Utente:Cstomaci/Sandbox/Curtiss F11C Goshawk

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F11C Goshhawk
Descrizione
Tipoaereo da caccia imbarcato; aereo da caccia
Equipaggio1
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti Curtiss Aeroplane and Motor Company
Data primo volosettembre 1932
Utilizzatore principale UtenteBandiera degli Stati Uniti United States Navy
Altri utilizzatoriBandiera della Colombia Colombia;Cina
Esemplari28 più due prototipi
Altre variantiCurtiss BF2C Goshhawk
Dimensioni e pesi
Lunghezza25 piedi (7,6 m)
Apertura alare31,6 piedi (9,6 m)
Altezza10,7 piedi (3,3 m)
Peso a vuoto3,037 libbre (1,378 kg)
Peso carico4,120 libbre (1,869 kg)
Propulsione
Motoreun radiale a singola stella Wright R-1820-78 Cyclone
Potenza700 cavalli vapore britannici (520 kW)
Prestazioni
Velocità max205 miglia all'ora (330 km/h)
Raggio di azione560 miglia (900 km)
Armamento
Mitragliatrici2 mitragliatrici da 0,3 pollici (7,6 mm)
Bombeuna da 500 libbre (230 kg) o quattro da 112 libbre (51 kg)
Notedati riferiti alla versione
voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Il

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Cellula[modifica | modifica wikitesto]

Motori[modifica | modifica wikitesto]

Armamento[modifica | modifica wikitesto]

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Cina[modifica | modifica wikitesto]

Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]

Classificazione degli aerei imbarcati[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1924 l'US Navy procedette ad una standardizzazione nella classificazione degli aerei imbarcati[1]. Sulla fusoliera dei velivoli furono dipinte tre sigle alfanumeriche:

  • la prima (una cifra) designava lo squadron;
  • la seconda, l'impiego (F come Fighter, B come Bomber, T come Torpedo, ecc.);
  • il terzo carattere (una cifra) il numero individuale dell'aereo nell'ambito dello squadron.

Ogni squadron era suddiviso in sei sezioni di tre aerei ciascuna: i numeri individuai 1, 2 e 3 indicavano la prima sezione, 4,5,6 la seconda e così via. Ogni sezione aveva assegnato un colore che le distingueva.

Il velivolo del capo sezione aveva il cofano motore interamente dipinto e una fascia del medesimo colore dipinta in fusoliera subito dietro il posto di pilotaggio. Il velivolo del secondo componente la sezione aveva il cofano motore colorato solo nella metà superiore, quello del terzo quella inferiore. I piani di coda orizzontali e verticali erano dipinti con un colore che indicava la portaerei di appartenenza.

Inizialmente ogni portaerei aveva più colori (la Lexington il giallo e il verde, la Ranger, il giallo, il blu e il verde. Successivamente ogni portaere della flotta ebbe solamente un solo colore:

U.S. Navy[modifica | modifica wikitesto]

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera del Brasile Brasile
Cina
Bandiera del Giappone Giappone
Stati Uniti
Bandiera della Thailandia Thailandia

Esemplari attualmente esistenti[modifica | modifica wikitesto]

Cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fabbri, p.127.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Boeing P-12,F4B, Fallbrook, Califonia, Aero Publisher, Inc., 1966.
  • AA.VV., Storia dell'aviazione profili di aerei militari dal 1919 al 1939 Vol. 7, Milano, Fratelli Fabbri Editori, 1974.
  • Peter M. Bowers, E.B. Morgan, Boeing aircraft since 1916, Londra, Putnam, 1989, ISBN 978-0-85177-804-4.
  • E.R. Johnson, United States Naval Aviation,1919-1941, Jefferson,North Carolina, Mc Farland & Company, 2011, ISBN 978-0-7864-4550-9.
  • Gordon Swanborough e Peter M. Bowers, United States Navy Aircraft since 1911, London, Putnam, 1976.
  • Larry Davis, P-12/F4B in action, Carrolton, Texas, Squadron Signal Publication, 1991.
  • John P. Condon, U.S. Marine Corps Aviation, Washington,D.C., Naval Air System Command.
  • Roy A. Grossnick, United States Naval Aviation 1910-1995, Washington,D.C., Naval Historical Center, Dept. of Navy, ISBN 0-945274-34-3.
  • Gordon Swanborough e William Green, The complete book of fighters, London, Salamander Books Limited, 1994.
  • Phil H.Listermann, USN Aircraft 1922-1962, Vol.5, Philedition, 2017, ISBN 979-10-96490-03-5.
  • Mark R. Peattie, Sunburst: The Rise of Japanese Naval Air Power, 1909-1941, Naval Institute Press, 2007, ISBN 978-1-59114-664-3.

Periodici[modifica | modifica wikitesto]

  • Boeing single-seater fighters, in Flight, Sutton, Surrey (UK), Reed Business Information Ltd, 14 giugno 1934, pp. 593. URL consultato il 15 settembre 2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]