Utente:Anna Calabresi/Sandbox

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Nicola Longo (poliziotto)

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Nicola Longo (Taurianova, 2 ottobre 1943), criminologo investigativo, è stato uno dei più importanti poliziotti italiani e uno dei più rilevanti agenti sotto copertura a livello internazionale dagli anni Settanta in poi.

Nato in Calabria, è il penultimo di cinque figli di un valoroso ufficiale dei Carabinieri. A diciassette anni, durante la finale dei campionati interregionali di pugilato ai quali partecipava, ha ricevuto la proposta che ha cambiato la sua vita: entrare in Polizia nel Gruppo Sportivo Fiamme Oro. Successivamente è stato convocato dalla Nazionale Italiana di lotta libera per le Olimpiadi di Città del Messico.

Considerato uno dei più importanti agenti undercover a livello internazionale, ha condotto spericolate missioni sotto copertura alla Sezione Narcotici della Squadra Mobile di Roma, al Sismi, al Sisde, alla DEA (Drug Enforcement Administration) e ha collaborato inoltre con l’FBI e il Secret Service del Dipartimento del Tesoro USA.

Il suo nome è apparso spesso sui giornali di maggiore rilievo e in televisione per le sue imprese audaci, come il tuffo nel Tevere da Ponte Sisto nel mese di febbraio, a notte fonda, per recuperare una busta di droga gettata in acqua da quattro spacciatori per scongiurare l’arresto dopo uno scontro a pugni con lo stesso Longo, il quale, nonostante fosse stato accoltellato, li aveva messi KO.

Diversi film di genere poliziesco degli anni Settanta e Ottanta sono ispirati a lui.

Tonino Guerra, che aveva letto una sua favola vincitrice del Premio Nazionale per la Prevenzione in cui metteva in guardia i ragazzi dai pericoli della droga, lo incoraggiò a scrivere e lo presentò a Federico Fellini. Quest’ultimo, dopo aver letto il suo romanzo autobiografico La Valle delle Farfalle, decise di trarne un film (che non fece in tempo a realizzare) e iniziò a chiamarlo affettuosamente “il poeta con la pistola”.

Per la sua importante esperienza sul campo, Nicola Longo è stato chiamato a insegnare presso Accademie e Scuole di Polizia e in diversi atenei. In particolare ha insegnato al Master Universitario di II Livello in Scienze Forensi (Criminologia-Investigazione-Security-Intelligence) presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e al Corso di Laurea in Scienze dell'Investigazione presso l'Università degli Studi dell'Aquila.

Il lavoro sotto copertura

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Ha iniziato la sua carriera alla Sezione Narcotici della Squadra Mobile di Roma e, successivamente, ha lavorato per i Servizi Segreti italiani e in particolare per la DEA (Drug Enforcement Administration), portando a termine numerose operazioni come undercover tra cui quella che ha portato alla chiusura, a Marsiglia, dei laboratori per la trasformazione della morfina base in eroina. Questa operazione ha portato alla cattura del boss Jack Masia e all’interruzione del circuito internazionale della droga tra l’Europa e gli Stati Uniti.

Ha condotto inoltre sotto copertura operazioni contro il riciclaggio di denaro sporco e il traffico di armi e ha risolto eclatanti casi di sequestro di persona, omicidio e reati violenti attribuiti alla Banda della Magliana e al Clan dei Marsigliesi.

Dopo aver lasciato la Polizia di Stato, ha continuato a svolgere privatamente il suo lavoro nel campo delle investigazioni e della sicurezza.

Pugile delle Fiamme Oro dotato di eccezionale potenza, ha abbandonato la boxe a causa di una frattura scomposta al metacarpo della mano destra procuratasi durante i campionati italiani militari del 1966. Tra i suoi amici pugili professionisti ci sono Vittorio Saraudi, Patrizio Oliva e Nino Benvenuti. Quest’ultimo ha partecipato alla presentazione del suo libro Poliziotto alla fiera del libro di Roma. Dedicatosi successivamente alla lotta libera, anche in questa disciplina si è fatto apprezzare in breve tempo, tanto da essere selezionato per le Olimpiadi di Città del Messico, ma ha lasciato lo sport agonistico per entrare alla Sezione Narcotici della Squadra Mobile di Roma dove si è subito messo in luce per le notevoli doti investigative e il coraggio dimostrati negli incarichi sotto copertura.

La narrativa e la poesia

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Narratore appassionato, ha esordito nella narrativa con un racconto destinato alle scuole e finalizzato alla prevenzione della tossicodipendenza, tema che ha sempre avuto a cuore e campo nel quale si è impegnato parallelamente alla sua attività di contrasto al traffico della droga. Il racconto, con la prefazione del noto criminologo Franco Ferracuti, ha vinto il Premio Nazionale  per la Prevenzione ed è stato letto da Tonino Guerra, che lo ha incoraggiato a continuare con la scrittura.

Nel 2007 è uscito il suo primo romanzo, La Valle delle Farfalle e, nel 2013, edito da Castelvecchi è uscito Poliziotto, libro scritto a quattro mani con Federico Fellini e la collaborazione di Gianfranco Angelucci.

Ha  vinto diversi premi nazionali e internazionali per la narrativa e la poesia.

Il lavoro per il cinema e l'amicizia con Federico Fellini, Tonino Guerra e Andrej Tarkovskij

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La vita e il lavoro di Nicola Longo, definito “il James Bond italiano” e “il Serpico italiano”, hanno ispirato diversi film di genere poliziesco tra gli anni Settanta e Ottanta e spesso è stato chiamato come consulente dagli stessi registi. Tra i titoli più noti si ricordano Il grande racket, La via della droga, Nico, Trastevere e la serie con protagonista “Er Monnezza”, il noto personaggio interpretato da Tomas Milian. Ha inoltre collaborato alla realizzazione di una serie poliziesca per la televisione americana.

Presentati da Tonino Guerra negli anni Ottanta, Longo e Federico Fellini sono stati legati da un’amicizia durata fino alla morte di quest’ultimo. Il regista riminese voleva girare un film ispirato alla vita e al lavoro di Longo, ma non fu mai realizzato, in un primo momento per contrasti sorti tra Fellini e il produttore Rossellini e, successivamente, quando il progetto stava per essere realizzato, per l’intervento del Ministero degli Interni che sembra abbia convinto Fellini a non girare il film adducendo motivi di sicurezza per lo stesso Longo.

Andrej Tarkovskij fu presentato a Nicola Longo ancora da Tonino Guerra nel periodo in cui il famoso regista russo stava girando in Italia il film Nostalghia. Longo lo aiutò a risolvere un’incresciosa situazione derivata dal fatto che il regista era considerato un dissidente dai suoi connazionali, i quali volevano costringerlo a rientrare in Russia senza dargli modo di ultimare le riprese del film. A seguito di tali eventi, tra i due nacque un rapporto di profonda amicizia e stima reciproca.

Riconoscimenti ed encomi

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Per il suo impegno e l’importante lavoro svolto a livello nazionale e internazionale, Nicola Longo ha ricevuto diverse proposte di avanzamento al grado superiore per meriti di servizio, encomi solenni, alti attestati di merito da parte del Dipartimento di Giustizia USA e altri Paesi stranieri con i quali ha lavorato per il contrasto alla criminalità organizzata e la lotta al traffico internazionale di droga e di armi e al riciclaggio. La DEA lo ha definito un elemento capace di risolvere problemi di grave criminalità anche in situazioni stressanti e di estremo pericolo.

Il 2 giugno 1983 il Presidente della Repubblica Sandro Pertini gli ha conferito l'onorificenza di Cavaliere per merito straordinario nella lotta contro la criminalità e il traffico di droga.

Sulla figura e il lavoro di Nicola Longo sono state fatte diverse Tesi di Laurea e di Master.

La Valle delle Farfalle (2007), Koinè Nuove Edizioni

Poliziotto (2013), Castelvecchi editore