando riunioni segrete in luoghi nascosti intorno alle colline di Firenze: Castel di Poggio, i Bosconi, le Cave di Maiano. In una di queste riunioni presso Fiesole il 25 maggio 1924 è promotore dell'unione formale dei comunisti con gli terzinternazionalisti. Partecipa a Capanna Mara, in Piemonte, ad una scuola di partito dove incontra Gramsci, i cui insegnamenti rimarranno sempre un punto di riferimento per tutta al vita. Nel settembre del 1925 subisce l'ennesimo arresto in seguito ad una perquisizione che rilevò la presenza in casa di materiale propagandistico : viene rinchiuso alle Murate in attesa di giudizio e dopo due anni viene giudicato sulla base delle leggi eccezionali istituite dopo l'attentato fallito a Mussolini e viene condannato a 10 anni e sei mesi di detenzione e trasferito al carcere di Pesaro. In carcere fonda una scuola, aiutando molti a prendere la licenza elementare e istruendoli alle idee politiche comuniste. Nel 1931 si sposa in carcere con Iole Bernini, da cui avrà una figlia, Mirella Frizzi. Dopo poco viene trasferito al carcere di Civitavecchia, come punizione per l'attività politica svolta all'interno del carcere e posto in isolamento con il divieto di ricevere libri. Il 12 novembre 1932 beneficia dell'indulto per il decennale della rivoluzione fascista , ma viene liberato solo l'anno successivo. Tornato a Firenze riprende l'attività politica e diviene redattore della prima "Unità" clandestina di Firenze: duecento copie di 4 pagine, con una uscita ogni venti giorni. Gli eventi successivi parlano di riunioni clandestine, arresti, creazione di collegamenti e cellule segrete fino al 1940, anno dell'entrata in guerra. Tra i più attivi nella propaganda antifascista c'è sempre Fosco Frizzi, la cui abitazione diviene uno dei ritrovi più utilizzati, ma tra il settembre del 1943 e l'agosto del 1944 è costretto ad entrare in clandestinità. Durante questo periodo è tra i redattori di un giornale clandestino : Azione Comunista e da lì a poco entra a far parte del CTLN e viene designato Vice commissario della Deputazione provinciale. Il 4 agosto si trova a capo della delegazione partigiana che accoglie gli alleati a Porta Romana e l'11 agosto con l'insediamento del CTLN a Palazzo Medici Riccardi per l'assunzione del governo della città, ricopre la carica per il partito comunista di Vice presidente della Provincia di Firenze e poi di Presidente della Provincia di Firenze, rimanendo in carica fino al 1951. Dal 1945 al 1950 viene nominato deputato alla consulta nazionale. Il 10 luglio 1951 fa parte del primo consiglio provinciale eletto dopo la liberazione e viene nominato assessore al personale, carica che ha ricoperto fino alla morte, avvenuta il 14 ottobre dello stesso anno. Ai funerali partecipa una folla immensa a tributare omaggio ad uno dei più grandi dirigenti delle lotte operaie e popolari nonchè una delle figure eroiche dell'antifascismo fiorentino. Il 4 febbraio 1985 il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, gli conferisce il diploma d'onore al combattente per la libertà d'Italia alla memoria. Il 2 dicembre 2010 il Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, conferisce alla memoria di Fosco Frizzi il Giglio della Liberazione.A suo nome è intitolata la sezione oltrarno del Partito Comunista Italiano, passata successivamente a Rifondazione Comunista e poi ai Democratici di Sinistra.

  1. ^ Piazza Santo Spirito | ToscanaNovecento, su www.toscananovecento.it. URL consultato il 6 novembre 2018.
  2. ^ (EN) Scheda Personale di Frizzi Fosco, su www.istoresistenzatoscana.it. URL consultato il 6 novembre 2018.
  3. ^ Fosco Frizzi / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico, su storia.camera.it. URL consultato il 6 novembre 2018.